Capitolo 18

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<<C-ciao m-mamma>> sento dire a Jimin con un falso tono allegro.
<<Ciao Jimin, come mai a casa così tardi? Su entra>> ordina con tono arrabbiato la madre, entrando però mi scopre e vengo notato dalla madre.
<< Oh, chi è questo ragazzo? E perché è qui? >> chiede indicandomi rivolta verso il figlio.
<< L-Lui è Min Yoongi, mi ha riaccompagnato a c-casa dopo una cena a casa di amici.>> dice Jimin evitando l'argomento fidanzato, evidentemente la madre non sa niente.
<< Piacere di conoscerla >> dico pronto a stringergli la mano, gesto che fortunatamente ricambia.
<< Allora io vado>> mi riavvicino alla porta, non voglio causare problemi.
<< Ma no, rimani.>>sento dire alla donna.
<< Dopotutto è sera, non vorrai andare in giro a quest'ora?>> dice la donna confondendomi.
<<Non si preoccupi ho la macchi->> non riesco a finire la frase che vengo interrotto.
<< Jimin vai a preparare dei vestiti al tuo amico.>> ordina al figlio che subito esegue.
<< L-la ringrazio>> dico rassegnandomi.
<< Ma di che! Sei un ragazzo così educato, piuttosto grazie per aver riaccompagnato mio figlio. Vuoi sistemarti in camera sua o preferisci stare da solo sul divano?>> mi chiede sorridente, da quanto vedo ha un carattere bipolare.
<< Andrò da Jimin, non si preoccupi. Buona notte.>> dico avviandomi verso la camera del mio ragazzo, che è intento a cercare dei vestiti nell'armadio. Quando si gira verso di me noto gli occhi lucidi, sul punto di piangere.
<< Hey piccolo, va tutto bene, non piangere>> cerco di consolare Jimin, vederlo triste mi fa star male.
<< S-scusa o-ora sei f-finito in mezzo a questa storia>> singhiozza liberando le lacrime che stava trattenendo.
<< Non ti devi preoccupare, sono qui con te, meglio sia per me che per te, meglio per tutti>> dico sorridendo e asciugando le sue lacrime con i pollici.
<< Grazie, non so cosa farei senza di te>> dice sorridendo prima di abbracciarmi. Ci prepariamo per dormire e ci sistemiamo nel letto. Jimin ha posato la testa sul mio petto e mi circonda la vita con un braccio, io accarezzo i suoi soffici capelli color carota.
<< Come mai non sapevi ci fosse tua madre?>> chiedo sottovoce rompendo il silenzio che si era creato.
<< Lei non è mai a casa, è sempre via per lavoro. In realtà lei ha una casa propia, ma viene a farmi delle sorprese indesiderate, come questa. Giusto per vedere il mio rendimento scolastico e accertarsi viva bene.>> dice sospirando.
<< Non è qualcosa di tanto orribile, non trovi?>> dico non capendo la scena drammatica di poco fa.
<< No infatti, ma...da quando non c'è più mio padre, ha cominciato a riversare il suo dolore in rabbia nei miei confronti. Spesso beve e finisce con arrabbiarsi e rompe tutto, ora che sono cresciuto ho imparato a tenerle testa e va meglio, ma sento di essere sbagliato ai suoi occhi e ho cominciato a sentirmi sbagliato agli occhi di tutti. Magari ha ragione, mi sono rassegnato a quest'idea ormai da anni. Non volevo scoprisse di noi per paura di una reazione negativa, per fortuna sembra oggi non abbia bevuto.>> dice sospirando e con un tono talmente triste da spezzarmi il cuore.
<< Tu sbagliato? Come puoi pensare questo? Jimin sei un ragazzo stupendo sotto tutti i punto di vista. Lo sai tu come lo sa anche lei, non ha affrontato bene il lutto, e magari ti tratta così perché gli ricordi tuo padre, dopotutto siete simili, ho visto una foto vostra in salotto. Sicuramente non pensa quelle cose e infondo ti vuole bene, sei suo figlio. E se proverà a farti soffrire se la dovrà vedere con me d'ora in avanti.>> mi chino per dare un bacio sulla fronte a Jimin.
<< Grazie Yoongi, ma davvero lo pensi? Pensi che lei mi voglia bene?>> dice con occhi speranzosi.
<< Certo che lo penso, anzi ne sono certo!>> rispondo sicuro sorridendo. Cullati dal rumore della pioggia che ha cominciato a scendere, di addormentiamo abbracciati.

La mattina seguente vengo svegliato dalla suoneria del telefono, è Jungkook.
<< Cazzo vuoi?>>
<< Buongiorno anche a te-dice ridendo- volevo solo chiederti se ti andasse di fare un'uscita a quattro stasera.>>
<< Chiederò a Jimin più tardi, ora sta dormendo. Ti mando un messaggio dopo. Ciao>> chiudo la chiamata. Approfitto dell'essere sveglio per ammirare il volto di Jimin mentre dorme, sembra un angelo. Scendo in cucina e preparo qualcosa, sperando di far contenta la madre di Jimin.
Preparo la base per i pancake, metto a fare il caffè e infine servo il tutto a tavola. Con un bacio e qualche carezza sveglio Jimin.
<< Hey piccolo, ti ho preparato la colazione.>>  gli sussurro all'orecchio, ma imbronciato lui si copre il viso con la coperta.
<< Beh mi mangerò anche i tuoi pancakes allora>> dico avvicinandomi alla porta. Di scatto Jimin si alza.
<< Hai detto pancakes?! Adoro, grazie!>> sorride contento. Sembra un bambino a volte.
<< Adori me o i pancakes?>> chiedo sorridendo.
<< Entrambi, ma di più i pancakes>> ride alzandosi. Faccio il finto offeso e mi giro dandogli le spalle. Jimin si posizione davanti a me
<< Sai che scherzo.>> dice dando mi un bacio e uscendo dalla porta.
Lo seguo a ruota e quando scendiamo troviamo la madre di Jimin in piedi di fronte al tavolo.
<< Ragazzi è bellissimo e sembra buonissimo, complimenti>> sorride.
<< Ringrazia Yoongi per questi. È lui lo chef.>> sorride Jimin avvicinandosi. Si vede che in confronto a ieri l'atmosfera è diversa.
<< Grazie Yoongi allora. Credo che dovresti restare qui più spesso.>> scherza non sapendo che io resterò molto spesso qui in realtà, ma non proprio per dormire. Finiamo di mangiare e con Jimin sistemiamo piatti e pentole. Quando finiamo andiamo in camera ed io mi vesto per andarmene.
<<Devi proprio andare?>> dice supplicante Jimin.
<< Si, devo farmi una doccia e studiare.>> rispondo a malincuore.
<< Studiamo insieme e magari facciamo anche la doccia...assieme. Che ne dici?>> propone Jimin.
<< Nonostante la proposto mi tenti, non riuscirei mai a studiare senza pensare a quello che hai appena detto sulla doccia.>> rispondo facendo ridere entrambi.
<< Ah questa sera ti va di uscire con Jungkook e Taehyung?>> chiedo ricordandomi della telefonata di questo mattina.
<< Certo!>> risponde sorridendo Jimin.
<< Allora ti passo a prendere dopo. Ciao>> dico salutando e uscendo. Pochi metri più avanti comincio a sentire di voler tornare indietro, possibile che senta già la sua mancanza?

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uwu capitoli misti tra il soft e il dramma. But poco dramma stavolta, non sono così cattiva. Anyway, spero di finire al meglio la storia nonostante ora ricominci la scuola e sarò di nuovo piena di impegni. Grazie per il sostegno!

(*^▽^*)bye

don't hurt me;; yoonminWhere stories live. Discover now