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Yoongi pov-

《Grazie Jungkook per essere sempre con me...io vado da Jimin...》dissi dandogli un'amichevole pacca sulla spalla ed aprendogli la porta per farlo andare via.

《Lo sai che odio non mantenere le promesse, vero Jungkook?》gli chiesi sussurrando, pur sapendo che in quel momento non era con me e che non avrebbe potuto sentirmi.

《Ma sai anche che me lo merito...》

Apoggiai le braccia ai lati del lavandino e feci un ghigno vedendo le mie guance incavate e le ormai molto visibili occhiaie.
Ma proprio mentre stavo per alzarmi la manica e prendere la lama, sentii qualcuno entrare nel bagno senza bussare.

Era Jimin.

《Cosa succede?》la mia voce era molto dolce, ma sentita da me suonava leggermente inquietante.

《 Oh hyung...non sapevo fossi quì...》sussurrò con il viso tutto rosso dall'imbarazzo. 《Ti cercavo per chiederti se potessi fare il tour della casa.
《Ma certo.》risposi mettendogli un braccio a cingergli la vita stretta.

Lo vidi arrossire e provare a spostarsi, ma lo strinsi leggermente più forte avvicinandolo ancora di più a me.

《Park Jimin...tu sei perfetto...》sussurrai nel suo orecchio.
Lui apoggiò la testa sulla mia spalla sorridendo tristemente.
Ma poi quel sorriso svanì del tutto.

《Hyung...di cosa parlavi con Jungkook...?》
Sbiancai, e tutto quel vetro di spavalderia che mi circondava si infranse insieme al mio sorriso.

《T-tu non hai sentito,vero? 》
《Solo una parte...ma non ho capito cosa dicevate, vi ho sentiti solo urlare.》
《Oh...okay...》
《E perché hai pianto, hyung...?》

Mi asciugai gli occhi.

"Forse perché faccio schifo? Forse perché sono un autolesionista del cazzo? Forse perché il mio migliore amico lo sa e probabilmente comincerà ad odiarmi? O forse perché ho paura di quello che potrei o potresti farti?"

《Oh Jimin...vorrei spiegartelo ma per ora non mi fido, okay?》dissi l'ultima frase forse un pò troppo bruscamente, e lo vidi rattristirsi, anche se cercò di non farlo notare.
《Oh, Jimin...non volevo parlarti così...solo che non me la sento di parlarne.Vieni con me intanto, ho comprato una vaschetta di gelato.》

Lo presi per mano, ma lui cominciò a fare resistenza nel panico più totale, anche se non servì a molto causa del suo peso innaturale.
《Jimin...quanto cazzo pesi? 》gli chiesi trascinandolo di peso verso la cucina.

Poi notai che la domanda potesse essere fraintesa, e vedendolo agitarsi ulteriormente, andai in ansia.
Cosa dovevo dirgli ora? Se gli dicevo che pesava troppo poco avrebbe potuto pensare che fosse una bugia...cosa potevo fare...?

Vedendo lui preoccupato e me ancora di più, lo presi in braccio a mò di sposa senza molta difficoltà e faci un giro su me stesso con lui tra le mie braccia. Decisamente patetico ma comunque funzionale.

《Pesi meno del mio cane...》sospirai a voce bassa sperando che mi sentisse.
《Ed immagino che il tuo cane sia un husky obeso cresciuto troppo, giusto? Fammi scendere, peso troppo.》si dimenò preoccupato.
《Il mio cane è grande quanto un gatto...in sostanza non pesi niente...》

Lo vidi alzare gli occhi al cielo, ma ad un certo punto qualcosa scattò in lui.
《Aspetta, ma non mi avevi mai detto di averne uno!》

《Sì, si chiama Holly...lo condividiamo io e Jungkook, oggi è da lui e domani da me.》
《Potrò accarezzarlo?》chiese con gli occhioni da bambino.
《Solo se mangi qualcosa...》
《Yoongi, no...》
《Yoongi sì .》
E detto questo lo feci accomodare in cucina e gli misi davanti una vaschetta di gelato alla fragola.

《Solo tre cucchiaini...ti prego.》
《Lo faccio solmente per il cane...》borbottò, facendomi sorridere.

Lo osservai, forse mettendolo anche troppo a disagio mentre prendeva la prima cucchiaiata, felice di vederlo mangiare. Alla seconda cominciò già ad essere esitante, ma alla terza, la sua mano tremante bloccò il movimento poco prima di raggiungere le labbra, lasciando cadere nella vaschetta il cucchiaino pieno e cominciando ad avere gli occhi lucidi.
《Hey hey hey...non preoccuparti, non voglio che ti stres-》non riuscii a finire la frase perché lui si alzò di scatto correndo verso il bagno; cercai di fermarlo ma fu impossibile a causa della nostra distanza.

Allora era vero...Jimin non stava bene.

Chiuse la porta del bagno, e ficcandosi due dita in gola vomitò tutto quel poco che aveva ingoiato.

Io rimasi seduto dall'altro lato della porta, appoggiato ad essa mentre fissavo quel maledetto segno sul braccio, che sembrava ormai un tatuaggio per tutte le volte che era stato ripassato, ed aveva anche una sfumatura verdognola a causa di una probabile infezione.

Una lacrima bagnò la mia guancia.

Eppure non ero consapevole del fatto che dall'altro lato della porta nera, anche Jimin stesse piangendo appoggiato alla porta, sussurrandomi delle silenziose scuse.

-★

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