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Jimin-

Quella notte andai a vomitare.
Un pò per mia volontà ed un pò perché il cibo mi stava sullo stomaco.

Tornai nella camera, una stanza dalle pareti bianche, con tre foto e due quadri: La prima foto raffigurava Yoongi che teneva in braccio un cane, a braccetto con una ragazza ed abbracciato ad un ragazzo che rideva, la seconda Yoongi che baciava sulla fronte una signora anziana in un lettino d'ospedale e la terza un ragazzino con i capelli neri e gli occhiali che inseguiva sorridente una farfalla, sulle spalle di un signore più anziano che correva affiancato da una donna bellissima ed un altra figura, coperta però da uno scarabocchio in pennarello.

Nella poca luce della luna capii che fosse un ragazzo.
Il giorno dopo gliel'avrei chiesto, ero molto curioso.
I quadri invece erano magnifici, li avevo osservati quella sera.
Uno rappresentava un angelo ed un demone abbracciati che piangevano, mentre l'altro i tasti di un pianoforte che si scioglievano.

Il mio attuale letto era matrimoniale, con dei cuscini bianchi e le lenzuola nere, mentre l'altro era un letto singolo vicino alla finestra, con lenzuola bordeaux, dove dormiva Yoongi .

La stanza era abbastanza grande.

Mi buttai sul letto matrimoniale e fissai il soffitto nero. Ero convinto ad andarmene al più presto, in fondo Yoongi voleva soltanto farmi ingrassare per poi lasciarmi una volta raggiunto il suo intento.

Così, nel cuore della notte, presi il borsone e ci misi dentro i vestiti.
Lo nascosi sotto il letto e mi ridistesi, riuscendo ad addormentarmi dopo un bel pò.

Quando mi svegliai trovai a colazione pronta, con un bigliettino di Yoongi accanto, che da brava persona che era, aveva deciso di andare a scuola, al contrario mio.
Presi la colazione, cioè due fette biscottate ed un tè, che bevvi con calma e lavai la tazza, nascondendo la colazione in un sacchettino che misi in tasca, e che sarei poi andato a buttare via.
Prima di uscire da casa sua, ebbi almeno la decenza di lasciargli un bigliettino di poche righe:

-Hyung, scusa ma non posso veramente stare quì.
Vado via, grazie  per avermi ospitato.
Ti voglio bene .
                                             Jimin-

Ed una volta scritto il messaggio, mi dirisi verso l'unico posto dove sapevo che non mi avrebbero rotto le palle, con un pò di fortuna.

Mi dispiaque di non aver chiesto della foto a Yoongi, e sotto sotto, anche di non poter stare con lui.

──♡────────────────

Quando Yoongi tornò a casa e lesse il biglietto, rischiò di cadere in ginocchio. 
《Cazzo, Jimin..》sussurrò.
Non poteva essere andato via così...senza dire nulla e lasciando solo un fogliettino a giustificare il suo gesto improvviso.

Sinceramente un pò era felice per l'ultima frase, ma quello stronzo era andato via senza dire dove, con chi o perché?

Quel ragazzino lo avrebbe ucciso dall'ansia.

Il castano corse subito verso casa di Hoseok e di Jimin, ma quando il rosso aprì con una faccia spaventata, fu costretto a porgerli le sue scuse per il giorno prima, per poi domandargli di aiutarlo a cercare Jimin con lui.
Lui accettò senza esitare e così, insieme, cominciarono le ricerche con tutti i mezzi a loro disposizione.

Non era molto bello rendersi conto di non avere neanche il numero di telefono della persona che si amava.

-★



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