"2. Ero la sua vita."

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In quegli anni però, trovai una persona ( oltre quel cantante che riusciva sempre a farmi stare meglio con le sue poesie ) che mi riempì tutti i vuoti.
Era appunto Giulio, il mio ex.

Lui era stato per me tutto.
Mi faceva da fidanzato, da migliore amico e anche da padre.
Quel padre che mi era stato sottratto con così tanta violenza dalla mia vita.

Lui riusciva a tirarmi sempre su di morale e in testa IO avevo solo lui.
Ci eravamo conosciuti all'età di 16 anni e frequentavamo la stessa classe, come si suol dire eravamo cresciuti insieme.
Ma adesso, non faceva più parte della mia vita.

Una settimana fa, mentre eravamo insieme nella mia stanza, gli arrivò una telefonata e lui mi sembrò a primo impatto spiazzato.

Io:"Cos'hai amore?"
Giu:"Niente piccola, sarà una chiamata di lavoro, torno subito."- e andò in cucina.

La curiosità però mi lacerava e mi misi ad origliare da dietro la porta.
Non riuscivo comunque a sentire nulla, soltanto un: "Ok, allora ci vediamo domani."
Io scappai subito nella mia stanza per non farmi scoprire e subito dopo lui arrivò, senza però dirmi nulla.

Il giorno dopo mi disse che non poteva stare con me perché doveva lavorare in pizzeria tutto il giorno, e io mi limitai ad annuire.

Giu:"Ciao amore, io vado"
Io:"A dopo amore, oh aspetta hai dimenticato il cellul..."

Troppo tardi, era già uscito.
Gli stavo correndo incontro per ridarglielo, fin quando non vidi un messaggio da una certa Anna.

Anna❤️
Ti aspetto amore.

Il mio cuore perse un battito.
Ritornai in casa, mi sedetti sul mio letto e lessi tutti i loro messaggi.

Stavano insieme e lui mi aveva promesso di proteggermi per sempre.
Mi aveva promesso che non avrebbe avuto occhi per altre, solo per me.
Che io ero la sua vita, e lui la mia, fino a quel momento.

Le lacrime scendevano e mi rigavano il viso. Sentivo man mano il respiro mancare e le gambe tremare.
Stavo avendo un attacco di panico, ma non ne avevo uno dai tempi in cui a scuola mi tormentavano e io e mia madre lasciammo mio padre.

Pensa a qualcosa di bello- dissi tra me e me.

D'un tratto mi ricordai che in momenti del genere ascoltavo musica, ascoltavo Niccolò.
E tutto mi passava.
Così feci.

"E ricorda è dal dolore che si può ricominciare."

Si Nic, me ne rendo conto, ma vieni qui e spiegami come si fa perché non sono in grado.

Quanto sono stupida.

Iniziai a calmarmi e dopo mi addormentai, nella speranza che tutto questo fosse solo un sogno.

Mille universi dentro una sola persona || UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora