NICCOLÒ'S POV
Mi manchi tanto.
Quanto è scontato dirlo, ma quanto è dannatamente vero.
Questi giorni senza di te non passavano mai, ogni secondo sembrava un' eternità.Giorni passati a vederti tramite un display, a bearmi solo del suono della tua voce attraverso un misero cellulare.
Giorni vuoti, privi di vita, privi di quella cosa che ogni giorno mi faceva battere il cuore all'impazzata.
Che cos'è?
Solo adesso sono arrivato a capirlo.L'amore.
Che cosa buffa parlarne così, a sproposito.
Perché l'amore non è un sentimento descrivibile, non esistono parole che ti regalano le medesime sensazioni.
L'amore si vive, non si racconta.L'amore lo senti sulla tua pelle ogni volta che quel solito brivido ti pervade, quando l'altra persona si avvicina un po' troppo.
L'amore è quel rumore che fa svolazzare tutte le farfalle all'interno del tuo stomaco, al cui interno non trovano pace finché non sei tu a reprimerle.L'amore è quella cosa che ti manca quando, paradossalmente, non lo senti.
Quando non senti la sua voce al mattino.
Quando non senti i soliti nomignoli con cui richiama la tua attenzione.
Quando non percepisci altre labbra a completare le tue.E guarda un po', mi sono accorto adesso che di amore ci vivo.
Perché senza non riesco ad essere completamente felice, la mia felicità è limitata.
Prima lo era e non sapevo cosa mancasse per renderla completa, adesso l'ho capito.
Adesso ho ricevuto la piena consapevolezza che il mio amore è autentico.È davvero così, altrimenti adesso sarei sereno e soddisfatto di aver concluso 18 date nei palasport tutte sold out.
Sarei fiero di me stesso, perché una parte del mio viaggio si è conclusa nella migliore delle ipotesi.
E invece no.Mi accorgo che fiero non lo sono del tutto, se non c'è un'altra voce a dirmelo.
A dirmi che tutto quello che ho dato su quel palco è davvero tutto ciò che volevo esprimere.
A dirmi che si, ho dato tutto me stesso senza nascondermi.
Su quel palco ero io, io in tutte le mie sfumature.Quel ragazzo timido, insicuro, eternamente turbato dalla voglia di avere sempre ciò che non hai.
Quel ragazzo che man mano ha acquisito sicurezze e ha capito che un posto nel mondo lo aveva.
E quel posto nel mondo era rappresentare le persone, scrivere e raccontare di esse.
Quel ragazzo si è reso conto che essere se stessi conta più di ogni altra cosa, più di ogni altro mezzo intrapreso per vivere senza il tuo vero "io".Ma tutte queste cose vorrei che me le dicesse lei, ecco perché io questa felicità non la vivo ancora al massimo.
È un disegno colorato a metà, con soltanto colori grigi.
Mancano quei colori vivaci a riempire la parte mancante, a rendere colorata e viva questa vita.Perché quante volte svegliandomi in quell'hotel mi sembrava di vivere così monotonamente, vivere una vita programmata e senza colori.
Quelli che aggiungeva lei, semplicemente con un sorriso.Diciotto date sono veramente tante, infatti sono passate tanto lentamente.
Ma sarà sicuramente per la mancanza che ho di casa, oppure sarebbero volate.Quante volte, dopo date in località sul mare, il giorno dopo ho cercato invano nel mare il tuo riflesso.
Quante volte ho immaginato che ci fossi tu, che mi prendessi per mano e mi buttassi in quel mare.
Come qualche tempo fa, ricordi?Io si che lo ricordo, ho dovuto prendere medicine su medicine per far andar via presto quel raffreddore, dato che avevo un concerto da fare.
E ricordo quanto in quel letto scottassi, ricordo quel febbrone che ti eri presa perfettamente come se lo avessi avuto io, dato che stavi appiccicata a me e sentivo i tuoi stessi sintomi.
Quanto calduccio c'era con i nostri corpi uniti, senza nemmeno un centimetro a dividerli.
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Mille universi dentro una sola persona || Ultimo
FanfictionNic: "E adesso, corri. Corri nel posto che ami di più al mondo Il posto che occupi tutte le notti. Quello da cui non ti staccheresti mai. Il posto che ti fa sentire a casa, protetta e al sicuro da tutti. Corri Wendy, non fermarti." Il posto che io c...