"74. La musica unisce."

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I due capitoli seguenti sono scritti in terza persona.
Ho preferito cambiare metodo perché volevo descrivere al meglio tutti i minimi particolari.
Buona lettura!

24h prima del matrimonio

L'aria che si respirava in quel giorno era snervante, tutti erano in attesa e nessuno se ne stava tranquillo.
Tutti erano trepidanti nell'aspettare il giorno seguente, già pronti a piangere numerose lacrime e gioire per la nuova coppia sposata.

A questo pensavano principalmente Beatrice e Giuseppe, stando seduti sul divano uno accanto all'altro, nell'attesa di quelli che erano sua figlia e il loro futuro genero.

Bea:"Ma te ci pensi che tra 24 ore nostra figlia sarà sull'altare a sposarsi?"- domandò portandosi una mano sotto il mento.

Giu:"Assolutamente no. È così piccola ancora, mi sembra ancora una bambina da proteggere, eppure domani si sposerà."- disse con occhi sognanti, immaginando sua figlia finalmente diventare a tutti gli effetti una donna.

Giu:"Te lo ricordi il nostro matrimonio? Il primo intendo. Anche tu eri ancora troppo piccola, mi sembravi ancora così tanto fragile. Invece il giorno dopo diventasti mia moglie."- raccontò viaggiando nei suoi ricordi, fino ad arrivare a molto tempo fa, quando Marta non era nemmeno nei loro pensieri.

Bea:"In effetti ero piccola per davvero, avevo solo 18 anni. Ma di te mi sono sempre fidata ciecamente e non ho mai sbagliato."- disse con occhi lucidi, tirando suo marito da un braccio per poter finalmente abbracciarlo.

Quel momento così romantico venne spezzato da un suono incessante del campanello, segno che la peste di casa era finalmente tornata.
E stavolta quando ne sarebbe uscita avrebbe per sempre lasciato la bambina che era alle sue spalle, per lasciar spazio alla donna che da tempo in realtà si è sempre sentita di essere.
Marta non ha mai sentito di avere i suoi anni, tante cose le permettevano di pensare che lei in realtà una donna lo era già.
Ma stavolta ne avrà la conferma, uscirà da quella casa e sarà per sempre di una sola persona.

Mar:"Sono a casa!"- esclamò contenta sulla soglia della porta.

Subito tutti e due si tuffarono tra le sue braccia, mentre Niccolò aspettava fuori, portando al guinzaglio Spugna.
Aveva timore nel farlo entrare in casa, era diventato grande e grosso e avrebbe potuto combinare tanti guai.

Bea:"Nic non preoccuparti, a Spugna ci penso io."- disse accarezzandogli un orecchio, mentre il cagnolone si beava delle sue carezze.

Anche Niccolò abbracciò i suoi futuri suoceri, gli faceva strano chiamarli così, come gli faceva strano sapere che tra un giorno quella ragazza che gli stava davanti sarebbe diventata sua moglie per sempre.
Lui la guardava e se ne innamorava perdutamente come la prima volta.
La guardava e si perdeva nei suoi occhi chiari, ogni volta si domandava se davvero fosse riuscito a non rimanere impalato domani davanti a tutta questa semplicità, che per lui la rendeva unica.

Mar:"Nic per stanotte dormiremo qui nella mia cameretta, domani sera beh...non lo so."- disse dopo aver trascinato il ragazzo in quella che fino a cinque anni fa era il suo piccolo rifugio, lì niente poteva toccarla o scalfirla.

E infatti sulle mura regnavano appesi ancora dei poster, quelli del suo ragazzo in primis.
In fondo lei che ne sapeva che la vita le avrebbe fatto questo grande regalo.

Nic:"Oh guarda, c'è un gran figo qua! Chissà chi è."- disse portandosi fiero una mano tra i capelli.

Mar:"Ma dai, scemo! Piuttosto vieni qui, ti faccio vedere una cosa."- disse lei portandolo di fianco al suo pianoforte a coda bianca e lasciandolo sedere sul suo sgabello.

Mille universi dentro una sola persona || UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora