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e a t ; ; v k o o k

ㅡ✨ㅡ

luglio, 1989
gwangju, corea del sud.

taehyung e jungkook avevano parlato per quelle che sembravano ore.
avevano passato una bella serata assieme, e il tutto si era vivacizzato quando seokjin, namjoon e jimin avevano lasciato il locale, lasciando il grigio ed il corvino a loro stessi.

jungkook si era aperto completamente a taehyung, facendo sí che l'altro gli raccontasse di sè.

scoprirono di avere molte cose in comune: la passione per i racconti horror, per i fumetti della marvel, scoprirono di avere, addirittura, una crush abnorme nei confronti dello stesso personaggio, captain america.

taehyung disse che, proprio come jungkook, la sua città natale non era gwangju, bensí daegu, ed era un'altra cosa in commune, entrambi provenivano da due città marittime.

gli parlò del suo amico jimin, quel ragazzo biondo cosí tanto felice di parlare con namjoon: taehyung gli spiegò che era il suo amico più stretto, sebbene fossero molto diversi, ma questo non aveva impedito a taehyung di confessare i suoi segreti più oscuri.

infine, taehyung aveva dichiarato di essere appassionato d'arte.
aveva persino svelato a jungkook il suo pittore preferito: renoir.

ma c'era un qualcosa di misterioso, negli occhi del grigio, sebbene questo, apparentemente, gli stesse raccontando tutto della sua vita.

taehyung azzardò.

«jungkookie, ti va di venire a casa mia? ti faccio vedere la copia che ha comprato jiminie dei girasoli; sai, quelli di van gogh!» abbassò lo sguardo, e le sue gote si colorarono di rosa.
jungkook trovò adorabile il modo in cui si sistemò una ciocca grigia dietro l'orecchio.

si prese due secondi per guardare il suo orologio, legato al polso sinistro.

le dieci e venticinque.

«n-non è tardi, vero?» chiese il più grande, quasi in imbarazzo.

«sai, tae, van gogh mi è sempre piaciuto molto. se non creo disturbo, sarebbe un piacere vederlo.»

taehyung prese il polso del corvino.

*

ah, era successo tutto velocemente.
jungkook aveva guidato fino all'appartamento di taehyung, e, una volta scesi dall'auto, si erano fiondati nella camera del grigio, ad ammirare quella che doveva essere la copia dei girasoli di van gogh, in regalo a taehyung da parte del famoso jimin.

«sai, jungkookie... ㅡ il nominato alzò la testa, incastonando gli occhi dentro quelli del corvino ㅡ in realtà, esiste un'altra tela, sempre di van gogh, sui girasoli.»

«sembra fantastico.»

taehyung abbozzò un sorriso.

«già. tra tutti e due i dipinti, ci sono venti girasoli... ㅡ il più grande si sedette ai piedi del letto, in modo da poter contemplare la stampa, al fianco di jungkook. ㅡ quindici in quella più famosa, quella fatta ad arles, tra il 1888 e il 1889.»

eat;Where stories live. Discover now