Due

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Skylar's POV

"Perché non mangi niente?" Alex chiese, guardando il mio vassoio del pranzo non toccato.

Normalmente, il cibo sarebbe stato il mio unico desiderio in quel momento, ma ora la sola vista mi dava la nausea. Ripensando esattamente che cosa avevo fatto per fregarmi da sola.

Guardai ancora una volta il mio vassoio prima di mormorare, "Ho preso 6." Con un cipiglio, lo guardai dritto negli occhi. "Di nuovo."

Presi una patatina fredda e la masticai, sperando di avere di nuovo appetito. Funzionò per cinque secondi al massimo, prima che il flash del mio compito di fisica e una grande 6 rosso apparissero proprio davanti a me. Dovevo accettare il fatto che non potevo assolutamente pranzare.

Un piccolo sghignazzo gli sfuggì dalle labbra, beccandosi in cambio una mia un'occhiata ferita, prima di porgermi le più sincere scuse, "È uno schifo, Sky."

Questa volta lo fulminai con lo sguardo e lui alzò le mani in segno di resa.
A volte mi chiedevo come fossimo riusciti a diventare amici. Non è che Alex non si preoccupasse dei suoi voti - erano decenti - ma non erano nemmeno la sua prima priorità. Io d'altra parte, tenevo molto ai miei voti, non potevo dare la colpa a nessuno. Dovevo essere all'altezza dei miei genitori avvocati.

"Mamma andrà fuori di testa quando vedrà la mia pagella. È la terza volta, Alex. Perché sta succedendo proprio a me?" Farfugliai con gli occhi spalancati. Mi sentivo davvero dispiaciuta per me stessa.

Non ero certo una secchiona totale. Non studiavo nemmeno tutte le sere e non avevo i libri ovunque andassi. Non mi piaceva studiare. Ma comunque riuscivo a prendere voti accettabili.

Tutti tranne in fisica, a quanto pare. Avevo sacrificato il mio sonno per questo esame. Avevo trascorso l'intera notte a memorizzare ogni singolo pezzo dei miei appunti, tanto che ero completamente sicura che l'avessi superato. Ma quando diedero i fogli del test, dimenticai tutto quasi subito. La mia mente era diventata nera.

"Non essere troppo dura con te stessa, Sky. Ci sarà un altro esame, quando, la prossima? Avrai un'altra brillante possibilità di superarlo." Mi rassicurò. Io aggrottai le sopracciglia. "Andrai benissimo".

"Questo dovrebbe farmi sentire meglio?" Perché non lo fece.

Mi aspettavo che avrebbe evitato l'argomento in questo modo. Come avevo detto, non si preoccupava dei suoi voti, non quanto dovevo farlo io. Ma d'altra parte, il suo punto forte era lo sport. E io facevo schifo nello sport, tanto che l'allenatore di solito mi evitava spesso durante le lezioni di educazione fisica.

Lanciai ad Alex un'occhiata di disapprovazione. I suoi genitori si concentravano più sulla sua capacità atletica e si preoccupavano dei voti solo quando era sull'orlo di essere espulso da una classe.

Con i miei genitori si trattava solo della media.

"C'è qualcosa che potrebbe tirarti su di morale? Magari un tortino al cioccolato?" Suggerì come se non mi avesse ingannato prima. Credevo che questo fosse lo scopo. Per riaprire le mie ferite.

"Cosa? Perché?" Scattai.

Lui sorrise in modo peccaminoso. "Beh, devo chiederti un favore."

Lo guardai con cautela, poi mi allontanai un po'. "Dipende. Ha a che fare con il bagno dei ragazzi?" Un evento a cui non volevo pensare. Ero disperata in quel momento, ok?

Bitter Heart | ✔ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora