Nove

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Skylar's POV:

"Come hai fatto a tagliarti la mano così in profondità, tesoro?" L'infermiera mi interrogò con uno sguardo strano.

Non ero mai stata veramente in infermeria, tranne quella volta in cui quel ragazzo nella mia classe di educazione fisica mi aveva lanciato uno di quei pesanti palloni da basket proprio in faccia. E non era stato proprio un bel momento da ricordare.

Tuttavia, il dolore di allora sembrava molto migliore del modo in cui mi faceva male la mano in questo momento.

Distolsi lo sguardo da lei e abbassai lo sguardo sulle mie gambe, che penzolavano dal piccolo lettino di recupero su cui ero seduto, che era situato in un angolo dell'ufficio dell'infermiera.

"Be'..." Esitai un po', riflettendo. "È stato un incidente."

Lei alzò un sopracciglio.

"Stavo affettando le cipolle." Forse era abbastanza valido per crederci. Non sapevo nulla di cucina, di cui per fortuna lei non aveva la minima idea.

Fu un sollievo quando non insistette sull'argomento, ma ero anche consapevole dello sguardo che Caden sembrava lanciarmi. Non si stava bevendo le stronzate che stavo dando all'infermiera in quel momento. Per il momento, però, lo ignorai, anche quando la stanza era troppo compatta per evitare il suo sguardo penetrante.

"Beh, fai attenzione la prossima volta. Non era così profondo da mettere dei punti, ma non avresti dovuto avvolgerlo così largo." Disse. "Tienilo bendato in questo modo. Va bene?"

Annuii.

"Ti scriverò una giustifica per le lezioni che hai perso. Poi sarai pronta per andare." Si alzò accanto a me, rivolgendomi un caloroso sorriso prima di lasciare la stanza per andare alla sua scrivania.

Abbassai lo sguardo sulla mia mano, senza nemmeno rendermi conto che stavo giocherellando con la benda finché Caden non scattò.

"Smettila." Disse. Mi fermai, ma non lo guardai veramente. Ci fu un attimo di silenzio quando ripeté la domanda dell'infermiera di prima. "Come è successo?"

Era ancora accigliato quando lo guardai. Vederlo accigliato sembrava così normale in questi giorni; sarei stata così sorpresa se avesse sorriso per una volta.

Dato che eravamo in una sessione ripetitiva, ripetei. "Stavo tagliando delle cipolle. È stato un..." Esitai quando il verde nei suoi occhi lasciò i miei pensieri fuori strada. "Un incidente."

Mi avrebbe creduto anche se gli avessi detto la verità? Avevo bisogno di dirlo a qualcuno. Dovevo dirlo ai miei genitori. Perché cosa sarebbe successo se fosse successo di nuovo?

Il cipiglio di Caden si fece più profondo e io deglutii. Ma prima che lui potesse dire qualcosa, prima che io potessi dire qualcosa di più, l'infermiera ritornò dentro con un biglietto scritto a mano.

Ero quasi uscita dall'ufficio quando sentii l'infermiera mormorare qualcosa sottovoce. Mi fermai, mi voltai e la vidi dire qualcosa a Caden, che per qualche motivo si irrigidì alle sue parole.

Provai a comportarmi come se non stessi origliando.

"Va bene." Mormorò in risposta, con uno sguardo cauto mentre annuiva, e poi si diresse anche lui verso la porta. Era un po' strano che non si fosse preso la briga di dedicarmi una sola occhiata mentre se ne andava.

E mentre mi avventuravo ancora una volta nei corridoi della scuola, la mancanza di trambusto mi diceva che mi ero persa biologia e anche l'ultima lezione della mia lezione. L'intera scuola era ormai quasi vuota. Il che probabilmente significava che anche Alex se n'era andato. Non potevo proprio biasimarlo visto che non avevo nemmeno il telefono con me. Si sarà chiesto dove fossi sparita.

Bitter Heart | ✔ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora