[Nuova versione revisionata!]
Molti penseranno che essere figlia di un dio greco sia fantastico.
Be', quei molti si sbagliano di grosso, perchè fa schifo, specialmente se per generarti è stato infranto un antico patto e non avresti nemmeno dovuto es...
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Trascorremmo due giorni sul treno per l'Ovest, valicando colline, attraversando fiumi e superando ambrate distese di grano. Non subimmo attacchi, ma non riuscivo a rilassarmi. Mi sembrava di essere osservata in continuazione.
Ad un certo punto, durante il viaggio, Grover mi prese da parte con la scusa di voler essere accompagnato nel vagone ristoro. A metà strada mi trascinò in uno dei bagni e chiuse la porta, mettendomi con le spalle al muro (o al cesso, visto l'ambiente). «Alex, dobbiamo parlare» annunciò.
«Quindi non avevi davvero fame?»
«Ho sempre fame» specificò, strappandomi un sorriso «ma prima questo, è più importante»
Annuii. «Va bene. Allora, di cosa si tratta? E perché ne stiamo parlando in un cesso e non nei nostri posti?»
«Perché ti devo parlare di Percy e non voglio che senta»
Mi accigliai all'istante. «Oh. E perché, di grazia? Si è lamentato di me?»
«No, no!» si affrettò a rispondermi «Niente del genere... be', forse un po'...»
«Come, prego?»
«Nulla» disse in fretta «riguarda il vostro litigare, tutto qui. Volevo darti il consiglio che ho dato a lui l'altra sera»
«E sarebbe?»
Grover prese un bel respiro. «Quest'Impresa è importante e non deve fallire. Dovete riuscire a trovare un punto d'incontro»
Feci una smorfia. «Parli come Chirone»
«Questo perché Chirone aveva ragione. Dovreste davvero provare ad andare d'accordo»
«L'Impresa non fallirà perché trovo Perseus irritante, Grover»
«Non si tratta solo dell'Impresa, Alex. Certo, se non riuscite a fidarvi l'uno dell'altro finirà sicuramente male. Guarda che cosa è successo da zia Em... ma non è solo questo»
«E allora di cosa si tratta?»
«Be'... ti ricordi come ti sentivi quando sei arrivata al Campo?»
«Che cosa c'entra questo, adesso?»
«C'entra. Io me lo ricordo, Alex. Ti sentivi sola, fuori posto, e aver perso Talia-»
«Grover, arriva al punto» lo interruppi bruscamente. Ricordavo bene come erano state le mie prime settimane al Campo Mezzosangue, e quanto ero stata male. Non avevo nessuna voglia di riviverle, sinceramente.
Grover sospirò. «La vita di Percy è cambiata all'improvviso: nel giro di poche ore ha rischiato di venire ucciso più volte, ha perso l'unica famiglia che aveva, ha scoperto di appartenere ad un mondo che credeva inesistente, è stato accusato di una cosa molto grave dal dio più potente di tutti ed è stato costretto a prendere parte ad un'Impresa con un addestramento di base abbastanza scarso, pena la morte. Tu come ti sentiresti se ti trovassi una compagna d'Impresa che ti odia e che ti rende la vita difficile?»