[BONUS - AX]

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LA MIA NUOVA COSA PREFERITA


Festeggiare il Natale era un concetto che mi era totalmente estraneo

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Festeggiare il Natale era un concetto che mi era totalmente estraneo.

Insomma... era una festa appartenente ad un'altra religione. Una su cui non mi ero fatta un'idea precisa, tra l'altro. Insomma, se esistevano gli dei, allora esisteva anche Dio, Gesù e tutti i santi annessi, giusto? O magari la figura di Dio era la risposta che la gente si era data alla presenza degli dei? Non ci capivo niente, e non avendo le idee abbastanza chiare non aveva nemmeno troppo senso che lo festeggiassi.

E comunque, a parte questi concetti metafisici, era difficile festeggiarlo quando non si aveva una dimora fissa. Negli anni in cui io e Talia eravamo in giro per il paese il Natale veniva considerato un'altra giornata all'insegna della pura e semplice sopravvivenza, nient'altro. Da quel poco che ci aveva raccontato nemmeno Luke l'aveva mai celebrato, quindi non avevamo mai preso quell'abitudine.

Al Campo, invece, qualcuno dei semidei che si fermava per tutto l'anno era solito appendere in giro delle ghirlande fatte di agrifoglio e roba biancastra che assomigliava a neve. Le avevo sempre trovate un po' strane.

Immaginate quindi la mia faccia quando, qualche giorno prima di quella mattina, Sally era entrata in casa con uno scatolone pieno di decorazioni natalizie. E poi immaginatela anche mentre il portinaio portava su un grosso abete vero -aghi e tutto il resto.

Percy e Sally mi avevano invitata ad addobbare l'albero con loro, ma non ero riuscita ad appendere più di una pallina. Mi ricordava decisamente troppo il pino di Talia, e lei e il Campo iniziarono a mancarmi di nuovo. Cercai di metterci tutta la mia buona volontà, ma proprio non ci riuscii.

Alla vigilia Sally ci aveva informati che non ci sarebbero stati regali, ma che ci avrebbe cucinato tutti i dolci che volevamo. Percy era andato a letto felice come non mai.

Quella mattina venni svegliata da un profumo inebriante e decisamente molto, molto familiare. Spalancai gli occhi e mi misi a sedere, annusando l'aria. Era... cannella? Cioccolato? Non lo sapevo con precisione. Sapevo solo che mi ricordava spaventosamente qualcosa che non riuscivo a ricordare.

Lanciai un'occhiata al letto di Percy, e mi resi conto che si era già alzato. Considerato il suo entusiasmo non lo giudicai affatto strano, anche se non capitava mai che si svegliasse prima di me. Buttai giù le gambe dal materasso e mi infilai le pantofole, stiracchiandomi. Soffocai uno sbadiglio, andai in bagno e poi mi avventurai in salotto.

Percy era spaparanzato sul divano, ancora in pigiama. Sul suo petto, in precario equilibrio, c'era un piatto colmo di grossi e succulenti biscotti azzurri. Si stava ingozzando come uno che non mangiava da mesi. «Ciao» mi salutò.

«Percy, non parlare con la bocca piena!». Sally entrò nel salotto. «E non mangiarli tutti, lasciane qualcuno per Alex!». Mi rivolse un largo sorriso. «Buon Natale, tesoro. Ho fatto i biscotti. Spero ti piaccia la cannella»

[1] 𝙎𝙩𝙤𝙡𝙚𝙣 » Percy JacksonWhere stories live. Discover now