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John posa il cellulare di fianco a sé, sul divano dove sta riposando, e guarda attraverso le vetrate la tempesta di pioggia e vento che si sta abbattendo sul litorale. Jim Arsham l'ha appena chiamato per un lavoro di redazione che ha svolto giorni prima, per il quale si è profuso di complimenti rimpiangendo il suo lavorare alla biblioteca. – Senza di te, siamo piombati nel caos, – ha detto, – ho dovuto assumere cinque persone per sostituirti, nonostante Eva lavori molto bene, – ci tiene a precisare.

– Come sta? È da un po' che non la sento...

– Bene, credo. Adesso è assente. Ha preso un periodo di ferie.

Quando Jim ha pronunciato il nome di Eva, John ha avuto un sobbalzo interiore. Mentre osserva la pioggia scorrere fluida lungo le vetrate del soggiorno, pensa a come avrebbe potuto agire diversamente per non arrivare a quel punto di rottura. Fin dall'inizio sapeva che avrebbe avuto difficoltà ad adattarsi al vivere quotidiano, per questo, durante le loro fitte conversazioni, e vista la sua ritrosia a parlarne, aveva evitato di insistere sul chiedere informazioni in merito all'antico mondo dei draghi. Proprio per non riaccendere quella struggente malinconia che l'aggrediva giorno e notte.

Si passa una mano fra i capelli, pettinandoli all'indietro. Un rancore così acuto e livido. Forse, riflette, non le sono stato abbastanza vicino. Il periodo del suo rientro dall'India e poi i problemi con Zao lo hanno talmente assorbito che sa di averla trascurata. – Si è sentita sola, – sussurra a mezza voce, mentre cespugli e alberi tremano e vibrano sotto le raffiche del vento.

In lui risuonano ancora le sue parole: la mia vita si è cristallizzata, mentre la tua va avanti. Mi hai gettato solo briciole dal tuo Olimpo personale...

John guarda l'ora. Zao sta lavorando in Centrale. Sam è dovuto partire per l'Italia per una questione urgente da risolvere, mentre Sirrush è uscito per un colloquio, visto che da qualche tempo ha cominciato a gestire le pubbliche relations dell'azienda del marito. È solo in casa. Una volta tanto. E non potrebbe essere più bello. Sente Anna, tornata in Italia, e Rob respirare morbidi ai bordi della sua mente, Daniel e Richard, Sandy e Alice, e tutti i loro amici proseguire sereni le loro vite.

Mentre la tempesta ulula di fuori, lui sa che tutti i suoi cari stanno bene e vanno avanti. È un sollievo per il cuore. Quel cuore dove adesso abita la fibrillante anima di sua figlia. Elaine. Quando la piccola ha sentito la voce di Anna, e il suo appello accorato, vi ha risposto subito, senza alcuna esitazione. Non sa come abbia fatto, ma è come se lo avesse avvolto in uno scudo protettivo. Da allora, le percezioni si sono spente, emergendo solo quando lui decide di estendere la mente e richiamarle. Il rumore, e dolore, del mondo si sono quietati come leoni domati. E, finalmente, dopo anni, John ha potuto respirare di sollievo.

La cosa meravigliosa è che, nel farlo, Elaine non si è sfruttata né ha messo in pericolo se stessa. Si tratta del suo dono del drago, ciò di cui è fatta la sua essenza. Lei è così. – Sono già fiero di te, piccolina, – sussurra portandosi una mano al cuore. – Ancora prima che tu sia nata.

Sirrush gli ha detto che Elaine è qualcosa di cui il mondo aveva bisogno. – Proprio come te, – ha aggiunto, – portate su di voi sfumature diverse dello stesso potere. – Era entusiasta quando lo ha detto. John non lo aveva mai visto così, nemmeno quando era andato a prenderlo all'aeroporto e lo aveva scoperto sposato con Sam.

Inclina la testa e sorride. Sente scorrere dentro di sé la forza dell'oceano e del vento, la purezza della pioggia e il calore della terra. Avverte il pianeta rimpicciolirsi morbido dentro il suo corpo e riempirlo di sensazioni indicibili. Era da tanto che il suo potere non gli restituiva una tale pace e senso di completezza. Ne ha bisogno, adesso. Un assoluto bisogno. Perché, nonostante il miracolo perpetrato da Elaine, il suo organismo è arrivato al limite massimo. L'energia che la piccola gli succhia è elevatissima, e il suo cuore, sempre più sotto sforzo, ha ormai palpitazioni e perdite di battiti di continuo, che gli provocano una tosse stizzosa e lo lasciano senza fiato.

AL DI LÀ DEL CIELO E DEL MARE cap 102-215Where stories live. Discover now