Capitolo 11

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Capitolo 11

And I hold up my hands

This will be my final step

Quando si svegliò Draco si rese subito conto di qualcosa di sbagliato.

Era sicuro che il suo letto non fosse mai stato così scomodo, che non avesse uno schienale e che le sue coperte non fossero di morbida lana. Quando aprì gli occhi e fu costretto a richiuderli abbagliato dai primi raggi di sole dell'alba, ebbe infine la certezza di non essere nella sua stanza, da cui non godeva di certo di uno spettacolo simile.

Ci volle soltanto un'altra manciata di istanti, prima che si ricordasse dove, di preciso, si trovava e subito la paura che lo aveva tenuto sveglio per ore la notte precedente gli strinse lo stomaco in una morsa.

Portò le mani al viso, cercando di liberarsi dei residui del sonno e di svegliarsi abbastanza per decidere cosa fare.

Aveva baciato Harry.

Lo aveva baciato, poi si era fatto prendere dal panico e non era neppure riuscito a scusarsi in modo adeguato per l'ennesima volta.

Harry aveva perfino tentato di consolarlo. Nulla di grave aveva detto, come se in realtà il cuore di Draco non avesse già iniziato a spezzarsi alla consapevolezza di aver rovinato la loro amicizia col suo desiderio egoistico di avere sempre di più di ciò che gli altri fossero disposti a dargli.

Si mise a sedere e rabbrividì. Il fuoco doveva essersi spento ore prima e la coperta si era arrotolata sul suo grembo appena si era spostato, eppure era certo che quella sensazione di gelo che gli arrivava fino alle ossa fosse più una conseguenza dell'idea di perdere Harry.

Sospirò, guardandosi attorno. Non c'era un orologio nella stanza, ma il cielo fuori era ancora abbastanza scuro nonostante le nuvole in lontananza fossero già striate dei colori dell'alba.

Rimase in ascolto, provando a capire se Harry fosse già sveglio nella stanza lì accanto, ma regnava il silenzio più assoluto. L'unico rumore che poteva sentire era quello assordante dei suoi pensieri che gli dicevano di scappare invece di affrontare la conversazione che lui e Harry avrebbero dovuto avere.

Giocherellò con un filo della coperta, ripensando a tutte le volte che erano usciti insieme; ogni volta Draco si era chiesto se solo lui li stesse considerando degli appuntamenti... Non era sicuro in quel momento di voler chiarire quel dubbio, seppure fosse ormai piuttosto ovvio che non ci fosse proprio nulla da chiarire.

Era stato bello illudersi che tra lui e Harry ci fosse di più, credere al parole provocanti di Saoirse o alle spinte subdole di sua zia.

Tuttavia era inutile girarci intorno, Draco avrebbe sempre fatto la scelta dei codardi di fronte a qualcosa che lo spaventava così tanto. Aveva sempre scelto di proteggere se stesso, dopotutto, era la scelta più ovvia.

Perché avrebbe dovuto cambiare rotta di fronte a una situazione simile?

Harry ne sarebbe stato deluso, è vero, eppure Draco aveva già rovinato il loro rapporto. Non aveva molto senso cercare di essere coraggiosi di fronte alla cocente umiliazione che lo attendeva.

Indossò le scarpe, ripiegò con cura la coperta e la poggiò nel posto in cui era stato seduto. Si guardò intorno un'ultima volta, cercando di memorizzare ciò che lo circondava, consapevole che non avrebbe mai più avuto occasione di rivedere quella stanza.

Sarebbe stato un altro ricordo dolce amaro da aggiungere agli altri legati a Hogwarts.

Uscì dalla stanza, attraversò il più in fretta possibile lo studio di Harry pur sempre facendo attenzione a non inciampare nel disordine di oggetti abbandonati sul pavimento, e si ritrovò di nuovo nel corridoio del secondo piano.

Before I Rise || Drarry ficWhere stories live. Discover now