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Sara's pov

"Sei un po' stronza" guardo mio fratello senza capire di cosa stia parlando

"È passata una settimana e ancora non ci sei uscita"

"È lui che non si è fatto più sentire" dico indifferente. In realtà questa cosa mi urta tantissimo, forse perché per qualche momento quando ero con lui ho pensato che fosse realmente interessato a me e non a quello che ho a disposizione.

"Stasera usciamo a bere?" Andrea annuisce

"Solito locale?" Annuisco poi gli lascio un bacio sulla guancia e vado a buttarmi sul divano

"C'è qualcosa che ti turba?" Mi chiede sedendosi vicino a me, io nego con la testa, poi lo osservo mentre tira fuori un po' d'erba e si mette a tirare su

"Sicura che non ti turbi niente?" Mi chiede mentre l'accende

"Andre tranquillo" fuma e poi me la passa

"Mi fido di te" dice solo queste quattro parole, parole che dentro di me hanno uno strano effetto, quello che prova è vero e lui non è uno che dà la sua fiducia a destra e a manca. Prendo la canna dalle sue mani e poi lo abbraccio forte.

"Stasera ci divertiremo come non mai" mi dice quando gli ripasso la canna, finiamo di fumare e poco dopo entrambi ci addormentiamo sul divano, finché non sentiamo suonare al campanello, ci svegliamo e scoppiamo a ridere guardandoci negli occhi, non è la prima volta che ci succede qualcosa del genere. Lui si alza e va alla porta. È un suo amico che entra e si siede sul divano vicino a me, non capisco di cosa parla, sono ancora mezza addormentata.

"Fra pensavo ti fosse successo qualcosa, non rispondevi più"

"No bro tranquillo abbiamo fumato e siamo crollati sul divano" il suo amico scoppia a ridere, mi guarda ed io gli sorrido

"Stasera ci sei anche tu a ballare?" Andre annuisce

"Veniamo entrambi" dice guardandomi e il suo amico mi rivolge uno sguardo un po' compiaciuto

"Stase se non sbaglio c'è anche tutta Rozzi" non appena sento questa frase guardo speranzosa mio fratello che annuisce, me ne vado in cucina per preparare la cena, sono quasi le 20, sento i due parlare un po' poi sento la porta aprirsi e Andrea sbuca in cucina, si siede e si accende una sigaretta.

"Me ne dai una? Le mie non so dove siano" lui annuisce scocciato poi mi passa una siga, io la prendo, metto su l'acqua per la pasta e mi accendo la sigaretta dal fornello

"Grazie fratellino" dico mentre faccio un altro tiro

- - -

Usciamo di casa che sono le 23 e qualcosa, siamo già fattissimi, raggiungiamo i suoi amici al locale, ci prendiamo qualche bottiglia di vodka e andiamo nel privé. Iniziamo a bere, per il momento c'è solo la banda di mio fratello, li conosco praticamente tutti, sono simpatici e mi danno quel senso di protezione quando sto in giro e non c'è mio fratello, in realtà credo che lui abbia paura che io mi metta nei guai, perché ogni volta che esco senza di lui nei paraggi c'è sempre qualche suo amico.
Inizio a ballare con mio fratello, lui ha la bottiglia di belvedere in mano, la beve un po' poi la passa a me, io faccio lunghi sorsi, sento il calore dell'alcol invadermi il corpo, poi mi volto per passarla a un suo amico qualsiasi e per poco non mi blocco quando vedo Vincenzo davanti a me che mi guarda.

"Ciao" grido per farmi sentire

"Sei già ubriaca?" Chiede lui avvicinandosi a me

"Non ancora, sono solo fattissima" scoppio a ridere e bevo ancora dalla bottiglia, poi Andrea me la toglie dalle mani e si allontana da me. Rimango con lui, io inizio a ballare e lui mi segue

"Non ti facevo una che ballava"

"Non lo sono infatti" sorrido ora inizio a sentire l'effetto dell'alcol salire

"Eppure balli bene"

"Non è che sei tu queo ubriaco?" Scoppio a ridere per la mia stessa battuta, lui si avvicina ancora di più a me, poi sposta la testa vicino al mio orecchio

"Ti va di uscire a fumare una sigaretta?" Annuisco, lui mi mette un braccio attorno alle spalle e mi porta fuori.

"È strano tutto questo silenzio" dico io poi guardo l'ora, è già mezzanotte passata

"Da quanto sei qui?"

"Abbastanza" Vincenzo tira fuori due sigarette e me ne passa una, io aspetto che prenda l'accendino e poi me la faccio accendere.

"Bella la giacca" mi dice quando si accorge che è ancora la sua

"Dov'eravamo rimasti l'altra volta?" Dico io senza pensarci, in realtà questa è la vodka che fa effetto, più lo charme del ragazzo che ho davanti a me. Fatto sta che la mia domanda provoca un sorriso sul suo viso e poco dopo le nostre bocche sono una cosa sola.

"Ora ricordo" dico non appena riprendiamo fiato

"Ti va di venire da me?" Sussurro al suo orecchio e lui annuisce

Non scherzare // PakyWhere stories live. Discover now