Capitolo 17

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A/N: VOI NON AVETE IDEA DI QUANTO SIA DIFFICILE, CAN YOU FEEL THE STRUGGLE? UGH

Ad ogni modo, oggi mi sono messa di buona volontà e ho pensato che magari qualcuno stava passando una brutta giornata e avesse bisogno che qualcosa di carino accadesse. Non so se qualcuno di voi ha certi pensieri ma io li ho quando la mia storia preferita aggiorna e mi migliora la giornata davvero.
Sono strana scusate.
Ad ogni modo, ci vediamo a fine capitolo. X

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AS ALWAYS CAPITOLO NON EDITATO

Niall POV

Due luminosi occhi verdi mi guardano e ho una sensazione strana allo stomaco, come se dovessi mangiare qualcosa o vomitare. Sono agitatissimo e non so perché.
Mi sento incantato dai suoi occhi e mi si stringe un nodo alla gola e mi pizzica il naso, forse sto per piangere.

Scatto in piedi e buttando giù qualcosa prendo il suo viso tra le mani e la bacio ovunque, in testa, tra i capelli, le guance, il naso, gli zigomi, gli occhi, la fronte, il mento e le labbra.
Corie ridacchia e il mio cuore batte un po' più forte, non la sentivo ridere da un giorno intero.
"Ciao" dico continuando a baciarla "ciao, ciao, ciao" e lei continua a ridere e stringersi nelle spalle per la vergogna.
"Coraline perdonami, sono un'idiota, ti prego perdonami"
Corie alza un lato della sua coperta e mi fa segno di sdraiarmi sotto le coperte con lei.
Mi sfilo il giubbotto e le scarpe e salgo sul piccolo letto d'ospedale, cercando di non schiacciare nessun tubo, ago o filo ma per fortuna dal lato in cui mi trovo non ce ne sono molti.
Mi guarda con quegli occhi lucidi e quel sorriso etereo sulle labbra che quasi quasi mi sciolgo, o piango.

Quand'è che sono diventato così emotivo?

Si avvicina piano verso il mio viso e io richiudo la distanza che ci separa baciandola dolcemente sulle labbra.
"Scusa se non sono potuta venire al tuo compleanno" dice con una voce roca e bassa, la stessa della notte scorsa.

Sono un ragazzo che si eccita al solo suono della voce appena sveglia della sua ragazza, wow.

"Tu e la tua sexy voce non dovevate nemmeno scusarvi" sorride teneramente e io sfrutto l'occasione per baciarla di nuovo.
"E poi ho passato la notte del mio compleanno con te, ed è stato il regalo più bello"
A queste parole sposta lo sguardo e il suo viso fa un'espressione strana, come se si trovasse a disagio.
"Che c'è?" Chiedo, lei scuote il capo e fa un sorriso sghembo tirato.

"Corie" continuo a insistere.
"Non è niente"

Mi avvicino al suo collo e le sposto i capelli, "Coraline" soffio sul suo collo e lei rabbrividisce.

"Sei proprio stressante" scoppio a ridere e lei incrocia le braccia.

"Cos'hai?" Continuo a domandare.
"Avevo anch'io un regalo per te" dice a capo basso, la voce sottile, quasi un sussurro.

"Non dovevi farmi un regalo!" Dico gesticolando con le mani.

"Beh, te lo avrei fatto se non fosse successo" si schiarisce la voce "beh, questo"
Allungo un braccio e la stringo a me.
"Non fa niente, va bene così"

Continua a rimanere imbronciata perciò le mordo la guancia per vederla sorridere di nuovo.
"Dimmi cos'era, almeno"

Mi guarda negli occhi per un momento e poi scuote il capo.

"Dai, non poteva fare così schifo come regalo"
Rido ma lei rimane con la stessa espressione imbarazzata di prima.

"Va bene se non vuoi dirmelo" dico lasciandole un bacio tra i capelli.

Si gira di nuovo per guardarmi meglio e incrocia le braccia.

"Stiamo insieme da tre mesi ormai, e io provo delle cose molto profonde per te" il mio cuore saltella nel mio petto e adesso capisco che quello che sentivo allo stomaco non era agitazione o mal di pancia o fame, erano sentimenti, come quelli nei film, gli stessi di cui canta Ed.

Verde oceano.Where stories live. Discover now