capitolo 20 [M]

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-Match-

"a cosa stai pensando?", chiese Taehyung preoccupato avvicinando Jungkook al suo petto.

Erano rannicchiati insieme su un lato del letto del maggiore. Taehyung mise le braccia attorno al minore e quest'ultimo appoggiò le mani su di esse. Rimasero così perché Jungkook aveva bisogno di supporto emotivo. Era forte con tutto e tutti ma aveva paura di quell'uomo. Si sentiva disgustato da sé stesso quando pensava alle scelte che aveva fatto per salvare suo padre.

"Tae, sono disgustato da me stesso...", mormorò Jungkook mentre una lacrima scendeva dai suoi occhi.

Taehyung, preoccupato, lo girò con cura verso di sé. Le lacrime che scendevano dai suoi splendidi occhi lo fecero immediatamente allarmare, "Jungkook non sei disgustoso"

"I-io avrei potuto evitare qualsiasi tipo di coinvolgimento con quell'uomo!", gridò Jungkook frustrato, "A-avrei dovuto essere più prudente riguardo alle mie scelte! C-c'erano lavori migliori! F-Forse mio padre sarebbe ancora—"

"Non incolpare te stesso per questo," lo interruppe Taehyung severamente, "Non dare a quell'uomo la soddisfazione di vederti in questo stato. Hai fatto quello che hai fatto perché eri preoccupato così tanto per tuo padre e non ti importava nient'altro. Sei coraggioso e forte, Jungkook. Hai sofferto ma sei arrivato fino a qui. Sei ammirevole e laborioso. Non vedo nulla di disgustoso in te"

Jungkook continuò a piangere lacrime silenziose, "Non sono perfetto Tae.. Non riesco a perdonarmi. Avevi ragione quella volta, sono molto peggio di come sembro perché ho fatto sesso con—"

Il cuore di Taehyung si spezzò alle sue parole. Non l'aveva mai visto così distrutto e gli faceva male vederlo così. Alzò con cura il suo mento, "No, sei bellissimo sia dentro che fuori. Quella volta mi sbagliai completamente su di te perché ero ignorante e stupido. Tu vali molto di più. Ti amo Jungkook"

Jungkook si asciugò le lacrime, "Sono patetico, Tae. Non capisco neanche perché dici che valgo così tanto. È davvero difficile essere rispettati quando ho perso la mia dignità. Dopo aver incontrato quell'uomo, non riesco a credere come tu riesca ancora a vedermi e non sentirti disgustato"

Taehyung scosse la testa sporgendosi in avanti per baciarlo sulle labbra, "Amo te e i tuoi difetti. Se le mie parole non sono sufficienti per convincerti, allora, con il tuo permesso, sarei felice di dimostrartelo"

Per la prima volta fu Jungkook quello ad agitarsi.

Lo sguardo pieno d'amore di Taehyung era su di lui. Jungkook non poté fare a meno di diventare emotivo mentre altre lacrime iniziarono a scendere. Si morse il labbro inferiore incapace di calmarsi. Quelle parole lo colpirono.
Era abituato a essere trattato solo come un giocattolo e venire dato per scontato da tante persone. Ricordava chiaramente come i suoi clienti lo guardavano solo come un pezzo di carne e non come se valesse qualcosa. Taehyung era l'unico che lo rispettava davvero e che gli dava le attenzioni che desiderava.

Desiderava solo essere amato nel modo giusto.

Taehyung si librò su di lui e premette le labbra sulle sue. Sapeva che Jungkook stava soffrendo e voleva amarlo per guarirlo. Jungkook gli permise di invadergli la bocca e il maggiore gli accarezzò le guance asciugandogli le lacrime con i pollici. Sembrava così fragile sotto Taehyung che quest'ultimo decise di stare molto attento. Proprio come il minore si era preso cura di lui, lui avrebbe fatto lo stesso.

Continuò a baciarlo non passionalmente ma dolcemente perché voleva si sentisse amato. Il minore lo lasciò fare a suo piacimento e Taehyung mosse le labbra lungo la sua mascella lasciando dolci baci. Jungkook sentì i brividi attraversagli la schiena e il maggiore si appoggiò sui suoi gomiti fissandolo amorevolmente, "Jungkook, lascia che ti ami stanotte"

Match | vkook [Traduzione]Where stories live. Discover now