༄ The accident ༄

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                           𝙵 𝙻 𝙰 𝚂 𝙷 𝙱 𝙰 𝙲 𝙺

Akane era rimasta chiusa in quella stanza con appena due pezzi di pane e una bottiglia d'acqua per una settimana.

Si era rifiutata di bruciare vivo un hero che era stata forzata ad intrappolare nel suo rubino, e per la sua bontà e coraggio aveva pagato le conseguenze.

Era stata picchiata così tanto, che il padre, Ishikawa Akahito, meglio conosciuto come Radioactive Gas, era arrivato a tagliarle la guancia con un coltello dopo averla riempita di lividi sia sulle braccia e sulle gambe.

Sua madre in tutto questo, Amaya Ishikawa, meglio conosciuta come Cristal Whip, era restata a guardare incitando il marito a dargliele più forte, anche con una pala se necessario.

Non ce la faceva più, da quando a quattro anni aveva manifestato il suo quirk, i suoi genitori l'avevano sfruttata solo per i loro interessi. Non la trattavano nemmeno come un essere umano, ma come una macchina distruttrice adatta ai loro scopi malvagi.

Aveva sette anni ora, e non sapeva cosa volesse dire essere felice, cosa volesse dire andare a scuola o essere amata per davvero.

Però, almeno sapeva cosa voleva dire avere un amico: l'aveva conosciuto un anno prima, quando i lui era andato a lavorare per i suoi genitori.

Era alto, magro, capelli neri e occhi azzurri, con alcune cicatrici sul volto e sulle braccia.

Dal primo giorno, lui era stato subito gentile con lei, e ogni volta che poteva andava a trovarla e le portava da mangiare.

Avendo quirk simili, quasi uguali, lui cercava anche di aiutarla a controllarlo meglio.

Ma dopo quell'episodio, anche il ragazzo ne ebbe abbastanza di vedere quella che considerava come una sorellina usata come un oggetto.

<Ti prometto che la settimana prossima, quando andranno a fare il prossimo colpo, ti porterò via con me.> le promise.

E così fu: quel giorno, dopo che i genitori furono usciti per terminare i preparativi dell'attacco, il ragazzo andò a prendere Akane dalla sua stanza che ormai era diventata una cella.

<Grazie...mi stai salvando finalmente. Ti voglio tanto bene e te ne vorrò per sempre. Sei come un fratellone per me. Voglio vivere con te per sempre, sei l'unico che mi vuole bene davvero.> disse la bambina tenendogli la mano stretta stretta: era quasi in lacrime dalla gioia.

Aveva le braccia e le gambe coperte da bende e sulla guancia destra aveva una fascia messa alla bell'e meglio.

Il ragazzo la guardò e le fece un piccolo sorriso.
<Loro due non ti faranno più del male.> disse, ma sapeva benissimo che quella era una bugia.

Per un altra sera, Akane avrebbe dovuto soffrire.

La stava buttando in pasto ai leoni, ma lui non voleva...voleva salvarla. Non voleva che finisse come lui.

Akane però non era stupida, e quando riconobbe il luogo in cui l'aveva portata il suo fratellone, cominciò a piangere.

<Perché siamo qui? Hai detto che mi avresti portata via da loro!> strillò con il volto coperto dalle lacrime.

<Akane io...ascolta...> ma il ragazzo non potè dire più nulla, perché quel bastardo del suo capo era arrivato.

<Ah, eccola qui, questa piccola stronza> disse Radioactive Gas stringendo il braccio della figlia <Grazie di avercela portata, ragazzo>

<Si figuri, capo> disse lui sorridendo.

Akane non lo riconosceva più: dov'era finito quel ragazzo gentile che la veniva a trovare ogni volta che poteva? Che l' abbracciava quando piangeva per il dolore e che la aiutava ad usare le fiamme?

<PERCHÉ?!HAI DETTO CHE MI AVRESTI FATTO SCAPPARE! HAI DETTO CHE MI AVRESTI FATTO VENIRE CON TE! TI PREGO NON MI LASCIARE QUI!> strillò la bambina con tutto il fiato che aveva in corpo.

<Scusami Akane...> disse lui sorridendo, un sorriso malefico, che ad Akane fece paura: quello non era il suo amico. <Ma è per il tuo bene.>

Detto questo, si girò e se ne andò, senza degnarla più di uno sguardo, con l'animo a pezzi.

<MI HAI TRADITO! SEI UN TRADITORE! IO TI ODIO E TI ODIERÒ PER SEMPRE!> urlò la bambina mentre il villain la strattonava via.

<Andiamo, brutta deficiente. Abbiamo del lavoro da sbrigare.>

E nonostante cercasse di liberarsi, di scappare, di ribellarsi, Akane non potè fare nulla contro la potenza del padre.

Sotto tortura, fu obbligata a fare fuoco ad un intero isolato pieno di negozi di roba costosa.

Aveva cercato di reprimere il più possibile il rubino e le fiamme, che per una bambina di sette anni a quel tempo era uno sforzo immane, ma quando le arrivò un calcio dalla madre dietro la schiena si sprigionò tutto a causa del dolore, e tra le fiamme rimasero coinvolti molti agenti di polizia e qualche hero, tra cui All Might in persona.

Akane cadde a terra, senza più un briciolo di forza e quasi in fin di vita, ma dopo una combattuta battaglia tra i suoi genitori e gli heroes, finalmente, Radioactive Gas e Cristal Whip, furono arrestati.

Nonostante le alte temperature che il suo corpo aveva raggiunto, All Might in persona era riuscito a portarla su un'ambulanza per accertarsi delle sue condizioni.

L'eroe che vedo in televisione...è venuto a salvarmi anche lui...

<Tu sei Akane, giusto?> le domandò un altro eroe dai capelli lunghi e neri, e Akane, intimorita annuì.

<Io sono Eraser Head.> disse mettendosi una mano sul petto <So che è una domanda avventata, che sei spaventata e ferita. Ma vorresti venire a stare con me per un po'? Prima ti porteremo all'ospedale per curarti le ferite, e poi potrai venire a casa mia. Che ne dici?>

Akane non ci pensò molto, era ancora senza forze e aveva solo sette anni.

Annuì, e l'eroe sorrise.

<È pericolosa.> disse un eroe che come lei, aveva il potere delle fiamme. <Starebbe meglio con me, abbiamo un quirk simile.>

<È proprio per questo che viene con me.> disse Eraser Head guardandolo in cagnesco <Per evitare che stia con te e che tu faccia abuso del suo potere.>

Fu così che la nuova vita di Akane cominciò, e il ragazzo che aveva dovuto abbandonarla al suo destino per il suo bene, la guardò iniziare dall'alto di un tetto di un edificio lì vicino.

Io però sarei voluta venire con te...

𝑭𝒓𝒐𝒛𝒆𝒏 𝑭𝒊𝒓𝒆  ༄ 𝐒𝐡𝐨𝐭𝐨 𝐓𝐨𝐝𝐨𝐫𝐨𝐤𝐢 ⚘ 𝑩𝑵𝑯𝑨 Where stories live. Discover now