4 - Questione di pomodori.

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Quando qualcuno pensa a un appuntamento, solitamente gli vengono in mente dei luoghi romantici, che possano far accrescere il legame fra due persone

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Quando qualcuno pensa a un appuntamento, solitamente gli vengono in mente dei luoghi romantici, che possano far accrescere il legame fra due persone.

Onestamente non è che pretendo la luna o altro.
Non si direbbe, ma io sono un tipo piuttosto semplice.

Mi sarebbe bastato un hot-dog al parco, durante una romantica passeggiata mano nella mano. Magari con il cinguettio negli uccelli intorno a noi e il mio lui che desidera effettivamente passare del tempo in mia compagnia.

Non è che mi stia lamentando o altro, solo che non mi sarei mai aspettata che andasse così.

Come potevo anche solo pensare che il mio primo vero appuntamento sarebbe stato in un supermercato?

Ok, facciamo mente locale e un passo indietro. Sarete un po' confusi dalle mie parole, immagino.
Scusate, vi faccio un piccolo riassunto.

Il fatto è che giovedì, a scuola, ho gentilmente chiesto a Justin il suo numero di telefono e - dopo i primi rifiuti - alla fine ha ceduto (per esasperazione, credo).

Stamattina, dato che è sabato e non avevo nulla da fare - bugia, in realtà stavo morendo dalla voglia di sentirlo - l'ho chiamato.

Mi ha detto che era in giro. Gli ho chiesto dove fosse. Mi ha risposto subito - ah, Justin è così carino quando non si accorge delle mie tendenze da stalker! - e io ho affermato che l'avrei raggiunto.

Mi sono fatta bella. Ho indossato il mio miglior outfit e mi sono truccata, perché volevo sentirmi al meglio.

Una coppia non è una coppia se non programma almeno un'uscita ogni tanto, così ho pensato ed ero convinta che questa fosse la mia grande occasione.

Ma i miei sogni sono esplosi in mille petali petalosi, quando mi sono trovata di fronte Justin, che mi ha semplicemente fatto un cenno prima di varcare la soglia del supermercato, con tanto di carrello alla mano.

Come una sciocca, credevo che si trovasse davanti al market per puro caso. Invece stava andando a fare la spesa.
Ovvio, perché mai avrebbe dovuto essere lì altrimenti? E io che avevo pure gioito, nel vederlo, perché credevo che non si fosse mosso da quel punto solo per aspettarmi, dopo la mia chiamata! Che stupida!

Quindi eccoci qui: io con il mio bel top rosa, la gonna nera e la voglia di vivere sottoterra; lui con un barattolo di pomodori secchi in mano. Lo sta scrutando come se lì dentro ci fossero le risposte ai più grandi misteri della vita.

Perché esistiamo? Pomodori secchi.
C'è un Dio? Pomodori secchi.
È possibile viaggiare nel tempo? Pomodori secchi.
Obama è un rettiliano? Pomodori secchi.

Più o meno è così che mi immagino la conversazione telepatica che sta avvenendo fra il mio ragazzo e quel barattolo. Mi rifiuto di considerare che i miei siano solo film mentali, devono star parlando tra loro, in qualche strano modo da vampiro.

Il mio ragazzo mordeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora