7 - Dev'essere una maledizione.

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Devo essere proprio caduto in basso, per nascondermi nel corridoio, mischiandomi a questa massa di sporchi umani

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Devo essere proprio caduto in basso, per nascondermi nel corridoio, mischiandomi a questa massa di sporchi umani.

Sto evitando Angel come la peste. Stamattina ha provato a parlarmi, ma per qualche ragione non voglio vederla. Non so nemmeno io perché mi stia comportando in questo modo, so solo che non ne posso fare a meno. Il che è assurdo. Insomma, è del tutto irrazionale cambiare corridoio solo perché l'ho vista in lontananza, eppure prima l'ho fatto.

Mi appoggio con la spalla a un armadietto vicino, socchiudendo gli occhi per far mente locale.

Devo ricordare a me stesso che lei mi sta ricattando, ergo non posso ribellarmi al suo volere. Potrebbe rivelare il mio segreto in qualsiasi momento. Quindi perché non la sto più compiancendo? Perché sono così irritato? Perché mi sento soffocare quando vedo il suo amico Alexander?

Tutto ciò non ha senso, quindi alla fine sono arrivato all'unica conclusione possibile: dev'essere una maledizione. Una Dea del caos deve avermi fatto un sortilegio, visto che mi sono avvicinato troppo agli umani. O forse è stata una strega.

«Che stai facendo?» mi domanda una voce maschile alle mie spalle.
«Quello è il mio armadietto.»

Subito mi volto, sorpreso che questo ragazzo sia riuscito ad occultare la sua presenza in questo modo. Nessuno dovrebbe riuscire a sorprendermi. Sono un vampiro, per l'amor del cielo!
Aguzzo lo sguardo, focalizzandomi sulle sue lentiggini e le occhiaie scure. Una pelle imperfetta e naturale... Sbarro gli occhi
Non è che lui...

«Sei un licantropo?» domando, storcendo il naso.

Non mi piacciono quei sacchi di pulci. Mordono, graffiano e abbaiano: insomma, sono come dei cani a grandezza uomo, ma molto più pericolosi.
Lui inclina la testa, togliendosi le grandi cuffie verdi che porta alle orecchie. Non sento alcun suono provenire da esse, quindi il volume dovrebbe essere abbastanza basso.

«No? Perché dovrei esserlo?» ribatte con tono interrogativo, guardandomi attraverso gli occhi chiari.

«L'unico essere al mondo che può raggirare un vampiro è un lupo.» gli spiego, alzando gli occhi al cielo.
«Ma queste cose non dovrebbero essere ovvie per tutti?»

«Non lo so. Non credo.» risponde.

Che strano. È la prima volta che qualcuno mi ascolta senza ridacchiare o rimanere scioccato. Una prova in più: deve aver a che fare con il mondo paranormale, proprio come me.

«Aspetta, ma tu-» si interrompe, sistemandosi gli occhiali.

Si porta poi una mano alla testa, scompigliandosi i capelli rossi, per poi lanciarmi un'occhiata stranita. Infine sbadiglia, mettendosi la mano davanti alla bocca. Almeno è educato.

«Chi è che eri? Jack? Jacob? Insomma, J-qualcosa! Il ragazzo della rissa in mensa, giusto? Eri con Angel.»

Il nome della mia ricattatrice mi fa sussultare, per qualche strano motivo, ma cerco di rimanere impassibile di fronte a lui. Se gli umani sono esseri inferiori, i licantropi li battono a mani basse. Sono fisicamente più forti dei mortali, ma anche più stupidi e rozzi. Non voglio averci nulla a che fare.

Il mio ragazzo mordeDonde viven las historias. Descúbrelo ahora