6 - Amica.

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La porta dell'infermeria si apre di colpo, emettendo un tetro cigolio che mi fa venire la pelle d'oca

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La porta dell'infermeria si apre di colpo, emettendo un tetro cigolio che mi fa venire la pelle d'oca. Una signora, alta un metro e sessanta su due tacchi a spillo, mi viene incontro agitata, senza nemmeno preoccuparsi di chiudere. È l'infermiera che lo fa al posto suo, alzando gli occhi al cielo, sconsolata, per poi sparire dalla stanza.

«Justin?» mi chiede con il panico negli occhi e io deglutisco, indicando il letto con un cenno.

Jus si è addormentato da un po' e, muovendosi nel sonno, ha messo la testa sotto il cuscino, come un bambino spaventato dai mostri. Ha ancora la mano stretta alla mia e la tiene ben salda, come se avesse timore di perdermi. So che mi sto illudendo, io sono solo "la sporca umana che lo ricatta" per lui, però voglio continuare a pensare di essere importante. Anche solo per un po'.

La signora si porta una delle ciocche scure sfuggite allo chignon dietro l'orecchio e tira un sospiro di sollievo, quando lo sente russare.

«Menomale, sembra che stia bene.» mormora, lanciandomi un'occhiata riconoscente.
«Tu chi sei?» domanda poi.

I suoi blu si posano su di me, squadrandomi più e più volte dalla testa ai piedi. Mi sento a disagio, ma cerco di apparire cordiale, perché credo di aver capito chi sia questa donna.

E non posso permettermi di non piacere alla madre di Justin.

«Sono-» mi interrompo per un secondo. Non posso dire di essere la ragazza di suo figlio, giusto? Probabilmente Jus non le ha mai parlato di me. Anche perché dubito fortemente che sua madre sarebbe felice di sapere come viene ricattato.
«-una sua compagna.» concludo, sorridendole amichevolmente.

«Oh...»
Sua madre ricambia il sorriso e penso di starle simpatica, finché non aggiunge ridacchiando: «La famosa Cassidy del corso di scienze?»

Cosa? Le ha detto di Cassidy e non di me?
All'improvviso una malsana idea fa capolino nella mia testa: quella di scappare urlando dalla stanza, come una pazza. Ma non penso proprio che questo migliori le cose e - anche se sono delusa - voglio davvero piacere alla famiglia di Justin.

Alla fine non sono nulla di speciale per lui, ma forse posso comunque sperare di far parte della sua vita, in qualche modo.

Voglio dire, sono la sua fidanzata!
Anche se lo sto ricattando ed evidentemente Cassidy gli piace molto più di me.

Maledizione... Una cannonata avrebbe fatto meno male.
Crack.
Lo sapete che il mio cuore fa sempre crack quando si parla di Justin, ma oggi questo suono è accompagnato da un dolore ben peggiore di quello che ho percepito l'altra volta.

«Cara, stai bene?» mi domanda la signora e io cerco di rinchiudere il senso di oppressione che sento in un angolo della mia mente, di dimenticarlo.

Però non ci riesco. Sono certa che dalla mia faccia traspaia tutto il mio disappunto, visto la sua espressione stranita.

Ok, devo rimanere positiva. Se le ha parlato di Cassidy, probabilmente le ha detto anche di me. Magari ha solo accennato di avere un'amica o qualcosa del genere.

Il mio ragazzo mordeWhere stories live. Discover now