20 - Il suo sguardo incontra il mio.

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«Loro avranno anche gli addominali, ma io ho la Nutella, come la mettiamo?» borbotta Tyler, mangiucchiando un cracker ricoperto dalla crema al cioccolato

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«Loro avranno anche gli addominali, ma io ho la Nutella, come la mettiamo?» borbotta Tyler, mangiucchiando un cracker ricoperto dalla crema al cioccolato.

Madison fa spallucce, tornando con lo sguardo alla partita di football. Non so cosa ci trovi di così bello, io vedo solo dei tizi, tra cui Alex, che vanno a schiantarsi a destra e manca senza motivo. Anzi, la ragione è inseguire un pallone che non ha nemmeno una forma sferica, che serve forse a rendere il tutto più complicato. In realtà non ne sono neanche certa, non so nulla di questo sport, solo che mi pare fatto apposta per gli energumeni, ma se osassi farglielo notare, Maddy mi tirerebbe le sue extention.

«Dov'è Jus?» domando, torturandomi le dita, impaziente.

«Non è andato alle macchinette a prendere da bere?» ribatte Madison annoiata, per poi alzarsi e urlare: «Oh, ma andiamo! Mia nonna placca meglio!»

Si sta scaldando troppo, considerando che è solamente un allenamento e non una partita ufficiale. Non la capisco o forse ci sto pensando troppo, così da non far vagare la mia mente verso una certa persona dai capelli rossi e che frequenta il corso di scienze.

«Davvero, che ci trovi in loro?» sbuffa Tay, preparandosi un altro stuzzichino. Credo che sia l'unico studente al mondo che si porti un barattolo di Nutella a scuola.

«Vado da Justin.» annuncio, alzandomi di scatto dalle gradinate. Tyler però mi afferra per la manica della maglia, lanciandomi un'occhiata che la dice lunga su come la pensa.

«Non è meglio lasciarlo solo?» chiede.

«Mi hai sporcato.» borbotto, osservando la macchia marrone che non credo andrà via dal tessuto bianco.

«Non mi scuserò, è colpa tua se è successo. Justin non ha bisogno della sua stalker adesso.» alza un sopracciglio, mordendo il suo snack come se nulla fosse.

Me lo scrollo di dosso, guardandolo male. Una parte di me sa che Tyler ha ragione e che dovrei seguire il suo consiglio, ma non riesco a sopportare il pensiero di lasciare Justin da solo. Siamo venuti a questa stupida partita solo per distrarci dalle parole di quella strega, dopotutto, lui dovrebbe essere qui con noi. E invece si è dileguato quasi all'istante, cereo in volto.

Ciò che ha detto Cassidy l'ha turbato, è evidente, e detesto che abbia avuto questo potere su di lui e, di riflesso, anche su di me. L'espressione di Jus è ciò che mi ha spaventato di più, per un istante il suo volto si è inscurito, le sue mani rassicuranti si sono tramutare in due pugni chiusi, le sue nocche sono sbiancate.

«Cassidy ha sicuramente detto una bugia.» mormoro, anche se il mio tono vacilla un po'.

Vorrei dire non aver creduto alle sue parole nemmeno per un momento, ma quando Justin ha fatto quel passo indietro, con gli occhi spalancati e una smorfia impaurita, il dubbio si è insinuato nel mio cuore. Sono certa che lui non abbia le mani sporche di sangue, ma qualcosa deve essere successo.

Il mio ragazzo mordeDonde viven las historias. Descúbrelo ahora