"Ci sono riuscita!" esultò vedendo il suo splendido letto davanti a sé.

Nonostante si fosse arresa ad ascoltare i consigli del ragazzo era comunque fiera di sé per quel lavoro.
Dopo ore era finalmente arrivata al compimento del suo desiderio.

Si buttò di peso su quel letto morbido come piaceva a lei e si mise a guardare sopra di lei.

"Concentrati sull'immagine di un letto."

"Pensa a cosa provi standoci sopra e prova a collegare un ricordo della tua vita su esso."

"Schiocca le dita e vedi che funziona."

Pensò alle sue parole per un pò guardando la sua mano destra.

"E se provo a fare così anche per altro?"

Cercò di inquadrare nella sua mente l'immagine dei suoi genitori, non li ricordava a pieno, la sua mente era offuscata ma cercò di fare comunque il possibile.

"Ahhhh" urlò improvvisamente cadendo a terra.

Un'orda di pensieri negativi le persuase la mente tutto d'un tratto, cosa stava succedendo?

***

Mentre dormivo dei pensieri negativi mi annebbiarono la mente facendomi svegliare di colpo.

Cominciai a sentire delle urla nella mia testa provenienti da una voce conosciuta.
Una voce che per quanto potesse essere fastidiosa in quel momento si stava contorcendo dal dolore.

Schioccai le dita e la raggiunsi trovandomela a terra.

Non smetteva di urlare e come se non bastasse c'era l'eco ad incrementare il tutto.

Lessi nei suoi pensieri e capì quanto fosse stata stupida a provare ad immaginare i suoi genitori... si, davvero stupida.

"Y/n ascoltami." parlai con voce ferma e decisa avvicinandomi a lei.

"Ti prego fallo smettere!" urlò lei sul punto di piangere.

"Y/n so come ci si sente ok? Tu devi cercare di calmarti e soprattutto devi ascoltarmi capito?"

"Come posso ascoltarti se mi sta esplodendo la testa?!" si disperò di più.

"Ora cerco di aiutarti. Tu, anche solo per un secondo, cerca di liberare la mente, ce la puoi fare."

Mi concentrai attentamente sui suoi ricordi catapultandomi in essi.

Non era la prima volta che lo facevo, non era la prima volta che entravo così nelle menti delle persone per i loro ricordi.

Ogni mente era strutturata in modo diverso, diverse porte tutte in fila, ognuna di esse conteneva dei ricordi, tra cui il più importante.

Aveva immaginato i suoi genitori e la porta collegata ai loro ricordi era aperta lasciando intravedere una luce abbagliante.

Era una porta rossa dannazione.

Non ci pensai due volte prima di varcarla.

☆☆☆

"Mamma perché le persone sono cattive?"

"Tesoro... perché me lo chiedi?"

"Il papà non è morto per via di una persona cattiva?"

☆☆☆

"Mamma... perché il papà non si sveglia?"

"Amore mio mi dispiace così tanto..."

☆☆☆

"Papà chi è questa persona?!"

"Tu dammi il tuo orologio e a tua figlia non succederà nulla!"

"Eccolo... ora lasciala andare per l'amor di dio..."

"Pensavi eh..."

"STA LONTANO DA MIA FIGLIA O GIURO CHE TI AMMAZZO!"

BOOM

"PAPAAAA!"

☆☆☆

"Ahhahaha papà! Prova a prendermi se ci riesci!"

"Tesoro non far correre troppo tuo padre... è appena tornato dal militare deve essere anche stanco no?"

"Ma mamma!!"

"Non preoccuparti Jisoo, vieni qui tu mostriciattolo!"

"Hahahahhaahah!!"

☆☆☆

Suo padre era morto fuori da un supermercato una giornata di Novembre.

Si stavano preparando per il compleanno della madre che sarebbe stato giorni dopo.

Un ladro che voleva il suo orologio gli ha sparato senza pietà lasciandolo senza vita mentre teneva per il collo la bambina.

Avrei dovuto mantenere un ricordo del genere dentro di me affinché non si sarebbe risvegliata.

Uscì di corsa da quella stanza infernale con i suoi ricordi, ora li custodivo io per lei, un fardello del genere era troppo pesante da sopportare.
Suo padre... aveva così pochi ricordi di lui e stavano davvero tutti in una sola porta?

Notai la quantità di porte rosse messe in fila.

Quante ne ha passate questa ragazza?

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Troppa depressione.

Per caso//Yang JeonginWhere stories live. Discover now