Per caso//Yang Jeongin

14

Non ci rimaneva più tanto tempo, forse qualche giorno e lei era ancora all'oscuro di tutto.

Non potevo dirglielo, qualcosa sarebbe sicuramente andato storto ma se ci provassi... forse potrei salvarla, non mi importa se io rimarrò qui per sempre, non mi importa se morirò, non mi importa di cosa mi succederà, l'unica cosa importante è che lei si salvi e possa ritornare indietro.

Ma ho ancora tanto da scoprire.
Devo capire perché è qui.
Questa notte entrerò per l'ultima volta nei suoi ricordi.
Non lo voglio più fare, è straziante... devo solo cercare quell'ultimo ricordo e finalmente sarò pronto.

"Jeongin..."

"Si?"

"Quanto tempo è passato da quando sono qui?"

"Mh non so... forse un anno... perché?"

"Non penso di voler tornare... qui sto così bene... tu no?"

"Sei impazzita?" mi alzai di scatto.

"Il nulla non è il tuo mondo. Tu non puoi stare qui!"

"Ma se non riesco ad uscire che altro mi rimane da fare?"

"Lo hai detto tu stesso che quando è il momento me ne sarei andata... mi sono stancata di aspettarlo e poi... cosa farò senza di te una volta che me ne andrò?"

"In che senso?"

"Penso che tu sia il mio unico vero amico Jeongin... penso che non avessi avuto amici prima di te... non ricordo volti... o nomi..."

"Qui però non ci puoi stare." mi arrabbiai.

"Perché no?!" mi seguì con lo sguardo senza ottenere risposta. Non potevo permettere tutto ciò dovevo stare zitto e convincerla ad andare.

"Jeongin dannazione rispondimi!"

"Ma sei impazzita!" mi allontanai subito.

"Ti ho detto non so quante volte che nessuno può toccarmi e tu cosa fai?!" aveva provato a fermarmi dal polso, non ero stata abbastanza veloce dal schivarla... dannazione mi ha sfiorato...

"Stammi lontano Y/n..."

Quella notte mi girai e rigirai nel mio letto.
Ora cosa sarebbe successo?
Gli effetti sono sicuro che non si sarebbero presentati subito... ma lei tra qualche giorno dovrà andare...

Mi alzai dal mio letto, avevo capito che non sarei riuscito a dormire quindi andai da lei.

Entrai per l'ultima volta nella sua mente, era tutto diverso ora, c'era la nebbia, non mi era mai capitata una cosa del genere ma era l'ennesima prova che ormai non le rimaneva più tanto tempo.

Cercai l'ultimo suo ricordo.

Porta rossa - 18° compleanno.

Presi un gran respiro ed entrai.

☆☆☆

"Y/n... svegliati... devi andare a scuola..."

"Mhh zio... 5 minuti dai..."

"Ma ti ho fatto anche i pancake!"

"I pancake? Perché?"

"Y/n... è il tuo compleanno... te lo sei scordata?"

"Oddio è vero! Mi alzo!"

"Sta sorridendo... è... è così felice..."

☆☆☆

"Questa sera andiamo a cena fuori ti va?"

"Ma non lavori?"

"Ho il turno di pomeriggio, torno a casa verso le 19.00, mi faccio una doccia veloce e andiamo a divertirci! Ti va?"

"Mi piace tantissimo. Ma non ti stancare troppo ok zio? Piuttosto facciamo domani che sei libero."

"No no no. Oggi. Non domani."

"Va bene come vuoi... a sta sera allora."

"Fa la brava a scuola!"

☆☆☆

"Ma ancora vieni a scuola tu?"

"Quand'è che sparisci dalla mia vista ragazzina?!"

"Buongiorno anche a te Youngho e per tua informazione... no. Non sparisco nemmeno oggi."

"Mh mi fai schifo..."

☆☆☆

"Che stai leggendo??"

"Bambina mia... ohhhh ti leggi le lettere dei tuoi genitori in classe?!"

"Youngho ti prego lasciale."

"Sei forte Y/n... lo sei sempre stata... hahahah tu forte? Da quando? Che sai solo piangere."

"Youngho dai dammele!"

"Sai cosa bisogna fare con la carta?"

"Si strappa e si butta nel cestino della spazzatura." e così fece.

☆☆☆

"Cosa fa in bagno ora?"

"Mamma... papà... le vostre lettere non ci sono più... mi sento così male non ce la faccio..."

"Sono 2 anni che i bulli mi tormentano... pensavo di farcela con la vostre lettere ma... io non le ho più con me... ora come faccio?"

"Ti prego non piangere Y/n..."

"Mi dispiace... non ho più le forze di andare avanti..."

"Y/n dannazione cosa stai facendo!"

Ha appena preso davvero dei farmaci... ha preso un enorme quantità di farmaci e ora è a terra...

☆☆☆

Uscì subito da quella porta senza guardarmi indietro.

Per questo quindi è in coma...

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Non mi ero dimenticata giuro.