Capitolo 8

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"Mi potresti dire gentilmente dov'è che mi stai portando alle nove di sera grazie" chiesi con tono calmo anche se vorrei urlare

"Lo vedrai quando arriveremo" rispose e io mi limitai ad annuire anche se la curiosità era tanta

Finalmente fermò la macchina e scendemmo

"Dai vieni ti porto li" disse prendendomi la mano e puntando il dito verso la scritta Hollywood

"No ma sei scemo è troppo alto e poi come facciamo a salire" dissi

"Ci penso io" disse e io annuii seguendolo

Arrivammo li ed era bellissimo, Dio se era bellissimo, da quando sono qui a Los Angeles non ci ero mai salita

"Ti piace" mi chiese

"Ma certo che mi piace, è meraviglioso"risposi

"Allora ti ho portata qui per parlare" iniziò ma io lo interruppi dicendogli

"Bene allora parla ma fai subito e tardi e dovrei tornare a casa, mio padre si preoccuperebbe"

"Tuo padre deve capire che quando sei con me non deve avere paura" disse

"Ah si e perché scusa"

"Perché non ti farei mai del male e non glielo lascerei fare a nessuno" rispose sorridendomi "comunque stavo dicendo prima che tu mi interrompessi che non volevo dire quelle parole e giuro che non so del perché le ho dette ad Allison, dovevo solo dirle che è di lei che non me ne frega più niente non di te" continuò

"Tu le hai detto che per te non ero importante però sei stato tu a baciarmi, sei tu che mi viene dietro, sei sempre t-" non finii di parlare che mi ritrovai le sue labbra sulle mie

"Perché io voglio te, solo te" rispose stendendo un telo a terra in modo da poterci sedere

"Cam io non so se posso fidarmi di te, soprattutto dopo tutto questo" dissi

"Lo so, a piccoli passi no?! questo è già il primo" rispose sorridendo

Parlammo del più e del meno e ci ritrovammo a due cm di distanza che lui annullò con un bacio, questo è più intenso, più passionale, da un semplice bacio mi ritrovai lui steso sopra di me, in quel momento non so, non volevo respingerlo anzi volevo che lui rimanesse li sopra di me continuando a baciare ogni parte del mio corpo, quando le cose si fecero più serie mi chiese sussurrandomi all'orecchio

"Ehi posso", io annuii, lo volevo anche io, quando sono con lui lo voglio da morire ed è una sensazione che a me non piace a fatto ma che non posso farne a meno

"Sicura?" Mi richiese

"Sicura" risposi decisa

Così mi concessi a lui

Il mattino seguente mi risvegliai tra le sue braccia, così d'istinto mi alzai, mi rivestii e scappai, presi un taxi e per strada ripensai a quello che era appena successo, a quello che avevo fatto, però io lo volevo e mi odiavo per questo perché lui mi aveva ferita e mi ha fatto stare male dicendo quelle parole anche se non sembrava

Arrivai a casa e mi ritrovai mio padre già vestito che beveva la sua tazza di caffè

"Selena dove sei stata questa notte" mi domandò arrabbiato

Così trovai una scusa e li risposi

"Scusa Papà ho dormito a casa di Sierra e ho dimenticato di avvisarti"

"Ah va bene, però figliola la prossima volta non dimenticarti di avvisarmi ero davvero preoccupato" disse "Un'ultima cosa il telefono mettilo in suoneria qualche volta eh" continuò e io annuii ridendo

Corsi di sopra e andai a prepararmi per andare a scuola, spero tanto di non incontrarlo, lo eviterò sicuro, sennò soffocherò la mia faccia sotto terra, scherzo ovviamente, almeno credo

Cameron
Mi svegliai e non la trovai vicino a me, forse ho sbagliato, non dovevo affrettare le cose ma lei aveva detto che potevo perciò penso che anche lei lo voleva ma non ho capito il perché se ne è andata, oggi le parlerò, sperando che venga a scuola dopo quello che è successo.

E poi all'improvviso arrivi tu||Cameron DallasWhere stories live. Discover now