Capitolo 32

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Tre mesi dopo
Io e Jack ci siamo chiariti e siamo arrivati alla conclusione che nessuno dei due era innamorato dell'altro ma c'era solo un profondo affetto e stima, vorrò sempre bene a quel ragazzo, per me ha fatto l'impossibile e per mio figlio è stato come un padre e per questo gliene sarò sempre grata, ho saputo dai miei fratelli che ha conosciuto una ragazza fantastica di nome Amber e detto da loro è anche molto carina e Jack ne è anche molto innamorato, li auguro il meglio perché se lo merita

Invece tra me e Cameron non lo so, una settimana fa abbiamo fatto alcuni scatti fotografici insieme, perché noi oltre a lavorare per la casa di moda di mia madre facciamo anche da modelli ad altre agenzie, per un noto marchio di alta moda e quando ci trovammo sul set io non ero molto a mio agio soprattutto con Cameron ma meno male che c'era Luke con me visto che mi mette sempre al mio agio, e quello stesso giorno vidi una modella avvicinarsi a lui sorridendolo come una gatta morta e lui capendo il mio fastidio l'ha assecondò, ma il destino decise di darmi una mano perché un ragazzo molto carino, bruno, alto, con due occhi azzurri da mozzarti il fiato mi si avvicinò sorridendo e io ovviamente sorrisi a mia volta e quando se ne andò Cameron mi fermò bloccandomi tra lui e il muro, mi guardava con occhi pieni di gelosia e rabbia e quando mi appoggiò due dita sotto il mento mi disse

"Non credi di aver esagerato a ridere e parlare con quel pallone gonfiato, si vedeva lontano un miglio che ci stava provando con te, spudoratamente tra l'altro"

"Eh allora, faccio quello voglio"

Lui mi strinse i polsi e mi disse

"Selena tu tornerai da me perché sei mia, che tu lo voglia o no"

"Eh no caro, non decidi di sicuro tu quello che voglio e poi se sei sicuro di quello che vuoi non ti intrattenevi di certo a parlare con quella gallina piena di silicone" risposi andandomi a cambiare, ma prima di entrare nel mio camerino sentii quello stronzo ridere e dire ad alta voce

"Adesso riconosco la mia piccolina, sei gelosa my Lady"

Io mi rivoltai a guardarlo e dissi

"Credi quello che vuoi"

Oggi dobbiamo portare il piccolo Justin a fare il suo primo vaccino e ho molta paura per lui, io ho una paura matta degli aghi, non so come farò a tenerlo in braccio mentre la dottoressa li infila l'ago, vabbè lo do a Cameron per evitare di svenire

"Sei pronta?" mi richiamò Cam dal piano di sotto

"Si arrivo, ho perso tempo perché l'ho fatto mangiare" risposi scendendo con il piccolo

"Cazzo, bella come sempre" mi disse squadrandomi

Io non l'ho risposi e mi limitai a guardarlo con un mezzo sorriso sulle labbra

Arrivati all'ospedale, scendemmo dall'auto e ci dirigemmo all'interno aspettando il nostro turno fino a quando la dottoressa ci fece accomodare nel suo ufficio, dopo aver dato tutte le informazioni del bambino e la dottoressa si alzò incominciando ad avvicinarsi all'armadietto per prendere la siringa io diedi Justin in braccio a Cameron e lui ridendo disse

"Non dirmi che hai paura"

Io lo guardai storto e lui impaurito si girò verso la dottoressa che ci stava aspettando, siccome io era girata di spalle di colpo sentii Justin piangere così mi girai e vidi Cameron con gli occhi lucidi, amoree mioo si è emozionato vedendo suo figlio piangere per una punturina

Si rigirò e vide io che lo stavo guardando, mi avvicinai a lui, presi il piccolo e con l'altra mano accarezzai la guancia a Cameron e li dissi

"Ehi che ti succede, è tutto apposto vedi sta bene"

"Lo so, è solo che mi ha fatto uno strano effetto sentirlo piangere dal dolore"

Ringraziammo la dottoressa e andammo in macchina per poi andare a casa

"Ho tanta fame" dissi a Cameron

"Anche io, ti va di andare a mangiare la pizza"

"Ma gli altri ci aspettano"

"Adesso li chiamo e li avviso, okay?"

"Va bene"

Arrivammo in pizzeria e quando prendemmo posto si avvicinò un cameriere che aveva gli occhi un po' troppo lunghi per i miei gusti

"Emm scusami guarda me, non guardare lei che è proprietà privata, anzi se possiamo avere un altro cameriere ci farebbe un grande favore" disse Cameron molto ma dico molto infastidito

"Proprietà privata?" domandai ridendo

"Si, lo vuoi capire o no che sei mia, vero piccolo diglielo anche tu" rispose dicendo le ultime parole guardando Justin

Mangiammo e passammo una bella serata insieme, come le ultime di questi mesi visto che ormai stiamo sempre insieme e questa cosa non mi da per niente fastidio anzi quando non c'è l'ho voglio con me

"Ho passato una bella serata" affermai andando in macchina

"Lo so, anche io, tutte quelle che passo con te sono belle" disse fissando i miei occhi

Di colpo Justin scoppia in un pianto isterico e capisco che era solo stanco visto che appena entriamo in macchina si addormentò

Arrivati a casa misi Justin in culla e mi andai a fare una doccia, mi misi sul letto quando la porta di camera mia si spalancò facendo vedere la figura di Cameron

"Che ci fai qui, vai nella tua stanza" dissi rigirandomi nel letto

"Okay"

"Ma sei stupido, ho detto la tua stanza non la mia"

"Io già sono nella mia stanza perché qui ci siete voi"

Io mi girai a guardarlo e lui non esitò a fiondarsi sulle mie labbra e la cosa buffa che non l'allontanai anzi l'ho assecondai, staccati ci guardammo negli occhi e lui mi disse

"Non sai da quando volevo farlo"

Io sorrisi, mi girai e sentii il suo braccio intorno alla mia vita è così caddi nelle braccia di Morfeo.

E poi all'improvviso arrivi tu||Cameron DallasWhere stories live. Discover now