ce la farai

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Jk si spostò dalla soia della porta per farlo entrare in casa, non sapeva perché il suo migliore amico fosse così tanto agitato ed in panico. Decise quindi di accompagnarlo in salotto da jimin, in quanto era evidente che volesse parlare con lui. Appena entrarono a Jimin saltò subito all'occhio il viso di Tae, era pallido e molto triste.
-che succede?-chiese subito jimin cercando di tirarsi su dal divano, senza riuscirsi a causa della sua caviglia. Tae notò subito la cosa e si precipitò sull'amico.
-chim che è successo? Puoi camminare?puoi ballare? O no proprio ora...sta andando tutto male-disse Tae appoggiando una mano sulla fronte disperato
-tae che sta sta succedendo? Dimmelo-disse jimin
-vedi oggi alla scuola, dopo che sei andato via la professoressa di danza moderna 1 ci ha detto che avrebbe fatto delle audizioni per un evento prestigioso. Avrebbe potuto scegliere però solo 6 persone.-disse Tae
-e quando sarebbero le audizioni?-chiese Jimin
-la prossima settimana-rispose tae-pensi di riuscire a ballare per allora?-chiese Tae
-lo spero-disse jimin
-ce la farà, mi prenderò cura io di lui per far sì che ce la faccia-intervenne jk
-tae ma perché sei così agitato?-chiese Jimin
-perché non penso che riuscirò a passare questa audizione-rispose Tae guardando il pavimento
-si che ce la farai, sai Hobi è molto bravo nella danza potresti chiedergli una mano. Ti aiuterà sicuramente-disse Jimin
-davvero?-chiese Tae con un piccolo sorriso
-certo, Hobi è una persona fantastica ed adora aiutare gli altri, soprattutto gli amici...chiamalo subito vedrai che ti aiuterà-disse Jimin sorridendo
-ok, vado da lui e ci parlo tanto ci stavo già andando-rispose Tae alzandosi, salutando gli amici e schizzando fuori in un lampo. Jimin era contento di aver visto Tae ritrovare il suo buono umore. Appena quest'ultimo fu fuori, jk che era stato appoggiato alla porta per tutto il tempo si avvicinò a Jimin sedendosi accanto a lui. Gli posò una mano sulla testa e lo guardò dritto negli occhi
-riuscirai a fare e passare l'audizione ti aiuterò io con la caviglia-
-non ne sono sicuro-disse jimin abbassando lo sguardo. Jk sospirò e con due dita gli alzò il mento
-ce la farai, se bravissimo nel ballo e non permetterò che una caviglia ti fermi dal tuo sogno-disse jk accarezzandogli la testa. Jimin lo guardò e si precipitò ad abbracciarlo.

I giorni passarono e jimin riuscí a rimettersi in piedi. Riusciva a malamente a camminare ma dopo due giorni non poteva desiderare altro. Jk era stato molto attento e premuroso nell'aiutare jimin. Si era preso cura di lui scrupolosamente, voleva che riuscisse nel suo intento di tornare a ballare. Jimin quella sera decise così di prepare per lui una cena come ringraziamento. Cominciò preparando i suoi piatti preferiti ed organizzando una tavola elegante. Sapeva che jk sarebbe stato al lavoro fino alle 19, in quanto quel pomeriggio avrebbe avuto una riunione così preparò la tavola apparecchiando persino con le candele.

Erano passate alcune ore. Erano ormai le 19 e 15, ma jk ancora non era rientrato. Jimin stava finendo di ultimare le ultime cose in cucina.

Jk's pov
Era stata una lunga giornata. Ero distrutto. Sapevo però che a casa mia aspettava una persona speciale, la mia persona speciale. Non appena fui davanti alla porta, iniziai a sentire un profumo meraviglioso. Riconoscetti subito di cosa si trattasse. Il mio piatto preferito era stato cucinato e immaginavo anche da chi. Entrai in casa lentamente, cercando di non fare troppo rumore. Volevo sorprenderlo come lui stava facendo con me. Mi avvicinai alla porta della cucina e lo vidi li di spalle. Era così bello ed adorabile. Decisi di entrare con passo felpato, così che non potesse sentirmi. Mi avvicinai piano e feci scivolare le mie mani sui suoi fianchi, fino ad abbracciarlo da dietro.
-oh mamma mia jk, mi hai spaventato-esclamò subito Jimin
-lo sento il tuo cuore sembra che sta per eslodere. Vedo li mio piatto preferito.....per caso... è per me?-sapevo gia la risposta. Jimin slacciò le mie mani e si girò verso di me per potermi guardare in faccia.
-può essere-rispose jimin sorridendo. Approfittai di quella situazione per bloccarlo contro il bancone della cucina, avvicinandomi.
-ah beh allora potrei sempre mangiare qualcos'altro-dissi con tono provocatorio guardando il suo corpo dall'alto in basso. Jimin subito arrossì,però questa volta non si voltò o cercò di scappare. Capii che poteva essere la mia occasione, così ne approfittai. 

guardami negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora