non posso fare niente

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Jk era svenuto, ma non completamente. Sentiva il suo corpo dolorante e stordito ma era ancora cosciente. Non capiva che stesse succedendo o meglio che gli fosse successo. Sentiva il pavimento freddo sotto di lui a contatto con la sua pelle. Non riusciva a muovere neanche un muscolo. L'unica cosa che poteva sentire chiaramente era il suono di passi vicino a lui.
-mi dispiace jk, ma era necessario farlo-disse la persona. Jk rimase immobile anche perché non aveva molta scelta. La persona d'improvviso lo sollevò e se lo mise sulle spalle per poi caricarlo in una macchina. Jk sentiva che le cose si stavano mettendo male e che avrebbe dovuto fare qualcosa, ma come poteva visto che non riusciva a muoversi. Dopo circa 35 minuti la macchina si fermò e Jk poté udite chiaramente un rumore al quanto strano. Il rumore di una macchina in movimento. La persona scese dalla macchina per poi riaprirla dietro dove c'era jk. Lo prese e se lo caricò di nuovo sulle spalle. Dalla sua prospettiva jk riuscì a vedere soltanto un bosco davanti a lui stra pieno di piante di ogni genere ed un lago in lontananza. *Che posto è mai questo? Siamo ancora nei pressi di Seoul?*pensò jk. D'un tratto si sentí sdraiare su un letto ed accarezzare la testa.
-tra qualche ora sarà il tuo momento, ora riposa-disse la persona che lo aveva rapito e portato lì

guardami negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora