VI.

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Quella formula” la mia testa non pensó ad altro. «Chi ha osato. CHI HA OSATO PROFERIRE QUELLA FORMULA PROIBITA!?» sbottai al mio suddito. Il mio piano stava andando in fumo.
«Un gruppo di ragazzi che passavano di lì, li stiamo identificando.»
«Bene, appena li trovate, mandateli immediatamente qui. Li voglio uccidere io stesso.» dissi ma pensai ad altro «Anzi, appena li trovi, dove sono sono, lancia uno delle più forti tormenta che esista»

[Jungkook’s POV]
Appena scappati dalle grinfie della signora, eravamo appena tornati sulla collina.
«Hey, Jhope, non badare a ciò che ha detto quella signora, è una di quelle che tiene alle tradizioni nuove.» dissi non appena vidi il ragazzo dai capelli rosa col muso lungo.
Da quel momento in poi decisi di non essere più il cazzuto di sempre, non conveniva. Una città era stata attaccata e noi avevamo usato la magia proibita, era inutile continuare ad odiarci per gli elementi che avevamo.

«Jeon Jungkook, da quando sei così… cute?» riuscì a malapena a pronunciare l'ultima parola il biondo, guardandomi disgustato.
«Min Yoongi, è inutile odiarci a sto punto. Cazzo, moriremo presto, perché continuare?»
«Di certo non sarò una checca come te, ma hai ragione»
«Checca a chi, testa di cazzo?» risposi, facendolo ridere a crepapelle
«Ok, no sei tornato il vecchio Jeon.»
«Secondo me era meglio quello “cute”» parlò il blu, ne rimasi stupefatto, a differenza di Yoon che reagì contrariato.
«Chi cazzo ha chiesto la tua opinione?» si avvicinò a Tae
«Chi cazzo sei per dirmi cosa posso o cosa non posso dire?» ribatté Taehyung sfidandolo ma la cosa finì subito grazie a Jin

«Va bene, va bene bimbi. Ora pensiamo a come sopravvivere, dato che presto ci troveranno tutti» disse il viola.
«Andiamo a Jiguui, vi porto a casa mia che è grande per tutti noi e nessuno ci può disturbare» disse Yoongi e fummo tutti d'accordo, altre proposte non c'erano dato che eravamo anche di fretta.

«OK, unica cosa, non siate bamboccioni caramellati, sennò vi caccio fuori.» disse lui infine,ma non capimmo. Chissà che voleva dire la testa di cazzo.
Grazie al teletrasporto di Hoseok ci ritrovammo nella mia ormai seconda casa.
Grande quanto una villa, aveva due piani, più vista panoramica della città, era una bellissima vista.
Al piano terra c'erano la cucina fatta interamente di marmo bianco e affianco c'era il grande salone, con TV gigante e videogiochi sparsi per tutto il tappeto.
Al secondo piano invece, c'erano più di quattro stanze matrimoniali, nessuna singola se non quella di Yoongi.
Abitava da solo dato che i suoi genitori lavoravano giorno e notte in città, e quindi molto spesso venivo io qui o lui da me e passavamo le giornate insieme.

«Bene, ora non voglio sentire nulla ma dovete scegliere con chi dormire, io starò nel mio letto nella mia camera. Vado a farmi una doccia, per qualsiasi cosa non chiedete a me. Chiedete a lui.» disse il padrone di casa puntando me prima di andare di sopra.
«Accoglienza migliore che esista» scherzò NamJoon e fece ridere tutti i presenti.
«Bene, io con Taehyung.» disse Jimin iniziando a salire con il blu.
«OK, io vorrei conoscere uno di voi. Jhope mi stai simpatico.»
«C-cos, io?» disse balbettando.
«Oh, andiamo su. Rimanete voi due, quindi apposto.» conclusi prima di trascinare via il rosa con me e scegliere la mia stanza preferita

[Jimin’s POV]
Eravamo appena entrati dentro una camera della casa, non sapevamo se era quella libera o meno, ma già dal fatto che ci sia un letto mi faceva comodo, ero stanco morto.
«TaeTae, tutto bene ?» chiesi al mio amico.
«Sisi, Jimin, mi è solo nuovo tutto questo. Sai, questo gruppo, questa storia di scappare via, la maledizione.. Non ti fa pensare molto?»
«Il pensieroso sei tu, amico mio ahah. Comunque anche io ci sto pensando un po’, però dai non è mal-» non conclusi la frase poiché stavo per essere affogato dalla mia stessa saliva.
Davanti a noi c'era un esemplare di Min Yoongi senza maglietta, con solo un asciugamano attorno ed i capelli bagnati, un fisico da dio.
«Cazzo ci fate in camera mia?»
«Beh, grazie alla tua gentilezza di ospitarci, non ci avevi detto di non entrare qui. Genio nemmeno a chiudere a chiave.» rispose Taehyung tranquillamente. Io non riuscii a levare gli occhi di dosso dal biondo. Era un incanto vero e proprio.
«Bene, andate nella stanza di fronte a questa se non è occupata e sparite da camera mia.»

Stavo per raggiungere Taehyung fuori dalla camera ma una mano mi fermò sulla soglia della porta, facendomi voltare.
«Stasera, dopo cena vieni qua.» mi disse semplicemente, senza aggiungere altro, con un mezzo ghigno. Ne rimasi mezzo scombussolato, in quel momento il pensieroso ero io, ma di altro.
«Jimin, vieni ho trovato la camera libera.»
Raggiunsi il blu ed entrai in camera, iniziando a pensare cosa volesse da me Yoongi.

The Seven Paladins Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ