6| Al Malfoy Manor

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Lucius sedeva su una poltrona sul porticato della sua casa, la notte era ormai inoltrata, e nella sua mano sinistra teneva ben salda la presa su un bicchiere contenente il miglior whiskey incendiario che qualcuno avesse mai bevuto.
Buttò giù un sorso, ripensando alla giornata che aveva passato, e alla visita inaspettata che aveva ricevuto del figlio. Non riusciva a capire perché, dopo anni e anni di insegnamento, il ragazzo fosse così cambiato.
Ripensò a quello che stava succedendo, e i sensi di colpa si fecero strada nella sua mente ripensando a quello che stava per dire alla sua quasi ex moglie. Era molto arrabbiato, ma nella realtà dei fatti, non è quello che pensava di lei.
Non aveva mai preteso che andasse a lavorare anche lei anzi, era stato proprio lui, quando si erano sposati, a dirle che ora non le serviva più lavorare.
Ora lui poteva fare benissimo per entrambi.
E poi era arrivato Draco, una dolce e bellissima sorpresa che pensava che non li avrebbe mai allontanati.
Era la prima donna che avesse mai amato, e anche l'unica, e non riusciva a capacitarsi di come gli andasse incontro, non appoggiandolo come aveva sempre fatto negli anni precedenti.
Non voleva davvero lasciarla, era stata la donna a chiedere il divorzio, e entrambi sapevano che non era perché non c'era più amore tra i due. Si amavano come una coppia di adolescenti, si erano sempre amati e sostenuti a vicenda. Cosa stava cambiando?
Perso lei avrebbe perso la parte più importante di sé stesso, e non se lo sarebbe mai e poi mai perdonato.

Tre giorni dopo Draco si svegliò nella sua camera grazie al piccolo elfo che bussava alla porta.
"è pr-pronta la c-colazione signore!" continuava ad urlare, infastidendo il ragazzo che la sera prima era rimasto sveglio fino a tardi per studiare trasfigurazione. Il solo pensiero che al suo ritorno avrebbe dovuto recuperare molti compiti gli faceva drizzare i capelli.
Con malavoglia si alzò, mise le comode pantofole color verde smeraldo e scese a far colazione, dove trovò la madre intenta a leggere un libro e sorseggiare il suo tè.
Erano già quattro giorni che il ragazzo era lì, e nonostante fosse lontano da scuola e dallo stress, non si stava rilassando affatto.
Pur di non vedere il padre, cenava un'ora prima dell'orario prestabilito per la cena, e negli ultimi due giorni non lo aveva mai visto se non di sfuggita.
In quei primi tre giorni passati Draco era riuscito a parlare con la madre, a fargli capire il suo punto di vista sul perché i due non si sarebbero dovuti lasciare, per poi però dirgli che durante la prima e ultima conversazione con il padre da quando era tornato, il ragazzo aveva completamente cambiato idea su di lui.
Gli aveva raccontato di come era diventato amico con i Grifondoro, di come lo avevano sempre sostenuto da quando erano diventati amici e di come si sentiva felice.
Le aveva detto che avrebbe passato il primo periodo d'estate con loro, e che stava facendo richiesta per fare il master al ministero e che la risposta sarebbe arrivata entro fine Giugno.
Infatti, Draco, dopo la chiacchierata con il suo gruppo al ristorante "La rinascita", aveva deciso di prendere in mano la situazione, e insieme ai suoi migliori amici aveva fatto richiesta per essere preso al Ministero per studiare.
Nonostante la madre fosse contenta dei risultati del figlio, Draco non era ancora riuscito a dirle della sua relazione con Hermione, e doveva farlo entro poco, visto che il giorno dopo, in mattinata sarebbe tornato ad Hogwarts.
Sarebbe dovuto rimanere fino a sabato, ma aveva capito che la sua presenza non era così utile come pensava, e per giunta voleva festeggiare i quattro mesi con Hermione che si erano compiuto proprio quel giorno.
Infatti, l'indomani, sarebbe stato l'anniversario della guerra, e voleva anche tornare per la sera, per sostenere il suo migliore amico Harry.

Era quasi ora di pranzo perciò, senza aspettare che lo chiamasse Pempy, Draco scese nella sala da pranzo. Trovandolo intento ad apparecchiare il tavolo.
"Ha b-bisogno di a-a-aiuto signore?" chiese l'elfo balbettando.
"mia madre?" chiese Draco, aiutando a sistemare le ultime cose sul tavolo, lasciando Pempy stupito.
"è f-fuori signore..."
"chiamami Draco" sbuffò il biondo, per poi uscire dalla madre che continuava a leggere il suo libro in veranda.
Draco si sedette accanto a lei, che chiuse il libro e lo guardò.
"come mai leggi così tanto?" chiese il giovane, guardando la copertina bordeaux del libro.
La madre sghignazzò, girandoselo tra le mani.
"mi fa smettere di pensare per un po'" sospirò, continuando a guardare il figlio.
Finché entrambi non sentirono dei passi pesanti, e guardarono aldilà del cancello del Malfoy Manor che si stava aprendo, rivelando la figura arcigna del padre.
Draco rimase immobile, che ci faceva già a casa?
Sembrò avergli letto nel pensiero, perché una volta dinanzi a loro rispose: "un'idiota ha fatto scappare dei Pixie, e ora stanno cercando di riacciuffarli tutti...ho preferito andarmene piuttosto che star a vedere degli incapaci che non sanno fare il loro lavoro!" Poi sorpassò i due, ancora seduti, entrando dentro casa e lo sentirono avvertire Pempy della sua presenza.
Draco deglutì nervoso, l'ultimo giorno a casa sua e avrebbe dovuto passarlo in camera sua.
"credo che andrò in camera mia" diede voce ai suoi pensieri alzandosi, ma Narcissa lo fermò.
"no, ora tu resti qui, non potrete evitarvi per sempre!" disse la donna alzandosi.
"è quello che vuole lui" disse a denti stretti Draco.
"ma non è quello che voglio io" tornò calma Narcissa, prendendo la mano del figlio e sorridendo. Draco si calmò e sospirò, poi Pempy venne a chiamarli per il pranzo.
Vi trovarono già Lucius, e durante tutti i pasti nessuno osò proferir parola, mangiando in silenzio come se qualcuno avesse subito un lutto.
"Domani è il due Maggio" parlò Lucius dopo un'infinità di tempo in cui tutti erano rimasti zitti, guardando Narcissa.
"già...è passato già un anno" disse lei sospirando.
Draco guardò il padre, che però non sembrava afflitto dai ricordi della guerra, ma piuttosto sembrava triste per la perdita del signore oscuro.
"Che ti è successo?" parlò finalmente Draco, rivolto al vecchio Malfoy.
"come scusa?" chiese, come offeso nel sentire il figlio parlare.
"che ti è successo?" ripetè Draco, ma Lucius sembrava non capire.
"Solo pochi mesi fa pensavo tu fossi cambiato...e invece veneri ancora una persona che non solo è morta, ma qualcuno che ha fatto solo del male" Draco si meravigliò di sé stesso.
Dove aveva trovato tutto quel coraggio per rispondere così al padre?
Narcissa e Lucius lo guardarono stupiti.
Poi il padre sospirò, facendo un risolino e distogliendo lo sguardo dal figlio per puntarlo verso il suo piatto ormai vuoto.
"male?" chiese sarcastico.
"si, male" e il pensiero di Draco ora andò ad Harry, sentendosi ancora in colpa per tutto quello che aveva dovuto passare in quasi 19 anni.
"certo, ora che il tuo amichetto del cuore è Potter quello che faceva Voldemort era male...non la pensavi così anni fa"
"è colpa sua se sono cambiato...anzi, grazie a lui sono cambiato" ringhiò Draco.
Il padre lo guardò senza capire la sua ultima affermazione.
"Ora ho degli amici che mi vogliono bene davvero, ho scoperto cose migliori dei soldi e della popolarità...l'amicizia e l'amore" sputò, pensando ad Hermione.
Chissà cosa stava facendo in quel momento.
Non poteva non pensare a quanto le mancasse: la sua risata, i suoi occhi, i suoi capelli sempre crespi e la sua bellissima voce.
Per di più gli mancava il contatto delle sue labbra, quando toccava quelle della ragazza in un dolce bacio.
Non gli importava se lei non era ancora pronta per fare un passo avanti, non gli importava se non era pronta per la loro prima volta.
A lui bastava lei, anche se il fatto che lei non gli avesse mai detto che lo amava lo faceva soffrire, sperava col cuore che un giorno ci sarebbe riuscita, e aspettava pazientemente il momento.
La amava, e sentiva che ora era arrivato il momento di dire ai suoi genitori la verità.
"amore?" chiese la madre, non capendo a cosa si riferisse.
Draco sospirò, era ora.
"io ed Hermione Granger siamo fidanzati, oggi sono quattro mesi che stiamo insieme" disse tutto d'un fiato, con la bocca secca e con l'ansia a mille.
Si girò per primo verso la madre, che da faccia stupita si trasformava in sorridente, il che fece sorridere anche lui.
Lei annuì leggermente, facendogli capire che era contenta della sua scelta e che non le importava più dell'origine del sangue.
Poi si girò verso il padre, che teneva le mani strette in un pugno come se stesse pregando, con i gomiti poggiati sul tavolo e si appoggiava col mento sulle mani, tenendo gli occhi chiusi.
Finalmente, dopo attimi infiniti, guardò il figlio con occhi sprezzanti.
"mi deludi" poi si alzò dal tavolo, lasciando la moglie e il figlio lì da soli.
Draco aveva il cuore spezzato, ma poi guardò la madre e la strinse a sé.
Bastavano lei ed Hermione, non aveva bisogno di altri per essere felice.
Sicuramente non aveva bisogno di lui.

Un nuovo inizio 2Where stories live. Discover now