17| Al Paiolo Magico

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La camera al Paiolo Magico ormai era diventata fin troppo familiare per Hermione.
Il letto a baldacchino blu era sempre troppo grande per lei, e invece la sua scrivania era sempre troppo piccola per appoggiarci tutte le cose che dovevano andarci sopra.
La ragazza buttò la borsa in un lato della camera, tenendo in mano la burrobirra presa poco prima al nuovo pub svedese in centro a Diagon Alley, ne mandò giù un sorso, poggiandosi sulla sedia dinanzi la scrivania e prendendo in mano la lettera che qualche minuto prima di uscire le aveva mandato la McGonagall, finché non si accorse che qualcosa le si era appoggiata sulla spalla, spaventandosi.
Sentì delle ali sbattere forte, e quando si girò si ricordò che il gufo che le aveva fatto arrivare la lettera era ancora nella sua camera, e aspettava di essere rispedito ad Hogwarts con la sua risposta.
"mi sono dimenticata scusa, ecco qualcosa per te" disse la ragazza, che si alzò e prese dalla borsa una bustina, contenente del mangime per gufi.
"mangia" poi tornò alla scrivania, e finalmente riuscì a leggere la lettera.

"Signorina Granger! sono stata davvero felice di aver sentito che hai trovato i tuoi genitori, e soprattutto molto fiera di te! Spero che un giorno riusciremo a vederci, così potrai raccontarmi tutto quanto riguardo il tuo viaggio in terre così lontane, sono davvero curiosa di sentire tutta la vicenda!
Ti faccio anche le congratulazioni Hermione, ti hanno ammessa al corso Regolazione e Controllo delle Creature Magiche! le lezione inizieranno il primo ottobre insieme ai tuoi amici, allegato a questa lettera avrai la loro conferma di approvazione al Master e la lista di cose che ti serviranno per frequentare il tuo anno scolastico al Ministero. Sapevo ti avrebbero ammesso, sei la strega più brillante della tua età, tutti vorrebbero ammetterti al loro corso! Con questo, ti saluto mia cara Hermione, come ho già detto spero di rivederti presto e ricevere tue notizie quando ne avrai voglia.
Non c'è bisogno che tu risponda a questa lettera, scrivimi quando l'estate sarà finita e avrai un po' di tempo per questa vecchia preside.
Spero vivamente che i conflitti con i tuoi amici si siamo risolti, soprattutto con il signor Malfoy.
Detto questo, fai gli auguri di buon compleanno a Neville ed Harry da parte mia, buon proseguimento dell'estate mia cara!
Saluti,
Minerva McGonagall"

Aprì nuovamente la busta, accorgendosi di trovare la lettera di ammissione al Ministero e di seguito la lista di libri che avrebbe dovuto comprare. Fortunatamente non c'era bisogno di indossare uniformi, come ad Hogwarts, l'unico regolamento era di vestirsi in modo consono alle circostanze e di indossare la spilletta che avrebbe ricevuto all'inizio del suo corso.
Era così emozionata che si dimenticò del gufo, che aveva iniziato a battere col becco sulla finestra.
"vai, via!" disse Hermione spalancando la finestra, e un'aria estiva le colpì il viso. Decise di richiuderla, o sarebbe morta di caldo.
Era passata già una settimana da quando alloggiava al Paiolo Magico, e poco più da quando aveva trovato i suoi genitori e l'aveva riportati a Londra con sé.
È stata un emozione incredibile, non si aspettava certo che fossero cambiati così tanto. I volti erano felici, ma erano marcati dalle rughe e il padre aveva più capelli bianchi di quanti se ne ricordasse.
Fu un gioia unica quando le raccontò le vicende accadute: la sconfitta di Voldemort, la ristrutturazione di Hogwarts e il suo ultimo anno scolastico. Gli aveva raccontato che era riuscito a superarlo con il massimo dei voti e che era intenta a frequentare un corso al Ministero. I suoi genitori erano davvero fieri di lei, e quando dovettero separarsi di nuovo fu una sofferenza. Ma Hermione doveva farlo, doveva tornare dai suoi amici come aveva promesso, anche se ancora non ci era riuscita.
Non aveva mantenute molte promesse, non aveva chiamato Ginny, non aveva scritto ad Harry, e ora mancava solo un mese alla fine dell'estate e non vedeva l'ora di rivederli, e allo stesso tempo era spaventatissima. Aveva letto sulla Gazzetta del Profeta della relazione tra Ron e quella ragazza, insieme erano davvero belli, ma per un momento ebbe paura: l'avevano forse rimpiazzata?
Conosceva Mary, l'aveva aiutata per un certo periodo con la sua causa contro lo sfruttamento degli Elfi, e molte volte si incontravano in Biblioteca quando andavano a studiare. Non avrebbe però mai immaginato che lei e Ron si sarebbero trovati, e infondo era felice. Lei era una bravissima ragazza, e lui meritava solo il meglio.
Chi avrebbe meritato di meglio, pensò Hermione, era Draco.
L'ultima volta che l'aveva visto, lui l'aveva lasciata lì, mentre il treno partiva davanti ai suoi occhi ed era diventata un fiume di lacrime.
Non poteva biasimarlo se non l'aveva creduta quando gli aveva detto di amarlo.
Aveva di certo trovato il momento peggiore per dire una cosa simile, si sarebbe dovuta svegliare prima.
L'aveva perso, ormai, e non sapeva se lui l'avrebbe mai perdonata.
Decise che era l'ora di mantenere quella promessa che aveva fatto a Ginevra, ovvero chiamarla.
Prese il cellulare che aveva nella borsa e cercò il numero di casa dell'amica, poi chiamò, sperando che a rispondere fosse stata lei e non Draco.
Dopo qualche squillo, finalmente qualcuno rispose.
"si?" era una voce maschile, forse era Harry.
"c'è Ginny?" chiese, cercando di non farsi riconoscere.
"si è qui, chi la cerca?" parlò di nuovo, ed Hermione confermò che a parlare era Harry.
"emm...una sua amica, la prego è urgente me la passi"
"ok..." rispose incerta la voce, che sentì poi allontanarsi dal telefono.
"chi è?" stavolta era Ginevra.
"ora non urlare o dire niente, sono Hermione"
L'amica non rispose per un po'.
"Harry, è una chiamata riguardo i provini di Novembre, puoi lasciarmi un attimo sola? grazie...si, dopo ti spiego" dopo un po' sentì una porta sbattere, ma Ginny ancora non parlava.
"Ginny?" chiese Hermione, che aveva iniziato a pensare di aver perso la linea.
"Hermione! è così bello sentirti, come stai? sei tornata? ci sei mancata così tanto!" disse in un fiato la sua amica attraverso il telefono.
La ragazza sghignazzò, pensando a quanto le fosse mancata la voce della sua migliore amica.
"sto bene, li ho trovati Ginny! li ho trovati!"
"che bello Herm, stanno bene?"
"si stanno bene, un po' scossi ma hanno capito la situazione...lì come va?"
"Allora, Ron si è fidanzato, lei è così carina! l'adoreresti!" poi iniziò a raccontare alcune vicende vissute in quei giorni, come l'arrivo di Fred e Angelina alla Tana, l'impiego di Draco ai Tiri Vispi ad Agosto, e terminò raccontando di un ragazzo bellissimo che aveva conosciuto.
"Harry non ne sarebbe molto felice" disse la mora ridendo.
"Ahhh, i miei occhi guardano, ma il mio cuore appartiene sempre a lui! e lo sa benissimo" rispose la ragazza ridendo a sua volta.
"sai...oggi a Draco è parso di vederti, hanno aperto un nuovo pub a Diagon Alley, è dove abbiamo conosciuto quell'Armin"
A Hermione per un attimo smise di respirare, e capì perché poco prima si era sentita osservata. L'aveva vista, per fortuna fuori dal pub si era smaterializzata in tempo.
"lui...come sta?" chiese Hermione, decidendo di non rispondere a quello che le aveva appena detto Ginny.
"vuoi la verità? non bene Herm, gli manchi tantissimo. Aspettiamo tutti con pazienza il tuo ritorno ma lui...più di tutti"
Una lacrima cadde sulla guancia.
"digli che mi manca anche lui, diglielo per favore" disse con la voce spezzata, ormai il suo viso era completamente bagnato.
"non volevi che rimanesse un segreto la chiamata?"
"si ma...è meglio che tu glie lo dica. Lo amo Ginny, e mi manca da morire. Temo che quando tornerò non sarà più come prima, temo che non mi perdonerà mai di avergli mentito" continuò a parlare, singhiozzando.
"lo farò"
"fai anche gli auguri a Neville ed Harry"
"non tornerai in tempo?" chiese Ginny, ed Hermione parve sentirla delusa.
"temo di no, mi dispiace"
La sentì sospirare, per poi dire fievolmente "va bene, capiranno"
Le si spezzò il cuore, aver deluso la sua migliore amica.
"Tornerò a-appena potrò, questa è una promessa"
"ci conto Herm, mi sei mancata"
"anche tu, Ginny...ora è meglio che vada. Ti voglio bene"
"anche io, a presto"
"a presto" sussurrò Hermione, per poi attaccare la chiamata.
Anche se ci avrebbe messo un minuto ad arrivare alla Tana, aveva bisogno di altro tempo per pensare a come farsi perdonare da Draco. Le dispiaceva non essere presente alla festa di compleanno dei suoi migliori amici, ma temeva che se fosse arrivata lì senza un piano, avrebbe passato i due giorni immersa nelle lacrime. Si sentiva una codarda, e probabilmente lo era.
Non sapeva se Draco l'avrebbe mai perdonata, ma sapeva bene che lei non avrebbe mai perdonata sé stessa per il male che gli aveva procurato.

Un nuovo inizio 2Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon