~Capitolo 2~

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Sky

Io Giuly ci svegliamo verso le 5 di mattina, ci prepariamo ed usciamo dalla camera dove ci viene in contro Anna. Ieri giacché dovevamo capire dove andare per le cucine la sorella dell'Alpha, che abbiamo saputo che si chiama Isabel, ci ha fatto una guida di tutta la reggia compreso l'ufficio di suo fratello, Damien. Ora stiamo scendendo le scale che portano alla sala da pranzo e alle cucine dove una donna sui 45 anni ci dice cosa fare. Ci mettiamo il grembiule ed entriamo nella sala che e piena di lupi e vampiri. Passiamo tavolo per tavolo a servire la colazione fino a quando mi accorgo che devo servire il tavolo dove c'è l'Alpha. Mi avvicino ad esso e noto che ci sono esattamente cinque persone: l'Alpha, Isabel, un ragazzo dai capelli anch'essi neri ma con gli occhi castani dorato, credo sia il loro fratello. Un'altro dai capelli biondi e gli occhi castani e una ragazza bionda con gli occhi azzurri che riconoscerei da chilometri di distanza, la mia cara e dolce sorellastra Letizia. Cosa ci fa qui? "Forse se ne andata per cercare il suo compagno". Ipotizza la mia lupa Ice. "Forse ma preferisco tenerla d'occhio". Dopo questa piccola conversazione con la mia lupa finisco di servirli mentre Letizia comincia a parlare. -Hey amore, sbaglio o queste ragazze sono nuove. Non le ho mai viste prima d'ora-. Dice lei. È cambiata moltissimo la sua voce è divetata stridula come quella di una stronzetta. Lety tu mi hai già vista e anche parecchie volte ma non puoi riconoscermi in questo momento. "Allora lo hai trovato il tuo compagno. Non meriti per niente tutto questo, anche l'essere la Luna di questo branco". Dico tra me e me. Isabel sbatte le mani contro il tavolo, si alza io e le ragazze ci fermiamo per lo spavento, rimaniamo immbili a guardare. La sta guardando in modo truce e aggressivo. -Smettila di chiamarlo amore perchè non ne hai neanche il diritto-. Le sputa acida. Allora le mie convinzioni sono sbagliate. -Isa, per favore...-. Suo fratello cerca di calmarla la lo interrompe. -Isa un cazzo! Lei non può chiamarlo così, non è la sua compagna! E tu...-. Dice indicando Demien, che non batte ciglio. -...non dovresti farti chiamare così da lei!-. Dice guardandolo in cagnesco. Lui sospira e Izi se ne va sorpassandoci e sbattendo la porta. Non so perché ma mi ha dato fastidio che le abbia parlato in quel modo. Lei però non sa cosa mi è successo negli ultimi mesi.

La giornata passa velocemente e non sembra che abbiamo avuto problemi, come ci aveva detto Isabel. -Ahhhh. Odio quando fa così!-. La voce di quest'ultima ci distrae e poi la sua figura si insinua nella nostra camera dove io e le ragazze ci stavamo rilassando. Si siede vicino a noi. Soffoca un'urlo e si copre la faccia con un cuscino. -Va tutto bene?-. Chiedo a bassa voce. -Demien è così testardo certe volte e quella Letizia lo sta usando-. Dice lei. -Potresti non parlare così di lei-. Gli chiedo abbassando lo sguardo. -Tu la conosci?-. Chiede lei. -È... la mia sorellastra-. Dico a testa china. Loro mi guardano straniti. -Lei... lei non era così prima, anzi era gentile è solare-. Dico ripensando al passato. -Scusami, non volevo offenderla-. Mi dice Isabel. -Può stare tranquilla, anch'io non riesco più a riconoscerla-. Dico facendo notare la mia tristezza. Lei inaspettatamente mi mette una mano sulla spalla. -Tranquilla, forse tornerà quella di prima-. Mi dice e di nuovo sento bruciare. -Per l'amor della Luna!!-. Dico a denti stretti. Subito le ragazze capiscono e mi tolgono la maglia. -Dolorem levat-. Ripeto sussurrando e il dolore scompare. -Come è possibile?-. Mi chiede sconcertata. -Non lo so. So solo che è tanto doloroso-. Dico mentre le ragazze mi danno una maglietta nuova. -Sky, però non è possibile ciò il marchio e ormai spezzato del tutto dovresti già passare alla fase successiva-. Mi dice Giuly. -Giuly, ormai sono così già da prima che mi prendessero. Sentivo un dolore atroce alla schiena e quindi sapevo che era giunta la mia ora...-. Sospiro e poi riprendo. -Ma non fu così mi risvegliai nello stesso posto con il Marchio rosso ma spezzato. Non capisco perché ma a quanto pare la Morte non ha intenzione di venirmi a predere-. Dico ricordando quel pomeriggio. -Isabel potresti non dire niente all'Alpha-. Gli chiede Anna. -Ma...-. Dice ma la imploro con lo sguardo. -...va bene. Ma cercherò di fare qualcosa per quel collare, già stai male se poi si intromette mio fratello sarà peggio e questo non lo meriti-. Dice alzandosi e uscendo dalla stanza.

Damien

Sono nel mio ufficio da un po' di tempo. Mi sta esplodendo la testa, non solo perché ho mille fogli da leggere e compilare ma anche perché Izi mi ha fatto la ramanzina per via di Letizia. Qualcuno bussa alla porta e dopo un "avanti" detto da mio fratello Math compare la figura di Izi. Nel frattempo Letizia che è seduta sul divanetto abbassa la testa. -Lety, senti... scusami per stamattina e per prima e che ci tengo a mio fratello e vorrei che non ti illuda come fa con tutte-. Dice guardandomi con sguardo omicida. -Non vi dovete scusare è stata una mia colpa-. Dice lei. Non lo mai sentita parlare così, è sempre stata acida sia con mia sorella che con tutte le altre ragazze. -Ora vado, vorrei schiarirmi le idee se non è un disturbo-. Dice lei uscendo dalla porta. Izi si siede dove era prima Letizia e sbuffa. -Non puoi fare così con tutte-. Mi dice lei. -Perché no, tutte cadono ai miei piedi. Non posso deluderle-. Dico con un sguardo leggermente divertito. Nessuno mi dice cosa fare, io sono l'Alpha. -E quando troverai la tua compagna cosa farai?-. Dice e il mio volto diventa più duro. -La Luna non mi darà mai una compagnia-. Dico freddo e distaccato. Lei sospira. -Possiano cambiare argomento?-. Chiede Math. Sa che a nessuno dei tre piace parlare di ciò. -Non sono venuta qui solo per dirti questo ma volevo chiederti di toglierle il collare-. Dice e lì so che sta parlando dell'ibrida Omega. -Perché? Hai visto cosa stava per fare-. Le faccio notare. -Si è vero ma non credo che lo farà con noi, l'hai vista oggi non ha fatto niente che potesse nuocere a qualcuno-. Mi dice lei alzandosi. -Solo perché non è stata provocata. Potrebbe risuccedere con uno dei nostri-. Puntualizza Math. -E poi facendo così ci facciamo rispettare di più-. Dico io. -Demien. Non ti serve avere più rispetto, già ce l'hanno nei tuoi confronti-. Mi dice mettendosi davanti a me. -Perché lo fai?-. Gli chiede Math. -Fare cosa?-. Chiede confusa. -Perché fai così? Perché vuoi che le venga tolto il collare?-. Chiede alzandosi dal muro dove era appoggiato. -Perché sai qualcosa, non è così?-. Chiedo io e lei ci pensa su. Sospira e si porta i capelli indietro. -Si, so qualcosa ma non posso dirvela, non voglio che non si fidi più di me. Solo... voglio che gli togli il collare, non ci farebbe niente. Ormai è qui nel nostro territorio, tu sei l'Alpha non ti sfiderebbe mai-. Ci fa notare con una voce... triste? Come mai ci tiene a lei? È solo un'Omega. -Cosa sai su di lei?-. Chiede Math. -Non dovevo neanche venirlo a sapere io. Ma ora che lo so vorrei solo questo. Come ho già detto  non posso e non voglio dirlo. Per favore-. Mi dice con gli occhi quasi lucidi. -Ci penserò su-. Dico. Prima voglio sapere cos'ha di speciale quell'Omega da aver addolcito mia sorella.

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Ciao ragazzi e ragazze. Credevo che mi avesse scritto questa parte ma a quanto pare non me l'ha salvata. Comunque volevo solo dirvi che questo è il mio primo libro che pubblico

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L'Alpha dal Cuore spezzato - Il primo IncontroWhere stories live. Discover now