~Capitolo 7~

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Selene

Sono seduta sul corrimano di questo balcone da più di mezz'ora, sembra che nessuno si sia accorto della mia assenza. -Posso sapere che cosa è successo?-. Mi chiede dolcemente Isabel appoggiandosi sul corrimano vicino ai miei piedi. -Ho saputo che sei riuscita a far abbassare la testa ad Alex-. Dice ridacchiando. -Il Marchio a cominciato a bruciare quando stavamo per cenare e ho rilasciato un ringhio fin troppo forte, Andrea mi ha chiamato Alpha, ciò che io non sono. Sono tornata in camera per cercare di calmarmi fin quando Alex non è entrato dicendomi di calmarmi e li mi stavo già innervosendo, dopo poco è arrivata anche Giuly che mi ha abbracciata per rilassarmi ma non ha funzionato e Alex ha provato a calmarmi con del cazzo di tranquillante e li i miei occhi sono diventate palle di fuoco e loro hanno abbasto la testa, cosa che non dovrebbero mai fare perché nessuno deve abbassare la testa ad un fottutissimo Omega-. Dico sputando l'ultima frase. -Giuly mi ha detto che i tuoi occhi non erano rossi come quelli di Damien. Erano viola-. Dice lei osservandomi e guardandomi negli occhi. -Sono calma ora-. Dico io guardando il fitto bosco. -È meglio che torniamo dentro, se Damien scopre che sei qui ti uccide-. Dice lei invitandomi a rientrare. La seguo per i corridoi che noto solo ora che sono lunghissimi. -Isabel posso chiedervi una cosa?-. Chiedo e lei mi da il consenso. -L'Alpha ha sempre fatto così con gli Omega?-. Chiedo guardandole la schiena, lei si ferma e mi guarda. -Che intendi "così"?-. Chiede mimando le virgolette alla parola così. -Il fatto che mi abbia protetto da quel uomo o che mi ha messo Alex come guardia o, ancora che mi faccia andare nel suo ufficio a servirgli la cena-. Dico gesticolando un po'. Per ora è meglio non dirgli che mi ha fatto bere il suo sangue. -Se ti devo dire la verità no, non ha mai fatto così. Si li difende quando il branco fa cazzate contro di loro ma non ha mai messo una guardia a disposizione dell'Omega o che gli faccia da cameriera personale-. Dice ritornando a camminare finche non arriviamo alla mia stanza dove, quando entro, Giuly mi abbraccia così forte che cado a terra. -Scusami, scusami tanto-. Dice in lacrime?. -Hey, non è colpa tua. Non dovevo arrabbiarmi in quel modo con te, stavi cercando solo di calmarmi-. Gli dico accarezzandogli la schiena. Poco dopo si alza e si asciuga le lacrime. Ridacchia guardandomi. -Scusami per la maglietta-. Dice indicando essa che è zuppa dalle sue lacrime. Mi viene da ridere e allora non mi trattengo dopo mesi sono riuscita a ridere di nuovo. -Tranquilla non è niente-. dico mentre mi avvicino all'armadio per prendere il mio pigiama e andare il bagno a cambiarmi. Mi guardo allo specchio e noto che la punta più alta del marchio sta diventato nera e questo non è buon segno. Ciò vuol dire che adesso ho veramente i giorni contati. Esco senza far notare niente a Giuly che è già a letto in dormiveglia. Mi avvicino a letto e mi sdraio di fianco a lei mentre Morfeo mi prende tra le sue braccia.

Damien 

Prima che riuscissi a mordere quell'ibrida una mia sentinella ha avvertito che un gruppo di lupi è entrato nel mio territorio. Per fortuna sono riusciti a respingerli, mi chiedo che abbiano fatto a capire quando e dove c'era il cambio delle sentinelle. Qualcosa non va, me lo sento. Qualcuno bussa alla porta e dopo il mio consenso la strega fa capolino nella stanza. -Morgana cosa ci fai qui?-. Chiedo mentre mi alzo e prendo un bottiglia di Jack Daniel's versandone un po' nel bicchiere. -Hai ragione sul fatto che qualcosa non va qui-. Dice sedendosi sul divanetto di fronte al caminetto. La raggiungo interrogativo sedendomi sulla poltrona li affianco. -Che intendi?-. Chiedo mentre mi sporgo un po' di più verso di lei. -Non è possibile che qualcuno al di fuori di questo territorio sappia quali sono gli spostamenti delle sentinelle-. Dice lei. -Quindi supponi che sia qualcuno qui, magari un membro che fa la spia-. Dico pensando. -Io non suppongo, è così-. Dice e un ringhio esce dalla mia bocca. -Sai dirmi chi è?-. Chiedo mettendomi comodo sulla poltrona e cercando di stare calmo. -No, purtroppo ma so che è una persona che si è avvicinata a te e anche tanto-. Dice guardando le fiamme del camino. -L'Omega?-. Chiedo pensando a chi potrebbe essere. -Non credo sia lei, comunque credo che Letizia ti abbia avvisato sul suo conto-. Dice lei guardandomi negli occhi. -Si, mi ha detto che è molto di più di un'Omega e che dovrei stare attenta a come la tratto-. Dico girando il liquido dentro il bicchiere e pensando che ero quasi riuscito a bere il suo sangue. -È molto più forte di quello che pensi, forse potrebbe anche essere al tuo stesso livello-. Dice... sorridendo?. -Tu la conosci, vero?-. Le chiedo. -Conosco solo alcune cose su di lei e comunque sta facendo molte cose di cui non ti rendi conto-. Dice. Alzo un sopracciglio non capendo di cosa sta parlando. -Vi sta aiutando con alcuni problemi tecnici-. Dice sottolineando l'ultima parola. -intendo con il server?-. Chiedo continuando a non capire. -Questo non posso saperlo, però potresti chiedere a sua sorella-. Dice mentre si alza ed esce dall'ufficio. Credo che prima chiederò a Lety e poi a Sky. Ma la questione della spia non mi va giù. Mi avvio verso la mia camera fin quando non incontro Serena che sembra molto accattivante. Beh... credo che potete immaginare cosa succederà dopo.

Selene 

Sono le tre del mattino e io non sono riuscita ancora a prendere sonno e non credo di riuscirci adesso. Mi alzo e mi avvio verso il bagno, forse riesco almeno a rilassarmi con una doccia calda. Dopo circa mezz'ora esco e noto che Giuly sta ancora dormendo, così esco dalla stanza. Giro per i corridori fin quando noto che sono nel corridoio che dovrebbe portare all'ufficio di Damien, mi avvio verso la porta fin quando non sento dei rumori provenire proprio dietro quest'ultima. Apro lentamente così che la persona non mi noti e subito capisco che non è l'Alpha. Faccio il giro della stanza fin quando non sono dietro di lei. -Dannezione!!-. Impreca mentre cerca di entrare nel computer. -Non credo che sia una cosa da fare-. Sussurro mentre quest'ultima si gira confidando un coltello sul muro affianco alla mia faccia. -Mancato-. Dico e la scaravento dall'altra parte della stanza. Ha il cappuccio e la faccia coperta da una maschera, si vedono solo gli occhi che sono di un marrone simile al castano, ciò vuol dire che è una comunissima lupa. -Mi chiedo perché abbiano mandato una semplicissima lupa a fare questo lavoro-. Dico avvicinandomi a lei. -Parla l'Omega-. Dice e li riesce ad alzarsi e a scaraventarmi contro il muro opposto. Il dolore mi pervade. -Ciao, ciao piccola lupa-. Dice prima che perda i sensi e andarsene. 

Buio, tutto fottutamente buio....

Perché deve capitare sempre a me. Ogni volta è sempre la stessa cosa: terra di mezzo, ricordi, demoni, pianti, urli e poi silenzi. Sempre così, ogni fottutissima volta!!
-Vieni con noi, non sentitai più questo dolore, non dovrai più preoccuparti-. Ed eccoli di nuovo. -Finitela di perseguitarmi. Non avete niente da fare! Finitela! Tanto ho i giorni contati!-. Dico tappandomi le orecchie e mettendomi ad urlare. Buio, di nuovo...

Mi sveglio di soprassalto mettendomi seduta, mi guardo intorno e noto subito che questa non è la mia stanza. Odore di medicinali. Infermeria. Mi butto a peso morto sul lettino, sbuffo e chiudo gli occhi. La porta si apre, non ho neanche voglia di aprire gli occhi. -Sei sveglia o stai ancora dormendo?-. La voce di Alex spezza il silenzio che c'era poco prima. -Se vuoi visitarmi fallo ma io non ho intenzione di muovere neanche un dito-. Dico alzando solo il braccio per farli capire che sono sveglia. Lui sorride e mi si avvicina per visitarmi. -Si può sapere che cosa ci facevi nell'ufficio dell'Alpha alle quattro del mattino?-. Chiede lui. -Storia lunga e sono stanchissima-. Dico sbuffando e dicendo mentalmente l'incantesimo per il Marchio che sento iniziare a bruciare. -Abbiamo tutto il giorno-. Dice una voce fin troppo familiare. Mi alzo di scatto e subito incrocio lo sguardo Damien. Sbuffo. -Prima voglio che Letizia mi porti il dischetto e l'Ipad che mi avete regalato-. Dico distogliendo lo sguardo. -Il dischetto?-. Chiede Alex. -Puoi non chiedere? Già ogni cazzo di volta i demoni mi preseguitano, non metterci del tuo ora-. Dico guardando Alex che indietreggia di un passo. Sospiro. -Scusa-. Dico guardando altrove. Dopo pochi minuti Letizia arriva con quello che li avevo chiesto. -Cosa ti servono?-. Chiede l'Alpha mentre si siede in una sedia di fianco al letto. Subito il suo potere mi sovrasta e una smorfia mi esce spontanea. Lui ritira il potere e mi sento subito meglio. Letizia mi affianca mentre accendo l'ipad e il dischetto si collega. I due schermi si materializzano e Damien e Alex strabuzzano gli occhi. -Cos'è non avete mai visto due schermi olografici?-. Chiedo mentre alzo gli occhi al cielo. Controllo i vari schemi e ringrazio il cielo che quella lupa non sia riuscita a fare niente. -Quindi sei tu che giochi con i nostri server-. Dice l'Alpha facendo mostrare i canini. Letizia e Alex abbassano la testa. -Potete calmarvi, per favore. Comunque io non gioco con i vostri server, a differenza di quello che pensi cerco di tenerlo al sicuro da quei stupidi vampiri-. Dico  guardando quest'ultimo. -Vampiri? Cosa c'entrano?-. Chiede Alex. -A quanto pare il branco di lupi che vi sta attaccando si è alleato con i vampiri-. Dico schifata da tutto ciò. -Quindi... cosa è successo prima?-. Chiede cambiando discorso Letizia. Sospiro e scuoto la testa. Metto uno degli schermi di fronte all'Alpha e faccio partire il video. Finito di guardare noto che è più serio di prima, questo vuol dire che si sta trattenendo, di colpo si alza e se ne va sbattendo fortemente la porta. Sarà una lunga giornata.

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Ciao belli. Ecco a voi il nuovo capitolo, spero vi piaccia se è così votate e commentate

L'Alpha dal Cuore spezzato - Il primo IncontroWhere stories live. Discover now