~Capitolo 22~

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Sta ancora dormendo ed è così tranquilla in questo momento

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Sta ancora dormendo ed è così tranquilla in questo momento. Quanto vorrei che questo momento non finisse mai. Sospiro e mi alzo stando attento a non svegliarla. Lei mugula di disapprovazione ma non si sveglia e si rigira sul letto. Mi vesto ed esco dalla stanza. Meglio non svegliarla, era stanchissima ieri. Mi avvio nel mio ufficio dove ci sono già gli altri. -Mia sorella?-. Chiede Letizia. -Sta ancora dormendo, ieri non riusciva neanche a muoversi-. Dico mandandomi a sedere sulla mia sedia. -Quel coso ci ha quasi distrutto-. Dice sospirando Math. -Soprattutto perché qualcuno non ci ha molto aiutato-. Dice guardando male Aurora. -Il mio compito non è aiutarvi ma tenere d'occhio Selene-. Dice scrollando le spalle. -Quando lo diciamo al branco?-. Chiede Isa. -Questo pomeriggio, per ora lasciamoli fare i loro doveri-. Un pensiero continua a frullalmi in testa. I ragazzi escono ma prima che esca chiamo Aurora. -Auro posso chiederti una cosa?-. Chiedo mentre lei si risiede sulla poltrona davanti alla scrivania nuova. -Cosa vuole chiedermi?-. Chiede mettendosi più comoda. -Perché devi tenere d'occhio Selene?-. Chiedo e lei sembra pensarci su. Scrolla le spalle. -Per tua grande sfortuna non posso dirti niente. Se Selene non vuole io non posso fare niente-. Dice lei. -Quindi lei sa perché sei qui?-. Dice e lei annuisce. Si alza e se ne va. Credo che debba chiedere un paio di cose a Selene.

Al mio risveglio noto che l'altra parte del letto è vuota e fredda

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Al mio risveglio noto che l'altra parte del letto è vuota e fredda. Ciò significa che se ne andato da un po', con tutta la calma possibile mi alzo e mi dirigo in bagno, mi guardo alla specchio e subito noto i miei canini spuntare. Devo mantenere il controllo. Mi ripeto più volte così che non perda la ragione. "Glie l'ho dirai mai che sei un vampiro?". Chiede Ice un po'preoccupata. "Io in verità gliel'ho detto, sono loro che non hanno capito". Le rispondo. "Non sono stupidi Sel, prima o poi l'ho verranno a sapere". Dice Shadow aggregandosi alla conversazione sbuffo ma non gli rispondo. Ho già fin troppi problemi me ne occuperò poi. Torno in camera e noto che qui non c'è neanche un mio vestito. Sbuffo. *Lety, mi senti?*. Le chiedo attraverso il collegamento mentale. *Si ti sento, qualcosa no va?*. Chiede lei. *No, sto bene e solo che ieri sera Damien mi ha obbligato a dormire con lui e ora sono in intimo e qui non ho nessun tipo di vestito*. Le dico e la sento ridere. *Va bene, ho capito. Ti prendo dei vestiti e te li porto*. Dice ridendo ancora. Dopo qualche minuto entra in camera con dei mie vestiti che subito metto. -Quanto tempo passerà prima che gliel'ho dici?-. Chiede di punto in bianco. -Di cosa stai parlando?-. Chiedo alzando un sopracciglio. -Del fatto che puoi morire ancora una sola volta-. Dice e io sospiro. Quanto vorrei fosse vero. -Non adesso, è meglio che prima avvisino il branco e poi forse lo dirò-. Dico mentendo come non ho mai fatto prima d'ora con lei. Lei è sempre stata la prima a sapere tutto quello che mi passava. Ma se gli dico questo, come ho già detto, non me lo lascerà fare e non posso infrangere la mia stessa promessa. -Damien, quando lo dirà al branco?-. Chiedo io mentre usciamo dalla camera e ci dirigiamo in cortile. -Questo pomeriggio e come hai detto tu, verranno anche le madri e i loro figli-. Dice sorridendo. -Perché sorridi?-. Chiedo mentre le scuote la testa. -Stavo solo pensando che se ora fossi l'Alpha del nostro branco, saresti una dei più bravi-. Dice sospirando. -Ci riprenderemo il nostro branco. A qualunque costo-. Dico stringendole la mano. Lei sorride e guarda sopra di sé il cielo azzurro. -Buffo no?-. Chiede lei mentre per l'ennesima volta sono confusa. -Che cosa questa volta?-. Chiedo mentre ci sediamo sotto un'albero. -Il fatto che tu possa stare sotto al sole senza bruciarti e che hai così tanto autocontrollo che non bevi da mesi-. Dice e lì sgrano gli occhi. -Co-come fai a saperlo? Non l'ho detto a nessuno-. Dico sbalordita. -È vero ma l'hai fatto intendere con la storia di Ivanov. Credi che sia così tanto stupida. Non mi puoi nascondere niente-. Dice ridacchiando. -Chi lo sa apparte te?-. Chiedo sperando che sia l'unica a saperlo. -Solo io. Per ora-. Dice. -Mi dici come ha fatto capirlo?-. Chiedo. -Come ho già detto, dalla storia di Ivanov e poi anche perché stamattina mentre ti cambiavi i tuoi occhi lampeggiano di rosso-. Dice mentre sospira. -Da quanto non bevi?-. Chiede lei preoccupata. -Da quando mi hanno cacciata dal branco, il sangue animale non serve a niente mentre quello umano mi sazia per un po' ma quando torna la fame è molta di più rispetto a prima-. Dico lasciando cadere la testa all'indietro così da appoggiarmi all'albero. -E l'unica volta che ho bevuto è quando Damien mi ha fatto bere un po' del suo sangue-. Dico e lei se ne esce con un semplice ah. -Devi bere del sangue, non voglio e perdi il controllo-. Dice lei comprensiva. -E solo che non mi piace bere il sangue-. Dico io mentre scuoto la testa. Non mi è mai piaciuto bere il sangue ma non perché non mi piaccia il sapore ma perché faccio male alle persone. -Devi dirlo anche agli altri, loro si fidano di te e tu devi fare lo stesso. sospiro e un grido di frustrazione soffocato esce dalla mia bocca mentre lei mi ride in faccia. -Odio quando hai ragione-. Dico coprendomi il viso con le mani. Ci alziamo e ci dirigiamo nella sala da pranzo dove si terra la riunione.

Non è andata granché male, il branco ha reagito in modo piuttosto positivo anche se alcuni mi hanno dato la colpa di tutto ciò. Non che mi importi qualcosa. Potete pure stare tranquilli dopo che Fede sarà sconfitto e il mio branco liberato, non mi avrete più tra i piedi. Questo è quello che ho pensato durante le loro accuse. Ora siamo nell'ufficio di Damien e tutti mi stanno guardando in un modo un po' opprimente. Tutti tranne Lety e Auro. -Quindi...?-. Chiede Math, che è abbracciato a Giuly. Ho scoperto da poco che sono compagni e sono molto felice per loro. *Credi sia una buona idea dirglielo?*. Mi chiede Auro mentalmente ed io annuisco. -Credo che voi non ci siate arrivati quel giorno e se è vero che voi vi fidate di me, io devo fare la stessa cosa con voi-. Dico e loro sembrano più interessanti perché si siedo e mi guardano attentamente, in tutto ciò Damien, che era già seduto si è sporso appoggiando il mento sulle dita intrecciate. Sospiro. Mi odieranno quando l'ho dirò. -Che intendi dire che non ci siamo arrivati?-. Chiede lui molto più serio di prima. Lety mi prende la mano e comincia a massaggiarla per invitarmi a continuare. -Vi avevo detto che da quel giorno percepivo le cose in modo diverso, giusto?-. Dico cercando di prendere tempo sul come posso dirlo, anche se credo che questo sia l'unico modo. Loro annuiscono. -Beh è perché.... la sostanza che mi hanno iniettato era....-. Non ci riesco, perché? Non è difficile cazzo, devo solo digli che cos'era e punto. Finisce lì. -Che cos'era Sel?-. Chiede preoccupata Giuly. La guardo negli occhi e noto che c'è una piccola scintilla di comprensione dentro ad essi. Di sicuro si spegnerà quando lo dirò. Sospiro di nuovo. -....era sangue di vampiro-. Dico praticamente sussurrando.

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Ciao belli, come state? Questo capitolo è stato pieno di rivelazioni non credete? Comunque noto che volete che pubblichi l'altra storia ma non so se pubblicarla adesso. Va be'. Commentate e votate. Ciao a tutti

L'Alpha dal Cuore spezzato - Il primo IncontroWhere stories live. Discover now