Capitolo 87 - Tutto è sospeso come in un'attesa -

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26 ottobre

Il maggiore Buonaparte fremeva dalla testa ai piedi, in quanto ciò che avrebbe voluto mettere in atto si stava realizzando, seppur con estrema lentezza. Infatti, aveva mandato alcuni dei suoi ufficiali sottoposti verso le città di Lione, Briançon e Grenoble per ottenere ancora più munizioni e pezzi d'artiglieria. Aveva chiesto, inoltre, all'Armée d'Italie, sotto cui effettivamente prestava servizio, dei cannoni che in quel momento erano ubicati ad Antibes e Monaco, ed erano inutilizzati. "Saranno più utili qui" disse fra sé.

Prima di poter fare questo tipo di richiesta era riuscito a procurarsi qualsiasi tipo di documento e lista che indicasse il necessario, era più che sicuro di quello che pretendeva dalle altre città vicine. Poteva risultare arrogante, aggressivo e minaccioso ai destinatari, tuttavia non poteva farsi degli scrupoli, c'era in gioco il destino della Francia, se non dell'Europa intera, non poteva permettere che l'Inghilterra vincesse, che l'Ancien Regime tornasse di nuovo tra i palazzi francesi a dettar legge. A Tolone si giocava il futuro di tutte quelle vite che stavano investendo sulla Rivoluzione. Nel bene e nel male.

Infine aveva istituito ad Ollioules un arsenale composto da ottanta uomini che costruivano, con zelo e impegno, cannoni e palle di piombo, e che Napoleone controllava ripetutamente. Aveva studiato ogni singolo aspetto della sua branca, perciò era in grado di offrire qualunque consiglio su come sistemare alcuni pezzi o incoraggiarli sia verbalmente, sia attraverso l'esempio. Era naturale, per lui, dimostrare le sue abilità, perché gli procurava piacere l'avere tutto sotto il suo diretto controllo.

I sottoposti si fidavano di lui e della sua competenza, per questo eseguivano gli ordini, spinti da un ardore che non sapevano di possedere. Buonaparte era riuscito dove Carteaux e gli altri avevano fallito: instillare fiducia con ottimismo e volontà. Far capire loro che non tutto era perduto e che se si voleva davvero qualcosa, bisognava guadagnarsela attraverso la fatica, attraverso la dedizione. Come se non bastasse il loro comandante non si limitava solamente ad impartire gli ordini, ma partecipava attivamente e controllava, meticoloso, tutti gli strumenti.

Il generale pittore, rintanato nella sua tenda, osservava l'evolversi della faccenda, senza riuscire a smuovere realmente la situazione. Era cosciente del fatto che l'attività incessante e costante di quel giovane artigliere lo stava mettendo sempre più all'angolo, prendendosi lo spazio che di diritto sarebbe spettato a lui, in quanto generale, eppure non riusciva ad accettarlo - Quel bastardo! - bofonchiò tra i denti, sciorinando una serie interminabile di bestemmie. Aveva perso perfino l'appetito. Il suo alimento erano le unghie, oramai inesistenti - Il mio posto è a rischio... - si alzò e, agitato, contava a grandi passi il suolo polveroso e privo di erbacce.

I suoi colleghi si erano, uno dopo l'altro, rassegnati all'idea di trovarsi quel maggiore fra i piedi, nonostante i tentativi messi in atto per tagliarlo fuori. Arresi, cercavano di convincere il loro capo a fare lo stesso - Generale, vi prego - esordì saggiamente Delaborde, allungando il palmo verso di lui - Seguite il suo piano, non ha più senso andargli contro, ha dimostrato di essere l'unico intenzionato ad impossessarsi concretamente di Tolone...

Carteaux, furioso per ciò che il suo aiutante di campo gli aveva appena riferito, sbatté le rosse mani sul tavolo e gridò - Mi state dicendo che io non lo voglia fare eh! - il viso divenne vermiglio, era sul punto di scoppiare. Anche i suoi diretti sottoposti osavano contraddirlo? Non bastava quel ragazzino impertinente? - Se solo avessi avuto i mezzi necessari, Tolone sarebbe già ai miei piedi! - ribadì tuonante.

- Generale, dimenticate che i mezzi stanno arrivando - gli ricordò, ad occhi bassi, un altro ufficiale, un po' spaventato dalla sua reazione - Soprattutto grazie alle insistenze di Buonaparte, dall'istante in cui è arrivato non ha fatto che mettersi in moto per ottenere i mezzi necessari e ci sta riuscendo, questo bisogna riconoscerlo - non aveva dimenticato quella volta in cui, passando tra le zone destinate all'artiglieria, aveva visto l'interminabile viavai di uomini, animali e mezzi, similmente ad una carovana nel deserto. Il tutto guidato dalla risolutezza di quel giovane, a cui nulla sfuggiva.

L'Uomo Fatale [In revisione]Where stories live. Discover now