Capitolo 17

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[Tom]

Tra una settimana cominciano le vacanze di Natale e io non vedo l'ora di andarmene da qui, anche se vedrei Selene comunque...Cazzo! Odio la mia vita

Sono seduto su questa fottuta sedia da cinque ore cercando di concentrarmi sull'esame di linguistica generale di domani ma la mia mente sta vagando altrove: ho voluto dire a Deanna la verità perché, in qualche modo, sento che sia la persona giusta con cui poter parlare liberamente, senza giudizi...e ci ho preso bene! Ha ascoltato ogni singola parola senza dire nulla e, alla fine del mio racconto, ha cercato di compatirmi per il mio comportamento ma allo stesso tempo mi ha dato del "coglione" dando, giustamente, ragione a Selene. 

-So che ho sbagliato un po' ma ha cominciato lei!- ho detto pieno di frustrazione.

-Ma anche tu sei nel torto Thomas! E poi vi comportate come dei bambini, parlate oppure gliela dirò io la verità!- mi ha rimproverato Deanna alzandosi di scatto dal prato e puntandomi un dito contro. Quasi tutti si sono voltati verso di noi ma a lei non è importato nulla e ha continuato:-Sai che ne sarei capace.-

-Scordatelo! Tu non lo farai.- ho replicato alzandomi anche io.

-Non osare sfidarmi Holland, non ti conviene.- 

Mi ha guardato con un'espressione che non ammetteva repliche, così mi sono arreso e ho semplicemente annuito per non attirare altri sguardi curiosi o, ancora peggio, quello di Selene e Logan poco lontani da noi.

La discussione si è conclusa in quella maniera e ancora mi tormento del fatto che prima o poi dovrò avere un faccia a faccia con lei. La permanenza a Kingston dovrebbe essere il momento perfetto e da allora, a meno che non accada nulla, dovremmo tornare come prima. Amici.

Sì certo, credici...

Un bussare alla porta mi costringe ad alzarmi data la mia solitudine nella stanza. Julian è già tornato a casa sua data la fortuna di aver portato tutti gli esami della prima sessione.

Beato lui

I miei pensieri sono così pieni di Selene che, per un momento, penso che sia lei dietro la porta ma tutte le speranze sfumano quando invece trovo, in piedi, una ragazza con i capelli biondi legati in una coda, che si copre la faccia con le mani. 

-Ester?-

Lei si scopre il viso e mi sorride timidamente.

-Hola Thomas.-

-Pensavo fossi tornata a Madrid.-

-Mi manca ancora un esame prima di poter tornare.-

-Anche a me, prego entra.-

-Grazie.-

Chiudo la porta e le chiedo:-Quando lo hai?-

-Domani.-

-Anche tu...siamo sulla stessa barca allora.-

Viene attirata dalle fotocopie e dagli appunti posti sulla scrivania per poi sfogliarli delicatamente.

-Non posso crederci...-

-Cosa?-

-Linguistica generale. E' questa la materia che devo portare domani.-

-Dici sul serio?- chiedo aggrottando le sopracciglia e sorridendo per la prima dopo tutte quelle ore.

-Quando dici il destino...-

-Già, allora se vuoi possiamo ripassare insieme. Tanto ormai quello che sappiamo sappiamo.-

-Effettivamente sono le otto, che ne dici se ordiniamo qualcosa da portar via e ripassiamo a stomaco pieno?-

Do you still hate me -Tom Holland-Where stories live. Discover now