Capitolo 13

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Pioveva, anzi no, era più corretto dire che grandinava quel giorno. Hermione continuò la sua lettura cercando di non pensare al forte ed insistente ticchettio che proveniva da fuori.

La biblioteca era piena e rumorosa quel giorno, nessuno era potuto uscire perciò in molti si erano dedicati ai compiti. La grifondoro odiava non avere il suo spazio.

Il gruppo serpeverde fece il suo ingresso nella sala catturando per qualche istante gli sguardi di tutti.
Daphne le rivolse un veloce cenno col capo, che la riccia ricambiò senza esitazione. Gli altri semplicemente la ignorarono.

Astoria camminava stretta al gruppo chiacchierando animatamente con il biondo. Per un secondo gli occhi freddi della ragazza incontrarono quelli della Grifondoro, poi il gruppo sparì dietro una fila di scaffali ed Hermione si rese conto che poteva riprendere a respirare.

Si costrinse a tornare con gli occhi sulla sua lettura cercando di ignorare il battito del suo cuore che era inevitabilmente aumentato. Si ritrovò gelosa di Astoria, del modo in cui lui sembra trovarsi così a suo agio.

Scosse la testa, non era successo niente, la loro era stata una storiella da niente, non doveva montarsi la testa.

In quell'istante un pezzo di carta incantato si posò in mezzo alle pagine aperte del suo libro. Era una busta. La riccia osservò curiosa quella carta pregiata che sembrava uscita da un libro delle favole.

La girò tra le dita. Sul retro comparve elegante il suo nome "Hermione Granger" con lettere dorate. La grifondoro la aprì con delicatezza.

"Ballo del Giglio
è un piacere informarla che è stata personalmente invitata da un membro della famiglia all'antico ballo dei Greengrass. È tradizione che questo avvenga la notte del 24 dicembre presso il maniero della famiglia.
-La famiglia Greengrass"

Nell'angolo della pagina un grazioso giglio si allungava lungo il bordo della lettera rendendo il messaggio ancora più solenne. Hermione rilesse incredula più volte il contenuto della lettera.

"Io non ero d'accordo" disse una voce poco distante "ma mia sorella ha insistito"

La riccia alzò immediatamente gli occhi dalla carta. Davanti a lei Astoria Greengrass si stava allungando per raggiungere un libro di Storia Della Magia.

Era una delle prime volte che le due si rivolgevano la parola. Le loro conversazioni negli anni si erano limitate a "Sparisci Mezzosangue" oppure "Taci Greengrass".

"Non voglio recare alcun disturbo, se la mia presenza non è gradita, allora non verrò" rispose timidamente Hermione.

Astoria si girò a guardarla negli occhi. L'ombra dello scherno le aleggiava sul viso.
"Si vede che sei una Sangue Sporco" sorrise perfida "non si può rifiutare un invito dei Greengrass, verrebbe considerato un disonore e la nostra famiglia potrebbe... come dire" la serpe poggiò un dito sulle labbra in una pausa d'effetto "..perseguitarti"

Hermione strizzò gli occhi "Vorrà dire che verrò, e sai Greengrass, dopo la guerra le persecuzioni verso i nati babbani sono passate di moda" la grifondoro sorrise "nessuno crede più a quelle frottole sul sangue puro"

La Greengrass rise cattiva "oh Granger solo uno stupido poteva crederci. Quando uso certi termini per riferirmi a te non voglio e non ho mai voluto intendere che il tuo sangue ti renda inferiore"

"E cosa volevi intendere allora?"

"La tua ignoranza in fatto di costumi e tradizioni di maghi. Puoi studiare ed essere la strega più potente del mondo, ma non sarai mai davvero una di noi"

You Want Me Too || DramioneWhere stories live. Discover now