Capitolo 17

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La mano del biondo si chiuse intorno a quella più piccola di lei mentre iniziavano a muoversi circondati dalle altre coppie.

Hermione pensò che non era mai stata tanto agitata in vita sua. Non aveva mai provato nulla di simile con Ron, e per cosa poi? Niente più che un ballo?
Il pensiero che non erano mai stati così vicini in pubblico le stava dando alla testa. Una mano del ragazzo stringeva la sua in una morsa delicata ma calda, fatta eccezione dell'anello di famiglia gelido come il ghiaccio, l'altra era delicatamente poggiata sulla sua vita e faceva pressione solo per suggerirle in che verso stavano per girarsi. Ballare con qualcuno non le era mai sembrato così facile, il ragazzo di fronte a lei sembrava essere un ottimo ballerino. Hermione tirò un sospiro di sollievo, in quel momento non aveva la testa per preoccuparsi di non pestargli i piedi.
Il respiro di lui le sfiorava l'incavo del collo, non aveva detto una parola.

Dopo una leggera giravolta gli occhi della ragazza incontrarono quelli di Narcissa in disparte, le sorrise furba "te l'avevo detto" sembrava dirle. Hermione si concesse uno sbuffo divertito.

"Tutto bene?" le chiese leggermente confuso il ragazzo.

La grifondoro rise piano "tua madre" disse semplicemente con un cenno della testa.

Malfoy si girò a sua volta per guardarla e la madre gli fece un gesto veloce con la mano come a esortarlo a tornare a ballare senza curarsi di lei.

Draco rise appena "è sempre la solita" disse "le sei piaciuta Granger ed è una cosa abbastanza strana... a lei di solito non piace nessuno" la guardò fisso negli occhi

"Beh è stata una cosa reciproca, mi è piaciuta anche lei" rispose sincera.

"Sono quasi geloso" le sussurrò vicino all'orecchio così piano che Hermione pensò di averlo immaginato.

Ogni singola fibra del suo corpo si tese mentre lui si allontanava e lasciava la presa dal suo fianco, la canzone era finita. Si presero un instante per studiarsi a vicenda. Lei per capire se aveva sentito bene, lui per godersi la sua reazione.

Poi tutto cambiò bruscamente.
"Draco! Eccoti finalmente" lo chiamò quello che Hermione poco prima aveva conosciuto come il signor Greengrass "pensavo fossi con mia figlia" l'uomo lanciò a Hermione uno sguardo ricco di disgusto.

"Lo ero fino a poco fa, signor Greengrass, la serata è lunga io e Astoria abbiamo tutto il tempo per stare insieme" rispose educato Draco.

Narcissa seguiva la scena a distanza, sul volto una punta di irritazione.

"Io direi che è arrivata l'ora di andarla a cercare, no?" iniziò l'uomo minaccioso "o vuoi perdere ancora altro tempo con.... questa..."

Neanche ebbe il coraggio di pronunciare il suo nome, il signor Greengrass si limitò a accennare con il capo alla ragazza come se non fosse presente.
Hermione strinse i pugni e aprì la bocca per ribattere, ma la voce di Malfoy la fermò.

"Ha ragione ho già sprecato troppo tempo qui, vado a cercare Astoria" freddo, distaccato. La grifondoro si sentì ferita, quasi tradita.
Era sola quella sera a fronteggiare centinaia di purosangue fuori di testa e lui non era altro che uno di loro. Si diede della stupida, era un passa tempo, nulla di più, l'ennesimo gioco usa e getta di un bambino viziato.

Mentre il ragazzo si allontanava insieme all'uomo si girò un istante verso di lei. Le iridi chiarissime di lui erano dure, quasi arrabbiate, ma mai quanto quelle della grifondoro. Furiose.

Hermione fece un paio di passi per raggiungerli "Signor Greengrass" lo chiamò con le spalle leggermente tese, ma il mento rivolto verso l'alto "il mio nome è Hermione Granger e gradirei venir chiamata così"

You Want Me Too || DramioneWhere stories live. Discover now