Capitolo 3

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Bagno dei Prefetti - Dispetti

La pioggia si infrangeva con prepotenza contro Hogwarts. Draco Malfoy la osservava assorto mentre si mischiava con le acque del lago nero.

Aveva appena finito un allenamento particolarmente intenso.
Era fradicio, madido di sudore e di acqua piovana, con la divisa da Quidditch macchiata di fango.
Aveva bisogno di una doccia bollente.

Il cielo era scuro, quasi nero, come la notte in cui era morto Silente.
Draco strinse forte le palpebre tentando di dimenticare.

Non pensarci, non ora- si disse.

Fu inevitabile, il ricordo di Silente, ma soprattutto di Piton, lo invase togliendogli il respiro.
Iniziò a tremare, sentiva come se la gabbia toracica si stesse stringendo.
Gli occhi gli bruciavano, voleva chiuderli, le gambe sembravano sul punto di cedergli.

Il suo corpo si stava ribellando a quei ricordi troppo dolorosi. Un dolore che lui non era più in grado di affrontare, aveva prosciugato ogni forza.

Trinse i denti.

《Ehi Draco ma che fai lì? Vieni a farti una doccia!》 La voce di Theo bastò ad allontanarlo da quel vortice in cui stava precipitando.

Si girò in fretta e lo superò diretto non agli spogliatoi, ma al bagno dei prefetti.

***

La biblioteca era un luogo che le ispirava fiducia.
Hermione avrebbe passato intere giornate immersa in quelle letture che tanto la affascinavano.
L'odore della carta, il suono che faceva quando girava pagina... nulla le infondeva maggiore quiete.

Non quel giorno però.

《Daaaaai Mione non farti pregare》

《Abbassa la voce Ronald, non puoi urlare, siamo in una biblioteca》

Il rosso sporse maggiormente il labbro inferiore.
《Scrivimi solo l'inizio e la conclusione lo sai che sono i punti che mi mandano più in crisi》

Hermione sbuffò infastidita chiudendo violentemente il libro che era sicura non sarebbe riuscita a leggere.

《La professoressa Sprite se ne accorgerà》 tentò alla disperata.

《Ma se non si è mai accorta in sette anni!》

La riccia si guardò intorno con palese fastidio 《ti faccio solo l'inizio, prendere o lasciare》

Il suo migliore amico si aprì in un caldo sorrisone 《grazie Herm sei la ragazza più favolosa che io abbia mai conosciuto!》

E così dicendo le schioccò un felice bacio sulla guancia e scappò fuori dalla Biblioteca. Luogo in cui i suoi neuroni sentivano di aver passato già troppo tempo.

Hermione fu felice di essere rimasta sola così da poter continuare la sua lettura.
La sua mente non sembrava però volerle dar tregua.

La guancia le formicolava nel punto in cui il rosso aveva poggiato le labbra. Era come se la sua pelle avesse riconosciuto quel tocco.
La consapevolezza che Ronald Weasley non era l'uomo per lei era stata disarmante e decidere di lasciarlo era stato altrettanto dura, soprattutto dopo la guerra, in un momento così delicato in cui chiunque avrebbe desiderato qualcuno affianco.
Ma non lei. Lei voleva i suoi spazi e se non poteva averli, voleva condividere la sua vita con qualcuno che riuscisse ad amare davvero. E se non avesse trovato quel qualcuno, beh si sarebbe bastata da sola. Ormai era una donna fatta e finita, sapeva prendersi cura di sé.

Non riuscì a reprimere l'istinto di strofinare la mano sulla guancia come a cancellare la traccia lasciata da quelle labbra umide e, purtroppo, fastidiose.

You Want Me Too || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora