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ALESSIO

Nelle ultime settimane è stato come se io e Jake non ci fossimo mai lasciati e distrutti a vicenda. Mi sono quasi trasferito da lui dato che passo più tempo lì che nel mio appartamento. Mi manca mio fratello, ma non posso di certo lamentarmi di come stanno andando le cose. Mi sveglio tutti i giorni accanto a Jake e mi addormento abbracciato a lui nel letto. Potrebbe essere questo il paradiso per me.

Un giorno siamo andati in ospedale da Oliver e Alyssa. Lei non si era ancora svegliata, ma volevamo che Oliver sapesse di aver contribuito al nostro riavvicinamento. È stato contento anche se ha a malapena sorriso. È diventato un altro ragazzo dall'incidente, infondo penso sia anche normale. In quel momento ha quasi perso le speranze che potesse risvegliarsi nonostante io e Jake cercassimo di risollevargli il morale. Mi sono sentito in colpa per quello che è successo ad Alyssa. Infondo lei era sotto la mia responsabilità. I genitori chiamano tutti i giorni per sapere come stesse e io mi sentivo così impotente, cazzo. Jake continua a ripetermi che non avrei potuto fare niente anche se fossi stato lì e non ce n'era ragione perché infondo era solo uscita col suo ragazzo. Che ha quasi lasciato far parentesi proprio perché si è messo in mezzo e ha cercato di salvarle la vita. Oliver però non le ha permesso di mettere fine alla loro storia, non dopo tutto ciò che ha passato.

Ora lei sta bene, mia sorella anche seppur è stanca a causa delle terapie. Per questo stasera non verrà alla festa di Halloween con noi e Brian le terrà compagnia a modo suo certo. In realtà neanche io avevo molta voglia di andarci, ma Alyssa ci ha praticamente supplicati dato che ha avuto il consenso dai dottori. Per questo ora sono in macchina con Blake e gli altri vestito di tutto punto da, non so, giocatore sexy? Jake ha insistito perché indossassi questi vestiti o meglio questo pantalone e questa vecchia maglia della squadra tutta tagliuzzata e strappata così da far intravedere i miei muscoli. Lui ha lo stesso costume e addirittura lo stesso numero sulla maglietta.

I ragazzi vanno subito vicino al piano bar, anche se Alyssa non può ancora bere e quindi credo non berrà nessuno. Ma va bene così perché se loro sono distanti allora io posso avvicinarmi un po' di più al mio ragazzo senza aver paura che mio fratello ci veda.

-Non sai quanto vorrei baciarti in questo momento- urla Jake per sovrastare la musica che rimbomba nel locale e a tutto volume.

-Perché non lo fai allora?- lo provoco ammiccando. Quello che non mi sarei aspettato è lui che si gira intorno per poi darmi un bacio a stampo che dura troppo poco.

-Non provocarmi Illinois- già, sto iniziando a capirlo... Mi afferra la mano e, neanche il tempo di andare in pista che già delle ragazze ci circondando costringendolo a lasciare la presa. Mi guarda con un'espressione che ho imparato a conoscere bene quando si tratta di lui. Colpa. Per tutta questa cosa. Mentre io mi sento un'idiota a stare qui e ballare con questa ragazza mentre il mio sguardo è fisso sul ragazzo di fronte a me che mi sta ricambiando a sua volta. Be', ultimamente sono stato bene e non voglio rovinare questa serata quindi mi giro di spalle per non doverlo più vedere e mi concentro sollo sulla brunetta alta quasi quanto me, grazie ai tacchi che indossa, che mi si sta spalmando praticamente addosso mentre io cerco di tenerle le mani a posto.

-Ti va di andarcene da qui?- mi chiede alla fine con sguardo malizioso. A quel punto sospiro e la porto in disparte per poterle parlare tranquillamente, per quanto possibile in questo posto.

-Perché lo fai? Beth giusto?- ricordo che mi ha detto il suo nome prima e iniziava con la B, ma non ne sono sicuro. Ero concentrato su Jake, ma lei annuisce mentre mi si ributta addosso e cerca di baciarmi. Sono appoggiato al muro dietro di me ora, mentre lei è appoggiata al muro dietro di sé. Siamo in un piccolo corridoio che porta sul retro penso.

-Faccio cosa?- mi chiede civettuola.

-Perché ti butta addosso ai ragazzi così?- per un attimo resta senza parole e vedo che la sua aria da ragazza sicura si affievolisce quindi continuo.

-Tu sei davvero bella e non dovresti avere così poco rispetto di te sai? Altrimenti come credi che i ragazzi possano rispettarti, se tu per prima non lo fai?- le accarezzo la guancia cercando di incrociare il suo sguardo, che tiene basso, mentre le sorrido appena.

-Se sono così bella perché sono ancora single?- ha gli occhi lucidi e sono quasi sicuro che abbia singhiozzato. Merda. Non ci so fare con queste cose. Io non so consolare bene le persone.

-Perché ancora non hai trovato il ragazzo giusto, disposto ad impegnarsi per te. E se continui a comportarti così e pregare i ragazzi per venire a letto con te non accadrà mai- alza di poco lo sguardo e mi sorride prima di lasciarsi sfuggire un altro singhiozzo e anche una lacrima. Merda, merda, merda. Se piange finirò col piangere dopo di lei. Sono un tipo sensibile, cazzo.

-Grazie... Non potevo incontrarti prima? Magari a quest'ora sarei fuori col mio ragazzo invece che qui a piagnucolare come una dodicenne- okay. Ha fatto una battuta e anche una risata. Va meglio no?

-Io credo di essere arrivato al momento giusto. Quando avevi bisogno davvero di me e va bene così. Solo abbi più rispetto per te. Per favore- chi lo avrebbe mai detto che non faccio poi così schifo a consolare? Infondo essere sensibili ha i suoi vantaggi.

-Posso baciarti?- ed ecco che ricomincia... Forse non sono così bravo come credevo.

-Solo per sapere com'è, sai, quando ti bacia qualcuno a cui importa di te- oh. Allora mi ha ascoltato.

-Sono gay...- le rivelo con un sorriso timido sperando non scoppi di nuovo a piangere o, peggio, non faccia una qualche scenata.

-Meglio no? Così non potrà accadere nulla tra noi e resteremo amici- la osservo un altro po' e poi, lentamente, mi avvicino a lei asciugandole il resto delle lacrime facendo attenzione al trucco. Le lascio un bacio sulla guancia, all'angolo della bocca prima di tirarmi indietro e sorriderle on un'alzata di spalle. La tiro a me e la abbraccio lasciandole un bacio sui capelli quando un ragazzo si avvicina a noi e osserva Beth. Sto per dirgli di smammare quando lui la chiama per nome.

-Lo consoci?- le chiedo ignorando il ragazzo e lei annuisce sul mio petto prima di spostarsi leggermente per guardarlo.

-Tutto bene qui?- sembra preoccupato per questa ragazza, ma lei non se lo fila per niente. Non si disturba neanche a rispondere, semplicemente annuisce in silenzio continuando a guardare me che guardo lui che alterna lo sguardo da me a lei. Un intreccio di sguardi in pratica.

-Perché non la porti via da qui? Magari da qualche parte per mangiare e poi la riporti a casa?- gli consiglio facendogli segno di tenermi il gioco e lui acconsente subito. In effetti è carino, non capisco perché Beth non sia interessata.

-Dovresti fare più attenzione a chi hai incontro. Quel ragazzo è pazzo di te e sembra un tipo apposto. Non andarci subito a letto stasera, ma dagli una possibilità- le bisbiglio all'orecchio in modo che il ragazzo non possa sentire.

-Lui è il mio migliore amico. Ovvio che tiene a me... Aspetta credi sia innamorato?- alzo gli occhi al cielo a quella domanda e poi annuisco più convinto di prima mentre le do un altro abbraccio prima di allontanarla da me.

-Grazie. Per tutto. Spero anche tu troverai qualcuno Alessio- si lascia avvolgere dal braccio del suo amico che mi fa un cenno col mento mentre si allontanano insieme, diretti verso l'uscita. Mi rimetto dritto e noto, tra la folla, Jake che mi sta fissando. Corruccio la fronte perché ha un'espressione arrabbiata mentre mi raggiunge.

-E così, dato che non possiamo stare insieme in pubblico, tu baci la prima ragazza che ti si butta addosso? Ti credevo diverso e non fare il finto tonto perché ti ho visto come i sei chinato e l'hai baciata- deve aver visto male e, anche se dovrei arrabbiarmi per questa scenata di gelosia non è così. mi piace sapere che gli importa di me.

-Non l'ho baciata piccolo. L'ho solo... consolata. Lunga storia, ma è un'amica. Tu piuttosto, dove hai lasciato la tua conquista?- okay, forse un po' geloso lo sono anch'io.

-Proprio qui. Davanti a me- si avvicina così tanto che gli sorrido sulle labbra prima di baciarlo e non un bacio a stampo come quello di prima, ma un bacio vero che nessuno di noi vuole interrompere fin quando qualcuno non ci urla di smetterla di fare i "finocchi" e di prenderci una camera. Jake si irrigidisce all'istante e anch'io perché prima d'ora non avevo mai ricevuto insulti di questo genere, perché non avevo mai dato modo di farmi insultare. Ma le cose cambiano e ora capisco la paura di Jake e, un po', la condivido anche. 

Il Mio Destino Sei TuWhere stories live. Discover now