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AISHA

Avrei voluto fare il tifo dagli spalti. Mi è sempre piaciuto quando la mia voce si unisce a quella degli altri tifosi per dare la carica ai giocatori. Questa volta però io e le mie amiche abbiamo un posto in tribuna d'onore. In prima fila, accanto la panchina della squadra, assieme alle altre cheerleader. Tra cui Sally e Mary... L'ultima non ha fatto altro che urlare il nome di Brian di continuo nella speranza che lui la sentisse, ma le ha rivolto a malapena uno sguardo.

All'inizio della partito io e i miei fratelli abbiamo fatto il nostro solito rituale. Lo abbiamo fatto anche l'altra volta ma comunque è strano non farlo sul nostro campo, a casa nostra. Forse perché ancora devo abituarmi del tutto alla vita qui.

Il rituale consiste in Blake che mi solleva in aria mentre io mi tengo in equilibrio solo poggiando il piede sul palmo della sua mano. Dopodiché mi fa scivolare sulla sua schiena per atterrare direttamente fra le braccia di Alessio che mi prende in braccio e mi fa girare. Avendo la divisa da cheerleader i movimenti mi risultano più facili. Alla fine, unendo le nostre fronti, ci guardiamo negli occhi e poi facciamo scontrare le nostre braccia prima di allontanarci.

-Forza ragazzi!- mancano due minuti netti alla fine della partita e siamo in pareggio nonostante abbiamo giocato al meglio. La palla è dei nostri al momento. O meglio è nelle mani di mio fratello Alessio che la passa a Blake. A sua volta attua un lancio lungo diretto a Brian mentre Oliver placca un giocatore che stava cercando di atterrarlo. Brian entra in possesso della palla.

-Vai!- sto stritolando le mani di Alyssa e Aria che sono al mio fianco. Brian è sulla linea dei 10 yards. 9... 8...

-5 Yards- mi alzo lentamente così come tutte le mie compagne di squadra mentre i giocatori in panchina si stanno torturando spazientiti dall'attesa.

-3- dice Alyssa

-2- Aria

-Touchdown!- urlo iniziando a saltare sul posto e ad abbracciare le ragazze. Appena i ragazzi si avvicinano a bordo campo per esultare gli contro incontro. Per primo vedo Brian e gli getto le braccia al collo. Ricambia subito stringendomi per la vita mentre con l'altra mano tiene il casco. Prolunghiamo quel contatto un po' più a lungo del necessario. Sono io la prima ad allontanarmi per poterlo guardare.

-Sei stato bravo player-

-Grazie stellina. Ho segnato solo per te- mi fa l'occhiolino e quanto odio la sensazione che provo ogni singola volta che lo fa. A quest'ora dovrei essere abituata, ma invece non è così. Non riesco ad abituarmici. Come se non bastasse è vero che ha segnato per me. Prima di fare il primo lancio mi ha cercata con lo sguardo e, dopo averlo fatto, mi ha riguardata. Una cosa che hanno fatto anche Alessio e Blake nel corso della partita e in tutte quelle che hanno giocato.

-Nana- la voce di Blake mi fa correre verso di lui. Mi solleva in aria con estrema facilità per poi rimettermi giù e lasciarmi la possibilità di abbracciare anche Alessio.

-Siete stati fenomenali- abbraccio tutti e due insieme e vederli così felici mi fa un bene nell'animo. Sono così tristi ultimamente per la mia situazione e si meritano di essere felici. Sono coì grata del rapporto splendido che abbiamo. Non credo potrei andare avanti se non avessi loro a sostenermi sempre e comunque anche se la cosa è reciproca.

-Siete venuti a spiarci?- Brian sta parlando con un ragazzo. Non lo conosco, credo di non averlo mai visto. Al suo fianco c'è un altro ragazzo leggermente più muscoloso. Deduco che entrambi giochino.

-Siamo venuti a studiarvi. Sai che l'ultima partita per accedere al campionato è contro i Brave- quindi lui fa parte della squadra rivale...

-Nah. Io dico che sei venuto per prepararti alla sconfitta- mi avvicino al fianco di Brian che, non appena avverte la mia presenza, mi attira a sé. Per poco mi soffoca talmente che la sua presa è ferrea.

-Non succederà mai ma potrei consolarti più che volentieri. Tom Keller- il ragazzo che ora ho scoperto essere il quarterback degli avversari mi bacia il dorso della mano con un sorriso strafottente, rivolto senza dubbio a Brian, in volto.

-Aisha Price- rispondo più per educazione che per altro.

-Be' è stato un piacere Aisha Price. Ora dobbiamo andare, ma ci rivedremo. Specie se mi darai il tu numero- mi sfugge una risata di circostanze che non riesco a trattenere, ma a quanto pare Brian non sembra divertito. Affatto. Dopo avermi lanciato uno sguardo, che se potesse mi ucciderebbe, si concentra sul ragazzo difronte a noi.

-Lei non è alla tua portata Keller- incurva leggermente l'angolo della bocca, ma avverto la sua tensione nella voce e la sento in tutto il corpo. È rigido come un tronco d'albero.

-Sta' a lei decidere Ross. Come ho già detto, ci rivedremo. Presto- l'ultima parte della frase è rivolta a me, ma senza aspettare una risposta si avvia con il suo amico fuori dal campo. Brian mi lascia andare come se si fosse accorto solo ora della sua mano intorno la mia vita. i nostri amici hanno osservato tutta la scena in disparte. È strano chiamarli i nostri amici. Ma è così. I suoi amici sono diventati anche i miei e viceversa. Per questo li raggiungiamo insieme pronti per festeggiare la vittoria. 

Il Mio Destino Sei TuDonde viven las historias. Descúbrelo ahora