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BRIAN

Abbiamo vinto la prima partita stracciando l'altra squadra. Non ha segnato neanche un punto mentre noi li abbiamo massacrati. È una bella cosa vero? E allora perché, mentre tutti sono a casa del mio migliore amico per festeggiare, io sono appoggiato alla porta della cucina e guardo Aisha come scherza e ride con un coglione qualunque?

Sono tutti contenti. Anch'io lo sono e sono stato concentrato durante tutta la partita. Ma una volta messo piede a casa di Jake, dopo aver visto l'indifferenza di Aisha mentre si complimentava con i fratelli e i ragazzi, sono diventato irrascibile.

Jake sta facendo gli onori di casa e sta bevendo tutto ciò che è liquido. Oliver è come un cagnolino con l'osso, segue Alyssa ovunque vada e lei è ben felice di essere seguita da lui. Blake è con altri della squadra con cui ha legato mentre Alessio si allontana per raggiungere Jake. E io? Io sono sempre qui. Piantato in questo punto dall'inizio della festa per avere una visuale migliore su Aisha e la sua amica Aria che flirtano con alcuni ragazzi del quarto anno.

-Vuoi una birra, amico?- l'ultima persona che mi sarei aspettato è Blake Price che mi porge una birra. Quando scuoto la testa se la porta alle labbra e fa un lungo sorso. Il suo sguardo è criptico, non so decifrarlo.

-Sta parlando con lui solo perché tu l'hai rifiutata. Lo sai vero?- non posso fare a meno di fare una lieve risata sarcastica.

-Senti. Non sono il tuo più grande fan come la maggior parte delle persone in questa casa, ma tengo a lei e lei ha scelto te per distrarsi. E ora ne ha davvero bisogno amico- come se non avesse gettato su di me un uragano se ne va via. Lasciandomi lì a rosicare sue parole. Solo che io non rosico. Non è da me. Io prendo ciò che voglio per questo finalmente mi muovo per la prima volta da quando sono qui e vado verso la ragazza che sto guardando da tuta la sera.

La prendo per una mano e la porto sopra, in camera mia, senta spiegazioni e lei non oppone neanche resistenza. Appena chiudo la porta alle mie spalle si scaraventa sulle mie labbra come se da quello ne valesse la sua vita. si stringe ancora di più a me fino a sentire la mia erezione sulla sua pancia, ma non si ferma. Sussulta, ma non si ferma. Continua a baciarmi disperata e passa le mani sul mio petto, fino a scendere giù e fermarsi sul cavallo dei miei jeans... Li sbottona e porta la mano sui miei boxer.

-Questo... Noi... È sbagliato, ma...- lascia la frase in sospeso tra noi. Non può dire che ne ha bisogno giusto? Cioè non... può e basta.

-Fammi sentire viva Brian anche se è la cosa più sbagliata che possiamo fare in questo momento. Non posso lasciarti porre fine al nostro patto. Sei l'unico a farmi sentire bene in questo momento. E io ho bisogno di stare bene- continua a muovere la mano lentamente sui miei boxer sfregandomi.

-Ferma- con una forza di volontà disumana la allontano da me e le tengo fermi i polsi per evitare che torni a toccarmi

-Tu non hai bisogno di questo Aisha- sono patetico. Non dovrei avere problemi a scoparmela. Insomma l'ho fatto sapendo fosse vergine, ma ora è... diverso. Lei è diversa ora. Ha un velo di tristezza negli occhi che non mi piace su di lei.

-Ah no? E dimmi Brian, visto che credi di sapere tutto. Di cosa ho bisogno?- ha gli occhi lucidi e devo sforzarmi per evitare di stringerla a me in un abbraccio

-Guardiamo un film? Tu hai bisogno di un amico in questo momento-

Ci sdraiamo sul letto, poggia la testa sul mio torace e io la stringo di più a me, col PC sulle mie ginocchia e il film che sta partendo. L'ho lasciato scegliere a lei. Collateral Beauty ha messo. Ne ho sentito parlare, ma non l'ho mai visto perché non sono un patito di cinema. Mi piace agire e non guardare seduto sul divano delle cose che potrei fare in quell'esatto momento. Ma a quanto pare a lei piacciono i film perché ne ha nominati almeno cinque prima di sceglierne uno.

Durante i primi minuti sento il suo respiro diventare più irregolare di quanto già non fosse. Poi si normalizza durante l'ora successiva e torna irregolare nell'ultima mezz'ora. Solo quando inizia a tremare capisco che sta piangendo. Sta piangendo per il film e, prendetemi in giro quanto volete, ma la trovo una cosa adorabile... anche se abbastanza sicuro ci sia dell'altro.

-La vita è fatta di scelte Aisha e tu? Tu preferisci morire vivendo o vivere morendo? Sta a te scegliere- le alzo il mento con due dita e il suo sguardo, rosso dal pianto, è estenuante. Fuori inizia anche un temporale con tanto di tuoni e fulmini e lei si rannicchia ancora di più a me.

-Non ne sono più sicura ormai- prendo ad accarezzarle la spalla scoperta con il pollice e l'indice. Su e giù. Lentamente. Dopo un silenzio affatto imbarazzante con il temporale in sottofondo riprende a parlare.

-Amo il tempo quand'è così. Non vedo l'ora che arrivi l'inverso sai- la sua voce sembra quella di una bambina piccola e anche per come si rannicchia contro di me si potrebbe dire lo stesso.

-Anch'io. Sembra strano, ma mi rilassa- confesso mentre un lampo illumina i nostri volti. Ha lo sguardo fisso sul mio addome e mi accarezza un punto indefinito quasi come se avesse paura di farmi male.

-Hai un livido- esamino la pelle sotto le sue dita ed è vero. Ho un livido provocato dalla partita di stasera. Non me ne ero nemmeno reso conto dato che avevo concentrato tutta la mia attenzione su di lei.

-Non mi piace che vi facciate male- non c'è bisogno che li nomini per sapere che si riferisce anche ai suoi fratelli

-Sono i rischi del gioco piccola- cerco di farla sorridere perché vederla così triste... cazzo mi fa venir voglia di spaccare il muro a pugni.

-Vuoi che ti faccia un massaggio? Lo faccio sempre con i miei fratelli dopo una partita- non ho neanche il tempo di rispondere che già mi ha tolto la maglietta e mi ordina di girarmi a pancia in giù. In un attimo è su di me. Seduta sul mio culo, mentre il mio membro diventa ancora più duro di prima.

Inizia a muoversi lentamente su di me, muovendo le mani su tutta la mia schiena e le mie spalle. E devo ammettere che è davvero brava, la tensione scompare dal mio corpo per lasciare posto ad un piacere di cui non sapevo neanche di aver bisogno. Quando le arriva un messaggio sul cellulare e si ferma gemo e mugolo perché voglio che riprenda. Ma invece si sposta di lato mettendosi seduta.

-È Blake. La festa è finita ed è ora di tornare a casa- solo che lei non vuole andarsene... e neanch'io lo voglio

-Resta. Puoi dormire qui. E possono restare anche loro e le tue amiche. La casa è abbastanza grande e ci sono tante camere- non ci credo che l'abbia invitata a dormire con me. nessuno dorme mai con me. Ma ormai è troppo tardi per rimangiarmelo.

-Solo che non è casa tua e non puoi invitare tutti a restare- fa una leggera risata mentre porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio

-Jake approverà. Ora gli scrivo- prendo il cellulare e gli mando un messaggio veloce per poi riportare lo sguardo su di lei.

-Resta con me Aisha- le prendo la mano e la guardo negli occhi. Contro ogni mia aspettativa o buonsenso riprende il suo posto accoccolata sul mio petto mentre riprendo ad accarezzarle la spalla. Senza rendermene conto mi addormento abbracciato a lei.

Il Mio Destino Sei TuOnde histórias criam vida. Descubra agora