Capitolo 13 - Aggressione

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Innanzi tutto scusate per il ritardo ma ho avuto l'influenza e non era ehm... diciamo non sarebbe uscito sto granché. Quindi bando alle ciance e spero che vi piaccia :)
P.S. poi smetto, ma volevo dire che la canzone l'ho scelta per il suo titolo (triangolo spezzato).

Sasha's POV

-Ha dieci anni!- mi urlò Sora.

-Cosa c'entra?- fu la mia reazione. Sembrava stupita dal fatto che avessi capito a cosa si stava riferendo. Non mi rispose, ma abbassò semplicemente lo sguardo e i suoi occhi si stavano facendo lucidi. Non mi piaceva per niente vederla così, ma chi era lei per decidere? E inoltre dubitavo fortemente del fatto che avesse 10 anni. Anche se è vero che io ne dimostro uno in più e poi smetterò di crescere come qualsiasi angelo... naaah! È troppo piccola ma è molto carina. Ma che cosa diavolo sto pensando!? Il motivo per il quale la fissavo era un altro: come aveva fatto Yumi a scappare da un demone superiore nel giro di poche ore e per di più con una bambina?

Comunque il giorno seguente andammo a scuola con Yumi e non accadde nulla, a parte il fatto che Nana fosse venuta con noi: avevamo scoperto che aveva 16 anni (questo è ciò che aveva detto lei). Aveva cominciato gli studi due anni dopo a causa di un coma provocato da un incidente nel quale i suoi genitori morirono, anche se la causa fu una serva di Ayako. Quel programma però l'aveva recuperato in metà anno e quindi era stata poi ammessa nella scuola normale. Le nostre giornate passavano ormai così, quasi senza preoccupazioni e Sora si allenava solo a scuola e con eccellenti risultati. Tutti noi in realtà ce la facevamo senza il minimo sforzo.

Un giorno però ci avevano raccomandato di esercitarci nel controllo delle particelle dell'aria in modo tale da creare il fuoco dal nulla. Il problema fu quello appunto. La cavolata più grande della mia vita.

Mentre si stava esercitando, Sora mi aveva colpito per sbaglio e mi aveva bruciato, non in modo grave per fortuna, la spalla. Yumi corse subito a preparare un unguento che si tramandava la sua famiglia sa generazioni. Fu però Sora a spalmarmelo...
Sora's POV

Mi offrii di mettergli io la crema per scusarmi del danno.

Lui ovviamente avrebbe dovuto scoprire la spalla, e per mia fortuna scoprì solo quella. Non so perché ma in quel periodo le cose non stavano andando nel verso giusto. Non che ci fosse qualcosa di brutto, ma avevo questa sensazione.

Appena vidi ciò che avevo fatto con il mio esercizio rabbrividdii: era inguardabile! E nel caso ve lo stiate chiedendo: no, non gli ho bruciato la divisa con quel fuoco. Aveva effetto solo su organi, pelle eccetera ma nulla che non fosse non vivente.

Anche se con parecchio ribrezzo cominciai a curare la ferita e lui sembrava quasi non sentire dolore... sembrava, perché appena toccai il punto più vicino al collo, Sasha fu scosso da un brivido, o perlomeno penso che lo fosse, e dovette stringere i pugni.

-Va tutto bene?- chiesi. Ma come faceva ad andare tutto bene?

-Più o meno... tu continua- mi rispose con tono piatto come se non percepisse più nulla. Io allora continuai e finii dopo poco.

Appena smisi notai che i suoi occhi si erano fatti color cremisi. Sembrava che in quelle orbite fosse stato versato del sangue. Ero a dir poco terrorizzata. A breve gli spuntato anche dei canini, e io a quella vista cominciai a indietreggiare senza la minima voglia di fermarmi... certo se non fosse stato per quel maledettissmio muro! Lui mi prese le spalle e mi spinse con forza tale da poter sollevare anche un bue. Io caddi accasciandomi e lui mi seguì, per poi fare una cosa che nemmeno lontanamente avrei immaginato di subire. Mi morse. Tutto qui, sì, ma era un dolore atroce che superava qualsiasi cosa io avessi mai potuto immaginare. Sentivo il sangue scorrere sulla mia spalla lungo la camicia bianca della mia divisa. Facevo fatica a respirare e solo a muovere qualsiasi mio muscolo. Poi: il nulla. Non provavo più niente. Nessuna sofferenza. La mia pelle si era fatta pallida e Sasha era ancora lì con la testa appoggiata al mio collo.

Avevo sentito raccontare che quando un dolore era troppo forte non si sentiva più niente, perché era ai limiti della soglia di sopportazione di un essere umano. 

Pian piano mi sentivo svuotare e avevo la sensazione di sembrare una bambola di pezza buttata nell'angolo da qualche bambina.

-Sasha-kun- sussurrai. Poi svenni... O forse non ero proprio svenuta? Eh no. Non ero svenuta, perché appena vidi tutto nero sentii una fitta alla testa e alla spalla. Fui sollevata da terra da due persone, Sasha e Yumi... meglio: pensavo fosse Yumi, e invece era Nana!

Mi portarono in camera mia e mi adagiarono sul letto, accomodandomi al caldo e con la testa sorretta da cuscini che all'improvviso sembravano più morbidi del solito. Poi Nana mi prese una mano e percepii quanto fosse freddo il suo corpo: sembrava quasi un cadavere e non sentivo il sangue pulsare. Chi era lei? Insomma, è vero che c'è gente come me che ha temperatura corporea costante di 35.3 gradi, ma lei raggiungeva a malapena i 20! Come un rettile, ma neanche!

Riuscivo a capire tutto, come in dormiveglia, ma non avevo la forza di muovere un solo muscolo, nemmeno gli occhi.
Yumi's POV

Nana scese di corsa le scale.

-La tua amica è svenuta- disse con fare annoiato, per poi aggiungere -da quel che ho capito dovrebbe essere colpa del ragazzo-.

-Capito. Allora preparo subito qualcosa...- L'avrei dovuto fare un ogni caso, ma se io lo avevo deciso  perché Sora era mia amica, Nana avrebbe dovuto pensare che l'avessi fatto solo per obbligo. Sora non doveva morire finché sarebbe potuta tornare utile e inoltre il suo decesso era già stato prefissato.

Preparai un po' di brodo con un pizzico di "liquori" speciali (che mi ero portata da casa appunto per questo) e lo portai in camera alla mia amica. Quello che vidi mi spaventò non poco, perché nonostante fossi abituata al sangue quello era davvero troppo e inoltre era di una persona a me cara.

Sasha era seduto accanto a lei senza mostrare alcuna emozione e appena mi vide arrivare si alzò dalla sedia e, senza rivolgermi una parola, se ne andò. Cosa diavolo stava succedendo?
Allooora. Mi scuso ancora per il ritardo e vi ringrazio tutti per i voti e i views. Non so se questo capitolo sia sufficientemente lungo o meno per essere uno speciale ma non ho avuto molto tempo per cui: accontentatevi! A parte gli scherzi, cercherò di pubblicare al più presto. Oyasumi nasai minna-san!

Enjeru (Angelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora