Capitolo 18 - Ritorna e poi scompare...

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Sasha e Daniele mi guardavano spaventati, mentre Yumi sembrava volermi uccidere con lo sguardo. Si capiva subito che fosse ancora sotto "ipnosi", eppure ero certa che lo avrebbe fatto anche in condizioni normali.

Dopo avere osservato le reazioni dei miei "amici", posai di nuovo il mio sguardo sulla mia vittima, che nel frattempo era ritornata normale, e pareva una bambina a cui era stato rubato il lecca lecca.

-Dov'è Nana?- chiesi con disprezzo nonostante non mi importasse più di tanto. Pura curiosità.

 -Al sicuro... all'inferno...- rispose con voce flebile, ma come se fosse la cosa più normale del mondo! Dai, ammettetelo anche voi che là sotto vi sentireste protetti! (Come no...)

-Perché?- domandai senza esitare.

 -Non ti sei mai accorta che fosse una demone? Che pivellina...!- mi scherní. Mi tornò in mente quel momento in cui Nana aveva aiutato Sasha a trasportarmi in camera... solo in quel momento un flash mi ricordò una cosa che avevo notato ma a cui non avevo dato il minimo peso, come se non me ne fossi proprio accorta. Quel giorno avevo potuto notare che la temperatura corporea di Nana era bassissima. Me n'ero accorta senza però poi ricordarmene. In effetti a scuola avevo studiato che all'inferno non c'erano fuoco e fiamme come erano convinti quasi tutti, bensì faceva freddo più ci si avvicinava a Lucifero. Ecco, adesso ne avevo la conferma. Giusto per sicurezza, mi avvicinai cautamente a Kasura e le afferrai il braccio sinistro. Era gelida anche lei, forse anche più di Nana!

Intanto Daniele e Sasha erano ancora immobili. Io li guardai sfoggiando la mia espressione più "spaventosa" (a detta di Dani): sguardo apparentemente interrogativo ma molto, e dico molto, sadico. I ragazzi si avvicinarono a me, mantenendo le distanze tra di loro. Io mi voltai verso la demone.

-Sparisci prima di rischiare che ti ci faccia andare io- la minacciai (con grande finezza, proprio). Lei mi fissava con odio. Poi sparì in una fitta nebbia. Peccato che avesse portato via anche Yumi.

Intanto tutti e tre eravamo tornati normali.

-Cosa ci fai qui?- domandai con tono piatto a Sasha. Non ottenni alcuna risposta ma lo vidi arrossire leggermente.

-Sto aspettando-. Ancora niente.

-Allora vattene!- Avevo perso la pazienza, che nei suoi confronti era già minima di suo per cui...

Il biondo sospirò, per poi volatilizzarsi.

-Dove eravamo rimasti?- chiesi a Daniele sfoggiando uno dei miei sorrisi più luminosi e al contempo misteriosi.

-Sicura? Non vorrei ripeterlo e... pentirmene...- strinse i pugni abbassando lo sguardo. Che tenero! Non potevo rispondergli di sì normalmente, come tutte le persone di questo mondo. No. Era scontato, per me, di affermarlo per la mano e trascinarlo verso... il Luna Park!
Konnichiwa minna-san! Chiedo perdono per non aver aggiornato a lungo e aver scritto un capitolo così misero come speciale... Non potevo farlo per motivi familiari. Farò quindi un altro speciale dei 4K... o forse è meglio 4,5K.... coooomunque vi ringrazio ancora per i voti e i commenti. Arigatou gozaimasu! Matane!

Enjeru (Angelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora