Capitolo 3 - Intrusi

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Tornate a casa mia, notammo che la porta era aperta... Ovviamente ci preoccupammo ma entrammo senza esitazione anche se piano per non fare rumore. Per prima entrò Yumi, nel caso di pericolo mi avrebbe potuto proteggere, mentre io non ero granché e non sapevo ancora utilizzare i miei poteri... anzi: non sapevo nemmeno quali fossero. Le luci erano tutte spente ad eccezione del soggiorno. Lasciammo le scarpe all'entrata e cercammo di camminare senza far scricchiolare il pavimento in legno. Raggiunta la porta del soggiorno ci appoggiammo al muro e decidemmo il "piano d'azione": io avrei distratto chiunque fosse stato presente e Yumi avrebbe attaccato.

-So che siete qui, non riuscireste a fare niente comunque- disse la persona nella stanza. Aveva una voce alquanto familiare.

-Aleksandr?!- Esclamò Yumi -Cosa ci fai tu qui?!-

-Dobbiamo parlare. Fra l'altro la pivellina deve pur imparare qualcosa, sennò non ci sarà alcun gusto a batterla in futuro- disse il ragazzo indicandomi, quindi si riferiva a me con quel 'pivellina'. Ma chi si credeva di essere?!

-Io e te abbiamo già parlato, e lei... beh, non voglio che subisca la tua influenza! Non avete niente di cui parlare- disse Yumi accomodandosi sul divano, mentre io ero ancora in piedi cercando di trattenere la rabbia.

-Sì invece, altrimenti non mi avrebbero mandato qui. Non ti pare?- disse Aleksandr con fare di superiorità.

-Beh, dipende se sei qui solo per tuo interesse a insultare gente che nemmeno conosci (probabilmente si riferiva al 'pivellina') oppure per aiutarci- rispose la mia amica. Io intanto mi sedetti.

-Per aiutare, se "il capo" lo permette- disse sarcasticamente riferendosi a Yumi.

-Oh, e da quando tu dai retta a qualcuno?- Continuarono così per più dieci minuti e io, stanca di starli ad ascoltare, andai in cucina a preparare del tè verde, cercando di attirare l'attenzione in modo tale da farli smettere, ma a quanto pare non funzionò.

-Ehi, la smettete?! Voglio capire qualcosa di tutta questa faccenda e non ascoltare voi due che litigate!- esclamai io tornando in soggiorno con la bevanda.

-Scusa- disse Yumi, mentre Aleksandr si limitò a voltarsi guardando in alto.

-Grazie- disse infine il ragazzo, notando che stavo portando da bere, cosa sorprese Yumi abbastanza da farle andare di traverso il tè.

-Allora adesso mi spiegate cosa sta succedendo?- domandai io, leggermente più calma.

-Vedi, tutti e tre siamo angeli con le differenze che ti ho già spiegato in infermeria- cominciò Yumi.

-Visto che tu sei ancora una pivellina (io lo guardai male) mi hanno mandato qui per aiutare Yumi dopo che... beh... è successa una cosa...- penso si riferisse al fallimento di qualche compito, ma evidentemente se ne vergognava.

-Quindi...?- chiesi, ancora non soddisfatta.

-D'ora in poi avrai di più da studiare...- mi risposero in coro con fare misterioso.

Ciao a tutti e grazie mille delle visualizzazioni! :) questa è la prima storia che scrivo quindi se avete commenti scrivetemeli pure così migliorerò! Arigatou gozaimasu!

P.S. so che questo capitolo è un po' cortino, vedrò di allungarli...

Enjeru (Angelo)Where stories live. Discover now