Ero allibita, sbigottita e frastornata. Feci tutto il tragitto verso casa accompagnata da quelle sensazioni. Stavano accadendo tante cose e tutte così in fretta; un giorno non sapevo quale strada dovessi intraprendere per il mio futuro e il giorno dopo sembrava già tutto pianificato. Da un lato ero felice di aver scoperto che la danza avrebbe fatto parte della mia vita, ma dall'altro canto ero preoccupata. Mi sarei dovuta impegnare tanto, e imparare molto in poco tempo, per portare a termine la sfida con dignità e senza deludere nessuno.
Jason mi aveva assegnato un compito; guardare il film da cui era tratto il musical, concentrandomi sulla scena del "Tango de Roxanne". Io e Daniel avremmo portato quella coreografia ai provini, anche se leggermente modificata.
Affondai una mano nella ciotola di pop-corn che tenevo appoggiata tra le gambe; avevo il letto tutto per me e mi sembrava particolarmente enorme senza Doug. Mi mancava, non lo avrei visto fino al mattino seguente e quella notte avrei dormito sola. La sua assenza era palpabile e guardare quella pellicola senza di lui, non era poi così divertente. Non avrei dibattuto sulle scene, commentato i personaggi e le musiche. La giornata era stata talmente intensa che mi ero scordata del modo insolito in cui ci eravamo lasciati quella mattina e ripensandoci mi rattristai; l'ombra di quella donna sembrava soccombere su di me, ma cercai di non pensarci.
Premetti il tasto sul telecomando e feci partire il film. Non lo avevo mai visto e non sapevo nemmeno di cosa trattasse esattamente, però ne fui conquistata fin dalla prima inquadratura. I colori sgargianti, i costumi strepitosi, le musiche allegre e le coreografie sorprendenti. Era tutto perfetto ed esaltante, finché non arrivò la parte che avrei dovuto interpretare e fu come ricevere una doccia fredda, essendo una delle scene più dure e drammatiche di tutto il film. La protagonista era Roxanne, una prostituta che si guadagnava da vivere vendendo il proprio corpo per strada, ma un suo cliente si innamora follemente di lei e la vuole strappare da quel lavoro sbagliato. I due ballerini, attraverso la danza, mettono in scena la loro storia d'amore fatta di desiderio e passione, però la gelosia la fa da padrone e infine, Roxanne, viene uccisa proprio dall'uomo che la ama.
Riguardai quello spezzone più e più volte, per capirne l'essenza e per cominciare a prendere confidenza con le emozioni che quella performance doveva trasmettere. Mi resi conto che avrei dovuto scavare profondamente nella mia anima, per ricercare quelle sensazioni di sofferenza e dolore e avevo il timore di ricadere in quel buco nero da cui, tanto faticosamente, mi ero appena rialzata.
Mi raggomitolai sfinita e turbata sotto le coperte. Senza riuscire a prendere sonno. Mi giravo e rigiravo nel letto ponendomi una quantità infinita d'interrogativi. Se non fossi riuscita a interpretare quella scena? Se, come aveva detto Daniel, fossi stata solo una perdita di tempo? Se Doug, dopo la sua cena, mi avesse guardato con occhi diversi o peggio, non mi volesse più in casa con lui?
Il suono stridulo dei violini era incalzante, angosciante, insopportabile. Le tenebre mi avvolgevano come in una morsa. Buio. Nero. Assenza di aria. Dovevo resistere, non dovevo respirare; resisti, resisti, resisti. Non respirare.
Mi sollevai improvvisamente, mettendomi dritta con la schiena, come se una molla avesse fatto scattare un meccanismo. Faticavo a respirare, il battito del mio cuore era irregolare e il mio corpo in preda a un tremolio che non riuscivo a placare. Qualcosa durante il sonno mi aveva terrorizzato. Tentai di ricordare, ma quello che intravedevo nella mia mente era solo una massa oscura, proprio come quella stanza, che era buia e vuota; mi sentivo morire, ed ero sola.
Allungai un braccio verso il comodino e alla cieca tastai su di esso. Trovai il cellulare, lo presi e pigiai a casaccio sui tasti, finché la luce dello schermo illuminò parzialmente il mio viso. Ricercai il numero di Doug in rubrica e feci partire la chiamata. Quando avvicinai l'apparecchio all'orecchio la stanza ricadde nell'oscurità. Gli squilli, con il loro ritmo regolare, lento e incessante, mi stavano risucchiando nella loro profondità.
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Persa
Romance❤️🔥attenzione contenuti per adulti❤️🔥 Cara, impulsiva ragazza di sedici anni, che per mantenersi lavora in un locale per soli uomini, è solo all'apparenza simile a tutte le sue coetanee. Si è appena emancipata da una madre perennemente assente e...