•Capitolo 13•

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Mentre Yamaguchi mi sta affianco osservando i miei movimenti, io mi accingo a colorare il mio disegno, anche se la tentazione di lasciare tutto in bianco e nero è molto alta.

Decido allora di limitarmi al blu dei suoi capelli, a colorare la copertina del libro e il cartone di latte e creare il giusto contrasto chiaro-scuro.

Il risultato finale non mi dispiace, credo quasi che lo appenderò in camera...

No aspetta, cosa? Ma che mi passa per la testa.

Tadashi osserva con interesse quel pezzo di carta per poi riempirmi di complimenti che sembrano sinceri, chiedendomi se qualche volta potessi insegnargli delle tecniche di disegno.

Dopo aver posato il materiale nel mio zaino, e assicuratomi di non far rovinare il foglio, mi alzo dirigendomi in camera, visto che sono stanchissimo. Come me, anche Yamaguchi, Tsukishima e Tanaka hanno deciso di andare a dormire, mentre Sugawara, Daichi, Nishinoya e Asahi erano già lì.

Il tempo di dare la buonanotte a tutti, mi infilo nel futon e mi addormento.


Kageyama's P.O.V.

Mi sento osservato... perché quei due mi fissano e poi parlano sotto voce entusiasti? Si stanno prendendo gioco di me? Ho qualcosa di strano?


Hinata's P.O.V.

<<Oi boke! Vieni qua un attimo!>> cosa vorrà mai Kageyama? Decido di seguirlo fino a che non mi ritrovo in un'altra stanza del residence che non avevo ancora esplorato.

<<Cos'è questo disegno? Lo hai fatto tu?>> mi chiede sventolandomi il suo ritratto che ho fatto ieri.

Arrossisco violentemente, tentando di creare una frase di senso compiuto, ma dalla mia bocca fuoriescono solamente parole spezzettate e sconnesse.

<<N-no va beh, i-io sai-i v-v-volevo, cioè...>> voglio sotterrarmi, ora.

<<Se ti piaccio così tanto da ritrarmi, potresti contemplarmi ogni giorno. Dal vivo.>> dice fissandomi negli occhi con un sorrisetto malizioso.

Sono intrappolato al muro, mentre lui si avvicina sempre più. Non trovando vie di fuga, chiudo gli occhi e aspetto quel contatto che, in fin dei conti, tanto bramo pure io.

Qualcosa di soffice preme sulle mie labbra. "È caldo, e ha un buon sapore"
































<<Hinata-kuuun svegliati! È mattina e fra qualche ora dobbiamo giocare!>> mi sveglio di soprassalto e mi rendo conto di essere nella sala comune, ancora nel futon e che Yamaguchi stia cercando di svegliarmi dolcemente.

Quello... quello era solo un sogno?

Arrossisco al sol pensiero del sogno appena fatto, tanto che pure il ragazzo al mio fianco se ne accorge. <<Hinata tutto bene? Sei accaldato?>>

<<Eh? N-no n sto bene! Anzi, grazie mille per avermi svegliato. Vado a cambiarmi e arrivo.>> Forzo un sorriso sperando che se la beva.

Pare aver funzionato, visto che si alza e si dirige verso gli altri.

Prendo un respiro profondo, raccatto i vestiti da indossare e mi fiondo in bagno per sciacquarmi la faccia e ritornare alla realtà.

Come se non bastasse, sembra che anche qualcos'altro si sia svegliato, ancora memore del sogno.

Sarà una luuunga giornata.



Skip time

Abbiamo giocato numerose partite e sento che siano servite a qualcosa: piano piano stiamo affinando le nostre capacità e provando nuove cose.

Come l'estate in inverno |Kagehina|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora