•Capitolo 18•

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Narrator's P.O.V.

I quattro ragazzi sono seduti sul treno di ritorno esattamente come quando erano arrivati a Tokyo.

Kenma era intento a giocare con la su nintendo switch che aveva prontamente portato mentre Hinata, al suo fianco, guarda lo schermo e commenta tutto ciò che l'amico fa totalmente in estasi.

Di fronte, Kageyama ha optato per ascoltate un po' di sana musica con gli auricolari nelle orecchie mentre tiene la testa appoggiata al finestrino, intanto Kuroo si diletta nell'osservare i due ragazzi seduti di fronte, facendosi scappare ogni tanto qualche risata.

Effettivamente è una scena molto esilarante: Kenma è tutto concentrato con il suo nuovo gioco mentre Hinata fa la telecronaca di ciò che sta succedendo, portando l'amico all'esaurimento, Kuroo che ride a crepapelle alla scena e Kageyama serio ascolta canzoni a noi sconosciute.

Nah, in verità sappiamo tutti che sta ascoltando i Mother Mother, Billie Eilish, Melanie Martinez, se capita pure i girl in red e così via.

Il treno questa volta è vuoto, anche perché è abbastanza tardi, e in quel vagone ci sono solo loro.

Qualche volta Kenma alza lo sguardo dallo schermo della switch per controllare cosa stia facendo il primino più alto, a tratti quasi preoccupato.

In realtà non dovrebbe, perché Tobio è semplicemente felice.

Felice per quello che è successo, felice perché qualcuno lo vuole aiutare, felice per aver fatto quel passo che tanto avrebbe voluto fare da tempo, felice.

Quello che sta facendo al momento è semplicemente far vagare la fantasia, creare possibili e futuri scenari, quasi da farlo arrossire alle volte.

Ad un certo punto la musica nelle sue orecchie si ferma, dando spazio alla chiamata in arrivo al suo cellulare.

Miwa

Decide di rispondere

《Pronto?》

Gli altri si voltano verso di lui per capire se andasse tutto bene ma Kageyama è girato verso il finestrino, quindi non se ne accorge

《Successo qualcosa?》 Chiede il ragazzo abbastanza preoccupato: non è solito della sorella chiamarlo soprattutto a quell'ora.

《Nulla di grave Tobio, stai tranquillo. Mamma e papà necessitano di una mano da loro, quindi stanotte parto. Non so quanto ci starò, ma tutto il tempo possibile per non far sì che anche tu debba venire》dice la sorella

Involontariamente il ragazzo dirigna i denti 《sai che non devi, non hai bisogno di proteggermi. Non devi andarci per forz-》

《Stai tranquillo, a me va bene così. Tu non fare casini con la casa e, se ti senti solo, invita qualcuno ogni tanto su》 gli risponde ridacchiando, per poi rassicurarlo ancora un po' prima di salutarlo ed attaccare.

Riposa il telefono in tasca e, solo allora, si ritrova sei occhi puntati addosso pieni di curiosità

《Nulla di che, tranquilli, comunicazioni familiari di servizio》

A quelle parole i tre si rilassano, avendo pensato a qualcosa di grave.

Ma forse era troppo presto per poter abbassare la guardia dato che, improvvisamente, il treno ferma in maniera brusca non facendo per poco cadere i quattro ragazzi

《Cosa è successo?》 Chiedono all'unisono i quattro, guardandosi tra di loro.

Le luci del treno iniziano ad alternarsi, una volta spente e un'altra accese, quasi come in una scena di un film horror.

Come l'estate in inverno |Kagehina|Where stories live. Discover now