•Capitolo 4•

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Alla fine Kageyama opta per preparare un insalata di pollo, visto che c'era ancora un po' di tempo prima dell'ora di cena, faceva caldo ed era un pasto abbastanza completo.

Messo il pollo in una padella, il corvino mi guarda e cerca di trovare qualcosa di sensato da dire ma, vedendolo in difficoltà, decido di attaccare bottone io.

<<Quiiiiindi, vivi da solo qui? Solitamente c'è anche la tua famiglia? Stasera verranno anche i tuoi familiari a mangiare?>>

Chiedo inizialmente in maniera tranquilla, per poi rendermi conto del fatto che avrei potuto cenare con degli sconosciuti ed essere d'intralcio, quindi comincio ad agitarmi sempre più.

<<Non vivo da solo, ma è come se lo fosse: mia sorella lavora molto e non qui, quindi solitamente lei rincasa quando io dormo e se ne va quando sono a scuola. I miei genitori, beh, loro... diciamo che lavorano fuori città, quindi non li vedo quasi mai.>> racconta con un filo di amarezza.

Non pensavo che si trovasse in questa situazione e un po' mi dispiace, visto che si sta infastidendo molto

<<S-scusami, n-non lo sapevo, altrimenti non avrei mai tirato in ballo questo argomento. Posso solo immaginare quanto ti manchino, quindi mi dispiace tanto...>> ammetto abbassando la testa.

La lontananza è davvero una brutta cosa: nonostante la tecnologia avanzata di oggi, nulla può sostituire la presenza, il contatto fisico ed è così brutto e ingiusto!

<<Figurati, oramai ne sono abituato. Però stasera ci sei tu no? Quindi in fin dei conti né mangio né dormo da solo. Ora puoi sentirti meno incolpa.>> mi risponde Kageyama ridendo e girando i petti di pollo nella padella.

In quel momento mi si accende una lampadina ed un idea brillante mi attraversa la mente.

<<E se – inizio guardandolo maliziosamente – per due settimane tu non stessi da solo ma avessi compagnia?>> domando continuando a guardarlo.

Rimane imbambolato per un bel po' fino a quando coglie la supposizione per poi rilanciarmi un'occhiata maliziosa.

<<Mhhh, fammici pensare. Mhh... due settimane eh? Non sarebbe male sai? E con chi dovrei stare sentiamo?"

A queste parole mi sento andare a fuoco: davvero sta reggendo il gioco? In questo modo così provocante? Bene, ora gli faccio proprio vedere!

Visto che non posso alzarmi per la caviglia, mi giro sul divano mettendomi a pancia in giù, con la testa rivolta verso di lui e le mani, che poggiano sul bracciolo del divano, sotto il mento.

Con un sorrisetto provocatorio gli rispondo cercando di far centro al mio obbiettivo.

<<Beh, con qualcuno che per due settimane è da solo, che frequenta la tua stessa scuola, che finisce ai tuoi stessi orari, che appartenga al club di pallavolo e che ti faccia davvero compagnia. Poi sta' a te vedere cosa farci.>> termino la mia descrizione facendo diventare quel sorrisetto iniziale davvero malizioso.

Kageyama's P.O.V.

Rimango stupito dalle parole del gamberetto. Mi sta sfidando in una maniera che mi fa impazzire! Quelle provocazioni, quel sorrisetto malizioso, quelle parole così ambigue! Ahhh, ho la faccia che mi sta praticamente andando a fuoco, ma non posso dargliela vinta così facilmente, quindi decido di dargli il colpo di grazia.

Poso la pentola, spengo il fuoco, visto che oramai il pollo è cotto, e mi avvicino lentamente ad Hinata. Giunto di fronte al divano mi abbasso per poter stare alla sua altezza. Lo fisso negli occhi e gli sussurro

<<Ah si? Bene, allora vedremo cosa potrò fare con questa persona e come mi terrà davvero compagnia.>>

Gli faccio l'occhiolino e avvicino il mio viso sempre pù, fino a quando i nostri nasi si sfiorano. Appena la situazione si riscalda, mi alzo per poi dirigermi verso i fornelli.

Avevo palesemente capito che parlasse di lui, quindi ho voluto rincarare la dose. Per orgoglio non mi volto, ma so per certo che la faccia del rosso è diventata tutt'uno con il colore dei suoi capelli e che sia più che confuso.

Finisco di preparare l'insalata e ne lascio una porzione in più per Miwa.

Preparata anche la tavola mi avvicino al bassino per poterlo portare a tavola. Allora lo carico a mo' di sposa e lo faccio sedere. Visto che è ancora molto imbarazzato decido di dire qualcosa per poter alleggerire l'aria.

<<Comunque per me va benissimo. Basta solo che rimaniamo a casa mia, visto che mia sorella la notte rientra. Ah e, te lo dico già, io la mattina mi sveglio presto per correre, poi torno a casa per fare colazione; quindi vedi un po' tu come vuoi organizzarti. Se per te è più comodo domani pomeriggio passiamo a casa tua per poter preparare giusto un borsone con le cose essenziali, visto che qui, oltre ai vestiti e le scarpe, posso prestarti tutto.>> racconto tranquillamente.

<<Va bene, allora faremo così. Grazie della disponibilità e della compagnia allora!>> risponde Hinata, per poi terminare la sua cena. Finito di mangiare, mi alzo per poter lavare i piatti e sparecchiare ma vedo il piccoletto tentare di alzarsi con il suo piatto in mano.

<Lascia stare, faccio io. Prima che poi mi rompi i piatti e ti fai male anche all'altra gamba con qualche scheggia. Ora ti aiuto ad andare sul divano dai.>> gli dico per poi mettere il suo braccio sulla sua spalla.

Il rosso però sembrava abbastanza contrariato per poi dire

<<No Kageyama-kun! Tu mi ospiti qui, mi medichi, mi prepari da mangiare e io non faccio nulla, nemmeno per aiutare, mi sento proprio un peso!>>

<<Non è colpa tua se ti sei fatto male e poi io che dovevo fare? Lasciarti lì in strada dolorante e farti pedalare con una caviglia in quelle condizioni? Ok che non sono una persona sempre gentile, ma un po' di buon senso ce l'ho, quindi non iniziare. Se vuoi renderti utile allora scegli un film da vedere in televisione. Il tempo di lavare qui e ce lo vediamo ok? Basta che non sia un film romantico, clichè o noioso!>> gli dico per poi ritornare in cucina.

Quel gamberetto mi avrebbe fatto uscire di testa...

Angolo autrice
Ciao a tutti! Come state? Spero bene! Io non ho ancora iniziato la scuola (fortunatamente aggiungerei) ma ho l'ansia, mamma miaaa. Cerco quindi di distrarmi scrivendo e dunque ecco qui questo capitolo! Spero davvero che vi piaccia. Non sono tanto brava nel provocare le persone, quindi spero che sia uscito qualcosa di decente da quel dialogo ahahah. Fatemi sapere che ne pensate! Detto questo vi lascio, vi do un abbraccio e al prossimo capitolo, sciauu

-Hideko

Come l'estate in inverno |Kagehina|Where stories live. Discover now