5. La leggenda del lupo

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Lo guardai dritto negli occhi mentre i flash del sogno di quella notte mi balenavano in mente. Era lui, era vero. Cercai in tutti i modi di muovermi, di urlare finché Doc non pronunciò di nuovo quel nome e io fui libera. Le forze erano tornate in me e con esse anche la ragione. Saltai giù dal lettino mentre i presenti cercavano di trattenermi. Derek mi guardava con occhi socchiusi e sopracciglia corrugate, sapeva di me?
-"Tu, bastardo"- gli urlai sotto gli occhi di tutti. Spalancò gli occhi sorpreso.
-"Ehi adesso calmati, non ti faremo del male"- ammise Scott sorridendomi.
-"Lui..."- dissi indicandolo con l'odio iniettato negli occhi -"Lo fa ogni notte"- continuai indietreggiando finché la mia schiena non toccò la parete della sala. Si voltarono tutti verso Derek con lo sguardo confuso.
-"La conosci, che le hai fatto?"- chiese Stiles con un tono di furia nella voce. Gli occhi di Derek divennero blu acceso come due zaffiri e i suoi denti divennero aguzzi.
-"Non l'ho mai vista"- abbaiò a denti stretti. Chiusi gli occhi rannichiandomi a terra e mi portai le mani sul viso spaventata.
-"È solo un sogno...svegliati, svegliati"- mi dissi sotto voce mentre gli occhi di tutti erano puntati su Derek.
-"Beh, sembra che tu non la conosca eppure è traumatizzata da te, com'è possibile?"- chiese Liam guardandomi.
-"Come biasimarla"- rispose Stiles avendo come risposta un'occhiataccia di morte.
-"So io il perché.."- ammise Doc porgendomi una tazza di tè. Tutti portarono gli occhi su di lui aspettando il continuo.
-"Derek hai mentito quando hai detto che non l'hai mai vista, non è così?"- Derek abbassò sguardo annuendo, era tornato normale.
-"Certo che l'hai vista e lei ha visto te. Attraverso i sogni..."- rimanemmo ancora in silenzio.
-"Non avete ancora capito vero?"- chiese ovvio quasi ridendo.
-"C'è una leggenda che si tramanda tra i lupi, racconta del primo esistito sulla terra..."- disse aspettando che l'attenzione di tutti, compresa la mia furono su di lui.
-"Molto tempo fa sul pianeta esisteva un solo uomo e un solo lupo, nel pianeta i due vivevano in pace, eppure il lupo aveva dolore nel vedere l'uomo con una famiglia e desiderava avere qualcuno accanto così tanto che una notte di luna piena chiese all'immensa luna di far trasformare il suo dolore e la sua solitudine in qualcuno che potesse stargli accanto. La luna accettò di fargli questo regalo poiché il lupo era stato buono con l'uomo non attaccandolo mai, e il giorno dopo quando questo si svegliò accanto a lui si trovava una lupa dagli occhi blu come la notte. Da quel giorno il lupo iniziò a ringraziare la luna ululando, ogni volta che questa diventava piena."- finì aiutandomi ad alzarmi in piedi.
-"Certo la conoscono tutti è la leggenda del perché il lupo ulula alla luna, ma è solo una leggenda"- ammise Stiles. Doc lo guardò sorridendo.
-"Hinto in Indiano significa blu o occhi blu, era il nome della lupa creata dal dolore e la solitudine, era una delle più famose leggende degli indiani d'America della tribù dei Dakota."- tutti si voltarono verso di me con occhi spalancati, mentre le mie irridi saettavano da un viso all'altro.
-"Quando si pronuncia il nome si può creare due situazioni, se colui che ha pronunciato la parola non è il lupo da cui è stata creata allora questa si paralizza, al contrario può diventare una vera lupa solo ed esclusivamente se il nome viene pronunciato dal suo creatore..ossia tu, Derek"- Derek socchiuse gli occhi cercando di capire mentre io scossi la testa.
-"Lupi, lune magiche, druidi, ma stiamo scherzando? Voi siete tutti pazzi"- urlai mentre mi affrettavo ad avvicinarmi all'uscita.
-"E non è ancora tutto"- ammiccò Stiles procurando la risata soffocata di Lydia. E mentre stavo per attraversare la soglia della sala d'aspetto sentii la voce di Derek pronunciare di nuovo quel nome. Mi paralizzai davanti alla porta, mentre sentivo il sangue bollirmi nelle vene, il corpo diventare bollente e i denti che mi facevano male. Mi guardai le mani sentendo del dolore sulle punte delle dita, dalle unghie stavano uscendo degli artigli, i miei denti si erano allungati come i canini di un animale, e quando mi volta verso gli altri lasciandoli a bocca aperta, Stiles mi guardò non sembrando sorpreso.
-"I tuoi occhi sono blu."- ammise serio. Mi avviai arrancando quasi fuori di testa verso uno specchio attaccato al muro e mi guardai con preoccupazione. Abbassai velocemente gli occhi sulle mie mani e mi toccai i canini usciti fuori come una molla troppo tesa, tornai a guardarmi allo specchio impaurita di me stessa. Cos'ero diventata?

•The Sun, the Moon, the truth•Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt