18. Gelo

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-"Cosa stai blaterando Doc?"- abbaiò Derek infastidito da quello che sembrava uno scherzo. Doc alzò le mani in segno di resa.
-"È inutile che reagisci così Derek, questo è quanto"- ammise Scott spostandosi dalla sua posizione sicura. Derek stentò un attimo prima di rispondere, in cerca di qualcosa dentro di lui che potesse aiutarlo a continuare poi i suoi occhi divennero blu come due zaffiri e i suoi canini si allungarono.
-"Non permetterò che lei muoia"- disse arrabbiato con voce seria.
-"Smettila di comportarti in questo modo, se vuoi che lei continui a vivere allora deve morire"- disse Stiles con tutto il coraggio che potesse uscire dal suo corpo.
-"Stiles sta cercando di dire, che nessuno vuole che lei muoia davvero Derek, ma per guarire da questo veleno dobbiamo farla cadere in quella che sembrerà una morte, tanto quanto basti per far avvicinare lo scorpione che crederà al suo cedimento, e colpirlo per prendere uno dei suoi pungiglioni"- ammise Kira dolcemente facendolo tranquillizzare.
-"A cosa serve il pungiglione?"- chiese spaesato.
-"Dobbiamo infilzarla nello stesso posto da dove è stata punta e aspettare che lei si risvegli"- rispose Doc facendo calare il silenzio nuovamente.
-"E se non funzionasse?"- chiesi titubante, sapendo già la risposta.
-"Morirai davvero e Derek subito dopo di te"- gracchiò serio il veterinario. Lo sapevo già, ma sentirlo dire ad alta voce da qualcun altro rendeva reale la mia paura. Derek cercava di far cambiare idea a Doc che insisteva sul fatto che non ci fossero altri modi, ma io avevo già preso la mia decisione, l'avrei fatto.
-"Quando si dovrebbe fare? "- chiesi.
-"Questa sera"- rispose Scott prima che potesse farlo Doc.
-"Bene.. lo farò"- dissi decisa, Derek si voltò verso di me guardandomi confuso, con aria rigida.
-"Stai scherzando vero?"- chiese irritato, scossi la testa.
-"Non ci posso credere"- urlò in preda all'ira, voltandosi per andarsene, sbattendo la porta della stanza.
-"Non riesce proprio a capire"- gracchiò Liam.
-"Ci penso io"- dissi alzandomi con fatica dalla sedia su cui ero seduta. Stiles si avvicinò per aiutarmi ma io lo scansai delicatamente guardandolo negli occhi. Non avevo bisogno d'aiuto e lui lo capì immediatamente tanto che mi lasciò fare. Seguì Derek dietro la porta e uscì al gelo. La temperatura si era alzata e la pioggia fatta più forte picchiava con furia il pavimento di brecciolino. Derek era in piedi appoggiato al muro che sosteneva la clinica da fuori, aveva un espressione dura, assente, con lo sguardo fisso davanti a lui.
-"Sai che è l'unica soluzione"- dissi calma. -"Potresti morire anche tu e sarebbe stato tutto inutile"- lui rimase in silenzio senza muoversi dalla posizione di prima.
-"Non capisci, non voglio che ci sia il rischio che tu muoia"- disse dolcemente, sorrisi abbassando gli occhi.
-"Ma io sto morendo comunque Derek, e se proprio devo scegliere, preferisco farlo combattendo"- ammisi decisa, lui si voltò verso di me e mi sorride lievemente.
-"Sapevo avresti detto qualcosa del genere"- rispose orgoglioso.

Quella sera l'aria dentro la clinica era diventata talmente viziata da far salire l'ansia, era come un enorme lastra di vetro posizionata sopra il petto di ognuno di noi, che spingeva su i polmoni non permettendo di respirare tranquillamente. L'affanno si sentiva fuoriuscire dalla bocca di tutti, con gli occhi puntati su di me, con in dosso una canottiera nera e un paio di jeans dello stesso colore. Davanti a me avevo una vasca di ferro lunga più o meno quanto il lettino dello stesso materiale, piena fino all'orlo di acqua gelata e cubetti di ghiaccio.
-"A cosa serve?"- chiesi a Derek dietro di me. Doc si avvicinò alla vasca e ne toccò il contenuto per vedere a quanto fosse arrivata la sua temperatura, poi con sguardo serio si voltò verso di me.
-"Qui dentro noi creeremo la tua finta morte."- rimasi un attimo titubante verso la vasca di ghiaccio. Chiedendomi come potesse una cosa del genere far morire una persona.
-"Beh.."- dissi alzando le spalle -"Se questo funzionerà.."- Doc annuì.
-"Derek, tu devi andare con gli altri"- disse mentre loro uscivano dalla clinica.
-"No!"- esclamò lui -"Io devo rimanere, ti servirà qualcuno con cui lei ha un legame"- Doc scosse la testa in segno di disapprovazione poi indicò Stiles con lo sguardo -"Lui rimarrà qui..tu non ci servi"- rispose Doc.
-"Ti salverò"- promise Derek, che aggrottò le sopracciglia con un aria rabbiosa, poi scosse la testa e si decise a muoversi lanciandomi un occhiata, uscendo dalla porta.
-"Ok.."- disse Doc ad alta voce guardando Stiles rimasto in silenzio -"Iniziamo!"- puntò gli occhi su di me e con durezza e mi ordinò di entrare nell'acqua. Il liquido trasparente era completamente sotto lo zero, mandava in ipotermia ogni parte del mio corpo. Ansimai mentre mi immergevo del tutto.
-"Ascoltami bene"- disse tenendomi per le spalle. -"Non devi trattenere il fiato"- ordinò, lo guardai spaesata.
-"Ma così soffocherò!"- esclamai impaurita, lui mi guardò e con tono duro rispose. -"Esatto"-

•Scusate se fa un po' schifo il capitolo, ma ho un po di problemi con la scuola e tutto il resto, in questo ultimo periodo e mi riesce difficile anche scrivere...
Scusate ancora e spero vi piaccia•

•The Sun, the Moon, the truth•Where stories live. Discover now